Amo inresponsabilmente tanto

le nostre storie

Chiamano i ragazzi uno dopo l'altro, sinceramente le loro storie non le ascolto perché intorno a me è come se il mondo si è fermato, e in quel momento l'unico briciolo di movimento è il mio e di Andreas...ero incantata dai suoi occhi, non riuscivo a distrarmi.
Lo chiamano prima di me, si avvicina ai professori e quando inizia a dire che si è innamorato della danza grazie anche a suo fratello Daniel che tra l'altro sta male e non balla e inizia a piangere, io mi sento quasi male, mi viene voglia di alzarmi, di abbracciarlo e di dirgli di stare tranquillo, perchè è una persona speciale e sicuramente suo fratello è fiero di lui anche se non lo conoscevo ancora...
Sapere che tutto quello che fa' nelle coreografie è dedicato alla sua famiglia e soprattutto a suo fratello è un cosa che subito mi fa' capire che è un ragazzo d'oro.
Inizia a ballare e sinceramente sono presa solo da lui e dalla coreografia, nulla mi può distrarre, inizia a piacere a Veronica Peparini, Kledi,Natalia... meglio di così non si poteva. Lo mandano al posto e dopo chiamano me...
Io con un'aria molto professionale faccio un sorriso ad Andreas e prendo le mie punte e le metto da un lato, inizio a parlare di me, dico che sono figlia unica, che faccio danza da quando ho 5 anni e che ora ne ho 18, che per caso ho conosciuto la danza ma che è stato il cuore a portarmi fino a qui e che non vedevo l'ora di mostrare quello che sapevo fare. I prof mi chiedono le tre coreografie che avevo preparato, una di moderno, una di contemporaneo e una di classico e comincio a ballare...passano 10 minuti e finite tutte le coreografie, tutti mi applaudono, anche la Peparini, io ovviamente, piena di gioia nel cuore, li ringrazio e torno al mio posto. Finiti tutti i provini cominciano a dire chi ha ottenuto il banco, tra tutti chiamano Andreas che quando prende la maglia viene da me e mi abbraccia,io senza fiato lo abbraccio e la stessa identica cosa avviene a me...