You belong with me~Kristanna

Gli occhi si facevano pesanti ,Morfeo mi attirava sempre più verso le sue braccia, ed io avevo proprio bisogno di sonnecchiare per qualche minuto, date le notti insonni dei giorni prima.

Ero molto eccitata all'idea di trasferirmi a Greenwich, dove mia sorella viveva già da due anni.

Ottime università, bel paesaggio, nonostante il clima umido e visto e considerato che da tutta la vita avevo vissuto a Melbourne città dove il sole è d'obbligo...e poi dopo tanto tempo avrei rivisto una delle persone a cui volevo più bene al mondo.

Elsa era per me più che una sorella, un modello, punto d'appoggio, migliore amica e confidente...non ricordavo una sola volta in cui un suo consiglio non mi avesse aiutato.

Nonostante la stanchezza e lo stress arretrato decisi di non addormentarmi visto che ormai mancava meno di un'ora all'arrivo in aereo porto, mi alzai  per sgranchirmi un pó le gambe e mi diressi verso il bagno dell'aereo che neanche sotto torture avrei utilizzato.

Davanti lo specchio della toilette mi sistemai i capelli rossi che avevo raccolto come ogni giorno in due trecce disordinate che ricadevano lungo le spalle e cercai di gualcire il meglio possibile la camicetta che giorni prima mi aveva regalato Bridget una mia amica che conoscevo dalle scuole medie.

"Tranquilla, Anna, andrà tutto bene!"e sospiravo mentre me lo ripetevo in testa.

A dire il vero non mi preoccupavo tanto all'idea di cambiare scuola o non farmi delle nuove amicizie, avevo sempre avuto un carattere estroverso, il mio problema era 'Jack'

Jack era il fidanzato di mia sorella e da ormai qualche mese, vivevano insieme.

Se era il fidanzato di Elsa sicuramente era una brava persona, ma avevo paura che a causa sua, io sarei passata in secondo piano per mia sorella.

Già..pensieri mooolto egoistici...

"Basta!Andrà tutto per il meglio!"dissi ma questa volta ad alta voce

Mi rispecchiai ancora una volta e poi uscì dal piccolo abitacolo del bagno dell'aereo.

"Si avvisano i gentili passeggeri che l'aereo atterrerà fra cinque minuti"disse l'alto parlante

Passarono quei cinque minuti e come preannunciato dall'ostess l'aereo atterró senza troppi problemi e le ostess dopo pochi minuti mi invitarono a scendere.

Una volta scesa mi diressi a prendere il mio bagaglio è una volta preso guardai l'orologio.

Mancavano ancora una ventina di minuti al l'orario in Elsa sarebbe venuta così ne approfittai per prendere un caffè e fare un giro per i negozi dell'aeroporto.

Mi diressi velocemente verso il bar più vicino è una volta lì ordinai il mio caffellatte.

Pagato il caffè afferrai il bicchiere colmo della bevanda bollente e uscì dal bar per andare a fare il giro dei negozi.

Mentre camminavo, sorseggiando il caffellatte con la testa da tutt'altra parte che sulla terra una montagna mi si catapultò letteralmente addosso, versandomi tutta la bevanda incandescente sul cardigan e sulla camicetta regalatami da Bridget e in una frazione di secondi mi ritrovai distesa sul pavimento con un perfetto sconosciuto addosso anche lui tutto macchiato di caffè.

"Ah!Accidenti tutte a me?!"disse il tizio sollevandosi non degnandomi di uno sguardo

"Ma guardare dove metti i piedi no?!!"aggiunse dopo

Mi alzai visto che lo sconosciuto non si degnó neanche di dare una mano e alterata quanto lui dissi

"Ma se ti sei catapultato letteralmente addosso a me!"

"Lasciamo perdere va!"disse andandosene e lasciandomi lì più confusa che altro

Restai ferma qualche minuto pensando a quegli occhi color nocciola che mi avevano per pochi attimi distratto dal bruciore del caffè bollente sulla pelle ma poi mi sentì chiamare da dietro

"Anna?!"era Elsa.

"Elsa!"corsi verso di lei, era bellissima, è molto simile a me, non me la ricordavo quasi più.

"Sorellina mia, quanto mi sei mancata! Che ti è successo?"disse Elsa preoccupandosi per me.

"Beh, un elefante dalla folta chioma bionda mi ha rovesciato inavvertitamente una tazza di caffè incandescente" dissi ridacchiando ripensando alla gaff del bel biondino.

"Su su andiamo a casa, così ti sistemi nella tua nuova camera, vai a farti un bagno caldo e ti rilassi un pò, per stasera cenetta fra sorelle, domani mattina invece mi sa che incontrerai Jack" disse abbracciandomi stretta incurante della mia macchia fresca di caffellatte

"Oh sì non vedo l'ora di rilassarmi un pò, il volo mi ha stancata molto...ehm per quanto riguarda Jack...non c'è stasera?"dissi imbarazzata

"No tesoro, Jack è partito la settimana scorsa per andare a trovare la sua famiglia in Alaska, e domani mattina torna, dovrebbe partire stanotte" disse con una brillante luce meglio occhi

"Non vedo l'ora di vederlo, mi è mancato tantissimo"aggiunse

"Wow Elsa, sei veramente innamorata di lui"dissi incredula.

Elsa raramente riesce ad affezionarsi ad una persona, dopo gli anni del liceo, dove era continuamente presa di mira da tutte le ragazze della scuola, la sua autostima e il suo coraggio ne hanno risentito sempre di più, purtroppo, ed ero proprio felice per lei

"Si Anna, tantissimo, lui è così simile a me e anche così divergente, è bellissimo, intelligente e poi...mi ama veramente, ne sono sicura" ribattè la mia sorellona con fare sognante.

"Non vedo l'ora di conoscerlo!!" dissi, questa volta non mentendo.

Ci dirigemmo verso l'auto di Elsa, una Rang Rover bianca, stupenda.
Salimmo e mi accomodai sul sedile del passeggero, ammirando il panorama che mi si prostrava da dietro il finestrino.

Mi addormentai, finchè una voce conoscente mi richiamó
"Anna, fiocco di neve!" mia sorella! Quel nomignolo solo lei me lo poteva ancora dare.

"Si si ci sono" dissi biascicando ne sonno, presi la valigia e Elsa mi mostró la casa, e che casa...una villa enorme, curata nei minimi dettagli, accogliente già da fuori.

Elsa colse la mia incredulità e mi disse "Ti piace casa nostra?"
"Certo!" Risposi di getto
"Su entra allora!" disse mentre aprì la porta

Una volta entrata, mi resi conto del sogno in cui stavo precipitanti copiosamente
"Che meraviglia..."dissi
"Non hai ancora visto la tua camera" aggiunse la bionda dottoressa che si era costruita un impero con le sue uniche forze