L'inizio

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La vera storia della mia vita.
Avevo dodici anni quando mi rinchiusero in clinica psichiatrica nel Veneto.
Fui sottoposto a test e a domande.
I test risultavano che la mia inteliggenza era superiore di pochissimo alla norma come spesso succede ma la memoria era al di sotto ma non ho mai avuto la memoria cosi' bassa da dimenticarmi le cose anzi. Inizio' tutto un giorno di scuola che camminavo con una mia amica a cui piaceva lo stile hippie e a me il punk ma andavamo molto daccordo. Lei si faceva le canne. Il suo nome era Sara Quel giorno me ne diede un po' ma io non avevo intenzione di fumare l'erba, lo ammetto ero molto curiosa. Il mio passato e' stato tragico. Ho perso mia mamma a 6 anni e mio padre e' stato sempre molto preoccupato per me stessa. Ho avuto una brutta esperienza con un ragazzo. A lui piacevo anche a me piaceva. Ma non ci potevamo vedere perche' io ero di uno stile punk e i genitori dicevano che non volevano una ragazza con il piercing al labro gia' a dodici anni. Dicevano "pensa cosa sara' a 18 anni" Adesso io ne ho 19 e ancoro soffro per questo ragazzo che si chiama Danny. Aveva padre polacco e madre hawaiiana.
Poi avevo una migliore amica, Libralia. Libralia era una ragazza dolce, ma adesso lei non c'e' piu'. Mori' quando aveva 14 anni di overdose. Io ero con lei ma ero impotente ed ecco perche' voglio che questa storia sia diffusa. In modo che tutti la possano ricordare.
Libralia era una ragazza italoamericana, aveva i capelli verdi fluo lunghissimi e molto gonfi ma nello stesso tempo lisci ed aveva dei lineamenti angelici. Un viso roseo e compatto. Era alta e soffriva di annoressia. Il padre la picchiava e la madre se ne era tornata in America. Eravamo due fans dei Sex Pistols e dei Green Day abbiamo vissuto l'era American idiot in su'.
Io mi chiamo Dalila ho i capelli castani molto lunghi e ho 19 anni. Mio padre e' tedesco e mia madre romana.
Tornai a casa e misi lo stereo con Anarchy in the UK e God save the queen dei Sex pistols e invitai Lucia, un'altra mia amica che si faceva le canne con la scusa della sua astineneza doveva fumare perforza.
Lei mi rullo' la canna. Poi usciammo di casa salutando mio padre e andammo al giardino piu' isolato del quartiere. Era la mia prima canna. Io non sentivo quasi niente pero'. Fumavo e basta a tal punto che pensai di essere addirittura innocua. Fumai e fumai sempre di piu' e me la feci tutta mentre Lucia stava male. Ma appena mi alzai dalla panchina...tutto era rallentatore e a scatti. Facevo domande stupide come se fossi ipnotizata da cio' che vedevo. Non ricordavo le strade ma sapevo solo che era un altro mondo tutto da visitare. Ma era molto brutto. Molto. Volevo tornare lucida subito mi faceva schifo quell'effetto. Lucia mi lascio' da sola. Il mondo era sempre triste pero'. Avevo molto sonno. Non mi accorsi di nulla e mi addormentai.
Mi ritrovai in ospedale.
Ero svenuta per strada e non me ne ero accorta.
In ospedale mi tagliai.
Ed ecco che rimasi 2 settimane in clinica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 28, 2016 ⏰

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