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Capitolo tredici

Megan

Dopo essere tornata a casa correndo, mi sono rinchiusa in camera e ho dormito fino a stamattina.
Il ragazzo senza volto non mi è venuto a trovare e, dopo tanto, sono riuscita a dormire tranquillamente.
Mi sono dimenticata di cenare e stamattina non avevo voglia di fare colazione, quindi sono ventiquattr'ore che non tocco cibo.
Ho mal di stomaco.

Ora sono in mensa con Jill e Chloe e sto rigirando la mia pasta al pomodoro.
Sto pensando a Robin Hunt e non dovrei...
Chissà cosa voleva ieri da me, perché sembrava volermi proteggere? Perché io? Avrà sicuramente fatto qualche scommessa su di me, mi è venuto a parlare perché voleva tastare il territorio.
Beh io cercherò di evitarlo, tanto non mi rivolgerà più la parola.
"Allora Meg. Si dice in giro che ti abbiano vista parlare con Robin Hunt... Come mai?" Mi chiede Jill quasi invidiosa.
Oddio adesso cosa le dico?
Sto sudando.
Mando giù il groppo che mi è venuto in gola.

"Beh molto semplice, ieri stavo cercando di uscire da scuola e lui mi ha beccata mentre scavalcavo. Mi ha spaventata e io sono finita con il sedere in terra. Fine." rispondo velocemente senza far trapelare nessun sentimento.

"Ah ok. Per fortuna non ti ha vista Cassandra se no...Eccola che arriva ed è insieme a Robin." Riprende Jill.

Mi giro e li vedo, in tutta la loro superiorità e bellezza.
Cassandra sembra la regina d'Inghilterra, guarda tutti dall'alto verso il basso.
Robin invece batte qualche cinque e sorride alle ragazze che lo guardano stupite, alcune hanno la bava alla bocca.
Neanche qui da un giorno ed è già diventato famoso.
Bleh...
Sembra cercare qualcuno.

Sposta lo sguardo su di me e mi fissa. Poi mi fa un grande sorriso e si avvicina.
Oh
No.
Speriamo non dica nulla.
Mi rigiro, non ci voglio credere.
Perché sta venendo da questa parte?
Magari se faccio finta di niente, lui passa e finisce qui.

Fisso la mia pasta: maccheroni con pomodoro.
Che schifo.
Per favore, fai che non venga qui!
Ti prego.
Non ho mai pregato Dio con così tanta speranza.
Una mano si appoggia sulla mia spalla.
"Ciao Megan, come stai oggi?!" Dice Robin con voce da grande "amicone".

Divento tutta rossa, non ci posso credere.... non può averlo detto.
Grazie tante Dio!
Aiuto mi ha anche chiamata per nome, ma come fa a sapere il mio nome?

Come una iena, Cassandra afferra Robin per un braccio.
"Robin caro, ma cosa dici?!
Lasciamo mangiare in pace e andiamo a sederci in quel tavolo all'angolo così potrai raccontarmi tutto di Londra."
gli dice la Barbie con voce seccata ed indispettita.
Lui però, in poco meno di qualche parola la liquida e lei si allontana indispettita.
Non me lo aspettavo... insomma preferisce me a lei?!

Si avvicina a me ed io non capisco cosa sta facendo; non mi è sembrato di averlo invitato.
Per fortuna che gli avevo chiesto di lasciarmi in pace.

Mi sento un centinaio di sguardi addosso ed in mensa è calato un silenzio mortale.
Deglutisco e mi giro.
Tengo lo sguardo basso e mi nascondo dietro ai capelli.
"Bene" dico sbuffando e rigirando la pasta con la forchetta.
Sento la faccia bruciare.
"Perfetto...Ti dispiace se mi siedo qui?" mi domanda lui, con un tono di sfida.

"No tranquillo, ho finito, ti lascio il posto." lo fisso e dico con un dire secco che mi parte direttamente dallo stomaco.
"Ma come, io mi siedo e tu te ne vai? No, dai voglio sedermi qui per conoscerti." mi risponde continuando a fissarmi.

Shut up and Kiss me! [Completo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora