Cosigli di legge

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Il salone era vuoto presi il tavolo più grande ed incominciai ad mischiare le carte a vedendo che c'era un controllore passando li chiesi «Mi potrebbe mischiare le carte perfavore»
«Si Mounsier» Rispose prendendo le carte
«Merci» Lo ringraziai e me ne andai rapidamente in cucina e vedendo che avevano già il conto a tavola mi avvicinai.
«Alphonse le carte sono già mischiate» Li dissi
«Ma non serviva lo potevamo fare noi» Si scuso lui
«Non importa l' ho fatto rapidamente» Continuai «Poi però le devo essere sincero a me non piace mischiare mi sono fortunatamente trovato ad un gentile cameriere che veniva e me le ha mischiate lui»
«Perfetto pronti?» Chiese Mauger
«Si certo» Dessimo tutti.
Si sono alzati, abbiamo passa il gran portone nero della sala da pranzo siamo saliti sull'ingombrante scala marrone.
Poi dopo salutare ill cameriere stavamo per iniziare la partita in quel grande tavolo ma poi incontrammo alla coppia che erano seduti vicino a me durante la cena.
«Bonsoir» Disse la dama
«Bonsoir madame» risposi io e gli altri «Bonsoir Mounsier»
«Bonsoir» Rispose il marito
«Volete giocare» Li chiesi
«No grazie» Negò il marito
«Dai e meglio in molti» insistette come sempre Alphonse «Poi abbiamo preso il tavolo più grand»
«Va bene» disse la Moglie
Allora si presentarono, lui si chiamava Bassileus, lei Clarisse e incominciammo a giocare, i doppi non mancarono come le chiacchiere.
«Alphonse ha due mignere, per ora» Disse Mauger
«Io pensavo di prenderne una» Commentò il Signore «Con i risparmi che ho fatto»
«Ma lei in cosa lavora?» Chiese 
«È giudice» Intervenì sua moglie
«Abbiamo la legge» commentò Alphonse ridendo «Un investigatore ed un gidice»
«haha! Chi è l'investigatore?» Chiese l'uomo
«Io, di ladri» Risposi «Spero di trovarla in un caso»
«Anche io» continuò lui «E portami qualcuno»
«Cercherò di farlo» Contestai «Per ora ne ho presi quatro»
Poi alle dieci e mezza la moglie di Alphonse perse tutto e io rimasi terzo dopo Bassileus e Alphonse.
«Chi vuole uno Champagne» Chiese allegro il vincitore
«Perfetto» Rispose il secondo «Per me è perfetto, per voi»
«Si» contestammo uno ad uno «Si, Si»
Andammo al bar immerso all'angolo della sala dove c'era un cameriere dai baffi lunghi con una camicia rossa accompagnata da dei pantaloni lungi e lisci dello stesso colore e sotto alla veste superiore c'era un' altra più stretta e bianca, le scarpe erano invece nere.
Noi ci siamo seduti unendo due dei cinque piccoli tavoli bassi e interamente di legna con una forma tonda a differenza del bar che, anche se quello era dello stesso materiale era più scuro come i vari armadietti dei valiosi alcolici che il barista aveva alle spalle mentre a lato c'era un piccolo palco dove solo quando Alphonse fu sufficientemente obriaco poté cantare con Mauger al piano.
«E la fiera» Cantava obriaco «eterbi d'impstori!»
Poi arrivò al finale «Cavolò!Cavolò!Caaaaaaaavolò!»
«Bravo!» Applaudimmo «Bene, niente male»"
Il cantante si chinò dondolando mentre Mauger tornava a sedersi fra tutti e dai posti li dammo pure a lui.
«Mauger dove ai imparato a suonare» Li chiesi io
«M'insegnò mio fratello lui era bravissimo» Spiegò «E te ad investigare c'è un posto per investigatori»
«Si una alle vicinanze di Parigi» Raccontai «Prima vivevo in Inghilterra, a Cambridge mio padre era propietario della "Te diamonds" ma...»
Poi m'interrompi Mauger.
«"Te diamonds" ma lei è ricchissimo, perché non...» Fece una pausa perché voleva dirlo nel modo giusto allora io ricominciai.
«Bē perché ho deciso di essere investigatore al posto di avere l'azienda.»
«Si appunto» Commentò Alphonse obriaco
«Io ho anchio ho un fratello e se la presa lui ma io non volevo neanche lavorarci lì, sa io ho iniziato la scuola nelle elementari ma è sedici anni ho lasciato il lice letterale per quello d'investigazione alle vicinanze di Londra e mi è piaciuta tanto che ci sono rimanuto fino ora, per ora ci ho vissuto per almeno quattro anni risolvendo vari casi di piccoli ladri e aiutato d' un hotel che ho comprato con un amico e, ne sono soddisfatto.»
«Bene e tuo cugino» Mi chiese
«Lui ha un'altra fabbrica dell'azienda»
«Proverò del suo te»
«Bene lui dice che a differenza dell'altro ci mette un tocco originale credo menta»
«Si ci pensavo ma quindi non ce l'originale»
«Si ci sono molti gusti ma il più noto suo è quello alla menta»
«Grazie per il consiglio»
«Prego ma di te, niente?»
«Be non è un gran che, io sono scappato in Francia dove a Parigi mi feci giudice e poi avocato ma mi piaceva più farmi convincermi che convincere allora sono rimasto giudice e per ora ho partecipato in dodici casi e non è semplice decidere chi va in galera e chi no e poi, devi pensare che vita faranno e alcune volte finito il caso rifletti e t'immagini come stanno in galera o fuori.
Ti potrei dare dei consigli di come convincermi a me e alla maggior parte dei giudici.»
«Si certo, per vedere come catturare chi se lo merita»
«Parole della legge» Continuava incosciente Alphonse
«Allora quando non ha testimoni devi sempre insistere su quello, si ricordi i testimoni sono importassimo perché loro sono prova della localizzazione.»
«Bassileus dobbiamo andare» Disse la moglie «Non annoiarli con le tue sciocchezze»
«Te lo spiegò domani» Si scusò frettoloso
«Grazie e buona sera» Li salutai, poi guardai a Solange, Mauger ed Alphonse «Be anche io devo andare»
«Bonsoir» Disse la dama
Arrivato alla stanza ripresi la novella ma ne lessi solo tre pagine prima che il sonno mi abbia assorbito ed io lasciassi il libro per lavarmi i denti nel piccolo bagno e dopo cambiarmi aprire le finestre e dormire profondamente nel comodo letto che mi ero sistemato da poco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 02, 2016 ⏰

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