23

35.2K 1.3K 646
                                    

Capitolo ventitré

Megan's Pov

Sto fissando l'orologio da circa quaranta minuti.

Ne mancano solo cinque e finalmente, andrò al tanto atteso pranzo con Kyle. È stata la mattinata più lunga della mia vita e la giornata non è ancora finita. Oggi pomeriggio ho anche un' ora di matematica.

Aiuto!

Come se non bastasse, sarò seduta vicino a quel gallone di Robin. Chissà cosa escogiterà per farmi innervosire?

La campanella finalmente suona. Butto tutta la mia roba nella borsa; esco dalla classe e, aspetto con impazienza, che Kyle si faccia vivo.

Mentre lo aspetto, mi perdo a contemplare il vuoto: chi lo avrebbe mai detto che un ragazzo mi avrebbe invitata a mangiare con lui. L'ho sempre sognato, però pensavo che sarebbe stata una cosa irrealizzabile: non sono proprio la ragazza dei sogni, e nemmeno una con cui uscire. Però da quando sto con Allyson, Michael e persino Robin, mi sento diversa. Non so cosa mi stia succedendo, credo che mi stiano aiutando ad uscire dal mio guscio, a credere in me stessa e a farmi meno problemi.

Un sorrisetto spunta sulla mia faccia, ripensando a quando ho vomitato a casa di Robin, a quanto lui sia stato dolce con me, nonostante lo avessi trattato male. Sono convinta che il suo essere così sicuro di se, sia solo una protezione dal mondo: ma io ho visto dentro di lui un dolcissimo ragazzo. Se solo non fosse così scostante e scorbutico e provocatore e... sbuffo.

Non so dopo quanto tempo, Kyle arriva tutto trafelato, reggendo un plico di fogli. Mi guarda e mi sorride. È davvero carino quando sorride. Improvvisamente le mie guance bruciano: non sono abituata a così tante attenzioni.

"Scusami tanto Meg. Mi ha chiamato il preside e non sono riuscito a liberarmi, prima di adesso. Sono mortificato." Mi dice con un'espressione corrucciata.

"Tranquillo Kyle, nessun problema" rispondo in un sussurro, alzando le spalle. "È successo qualcosa di grave?" chiedo interessata.

"Oh, no. Mi ha solo chiesto, se sono disponibile ad accogliere le matricole e a fargli vedere un po' la scuola." Mi spiega mentre ci incamminiamo verso la mensa.

"Kyle, è fantastico. Diventerai il ragazzo più gettonato." Dico, entusiasta.

Mi sorride in imbarazzo.

"Allora, cosa mi racconti?" Mi chiede per cambiare discorso.

"È stata una mattina intensa e la giornata non é ancora finita." Mi lamento, sbuffando.

Mi sento terribilmente in imbarazzo, anche perché non sono molto brava ad intrattenere un discorso. Mi sudano le mani, perciò sono costretta ad asciugarle ogni tre secondi sui jeans. È una cosa estremamente frustrante essere bloccati dalla timidezza.

Sento il braccio di Kyle sfiorare la mia spalla. Mi sfugge un sorrisetto, perché la sensazione che provo dentro è nuova per me; e anche se è strano, non mi sposto. Non vorrei sembrare scortese e per una volta voglio provare anch'io a comportarmi normalmente.

"Già, anche per me è stata davvero pesante. Soprattutto perché morivo dalla voglia di vederti." Dice con un sorriso dolce dipinto sul viso.

Rimango spiazzata, bastano queste poche parole a farmi sciogliere come un ghiacciolo.

O mio Dio, che dolce.

Sono fuori di me... sono convinta di essere diventata rosso fuoco. Mi mordicchio il labbro inferiore, cercando di trattenere un sorrisetto, ma purtroppo è più forte di me. Il mio debole cuore sta facendo la lotta con il cervello, che mi grida di stare attenta.

Shut up and Kiss me! [Completo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora