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Come ogni sabato sera sono al solito bar, cerco di dimenticare che nessuno mi ama: orfano con delle famiglie che mi hanno trattato a merda, fidanzate che mi hanno tradito, amici che si sono allontanati, lavoro penoso, i miei unici amici sono l'alcol e il solito sgabello.
Me ne vado come al solito ubriaco e con la voglia di suicidarmi ma ogni volta la mia coscienza mi blocca, mi dice che c'è qualcosa riservato per me, l'ho sentito così tante volte che ormai non ci credo più. Vado a dormire. Come sempre mi sveglio tardi la domenica vediamo... che ore sono... le 13:36... wow... questa volta ho fatto proprio tardi. Vado al fast food per prendere un panino al volo e ritorno a casa, vado davanti al frigo, prendo la bottiglia di Vodka semi vuota e la svuoto completamente e come al solito sono ubriaco, questa è l'unica sensazione che mi da sollievo e mi fa dimenticare quanto sono solo e per nulla amato. Oggi vado a dormire presto perché vado a lavoro, il mio solito e monotono lavoro, imposto la sveglia e vado a dormire.
Suona la sveglia alle 6:30 e come al solito ho il mal di testa per aver alzato il gomito il giorno prima. Ho giusto il tempo di lavarmi, fare colazione, vestirmi e andare a lavoro, sono un semplice impiegato d'ufficio, il capo che urla, le risate dei colleghi alle mie spalle, quanto vorrei lasciare questo lavoro, ma non posso perché, diciamoci la verità, chi mai prenderebbe uno come me.
Torno a casa e preparo la cena, un solo piatto di minestra. Finisco, esco di casa e vado al ponte per buttarmi...

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