2.

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Caro diario,
dicono che scordarsi da dove si arriva sia un peccato, ma io penso che scordarsi di ciò che ha rovinato la tua adolescenza -almeno per certi versi- sia la cosa migliore da fare se in futuro si ambisce ad una nuova vita ricca di felicità.

io non ambisco a niente comunque, rimarrò qui a vita ad osservare gli alberi spogli e le altalene rotte.

Cara Julie,
ed è lì che ti trovai, seduta sulla panchina al vecchio parco, con il tuo diario in grembo e lo sguardo perso. Mi parlasti di come vedevi quel posto un pretesto per andartene, raccontandomi che tuo padre ti ci aveva portato una sola volta, dopodiché si era sempre rifiutato di farlo e non ne capisti mai il motivo. Cercai di rimanere al tuo fianco quel pomeriggio, ma te ne andasti quando il silenzio creatosi fra noi due era diventato così insopportabile, e mi dispiace per quello. Così rimasi seduto su quella panchina ad osservare gli anelli avvolti sulle mie dita maledicendo la mia timidezza.

Avrei desiderato passare qualche secondo in più con te.

Tuo,
Harry x

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