Black hat(1)

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{Intro e avvertimenti.
Questa non è una OS, ma due OS collegate tra loro, una piccola fan fiction insomma!
Possono essere lette separatamente ma ovviamente leggerle entrambe sarebbe meglio per capire completamente il senso della storia. Il numero tra parentesi nel titolo rappresenta il numero del capitolo, essendo solo due saranno 1 e 2. (Capitan ovvio)
Questo era l'avvertimento, ed ora la intro!
Bill è afflitto da moltissimi pensieri, vagano nella testa e quando possono lo feriscono riportandolo alla dura realtà. Si sente solo, vorrebbe avere una vita vera per una volta. Sa cosa fare ma è spaventato.
Parlerà con Dipper di questo suo malessere ed insieme prenderanno una decisione radicale per la vita di entrambi}

1. Please, listen.
Questa è la disgrazia di vivere in eterno, fuori dal tempo e dallo spazio. Dio, se solo ci fosse stato un modo per porre fine a tanta sofferenza, lo avrebbe fatto.
Si sentiva leggero, fisicamente, galleggiava nel cosmo in punti imprecisi per periodi interminabili e non ne risentiva affatto, ma il peso che lo portava giù era sempre quello, la tristezza, le emozioni.
Già, un demone senza scrupoli può provare la tristezza sapete?
Dopo aver fatto del male ad altri ti rendi conto che puoi farne anche a te stesso. Così aveva fatto Bill, aveva distrutto persone; città in mondi lontani e pian piano dentro di se si era auto-logorato, fino a diventare quello che era ora, un essere solo e pieno di sconforto.
Lui lo sapeva, sapeva come uscirne, ma semplicemente non poteva.
Perché? Avrebbe portato altro male, dolore ad una persona a lui cara, l'unica in tutto quello spazio infinito a cui si era affezionato.
Era per questo che ora stava li, steso nel vuoto a riflettere per l'ennesima volta sullo stesso pensiero. Come fare ad eliminare tutto quel dolore, quel peso sul cuore?
"Lo sai" sussurrò la sua testa.
Il demone chiuse gli occhi, o almeno l'unico che possedeva non coperto dalla benda e fece scorrere i pensieri come in un fiume. La risposta ce l'aveva eccome a quella di domanda, ma sembrava troppo pericoloso, suonava strano alle sue orecchie.
L'avrebbe dovuto fare? Finalmente se ne sarebbe liberato, avrebbe passato il resto della sua esistenza in pace e tutto avrebbe avuto al seguito una fine. Sarebbe stato magnifico, poter mettere il punto a quell'infinità.
Si posò le mani sul viso esasperato, avrebbe chiesto a lui un aiuto, e se ci sarebbe stato un assenso, non avrebbe esitato.

Fu così che Bill scomparve con un pop dall'etere e riapparve davanti a Dipper Pines, il piccolo impacciato di cui era perso totalmente.
-Bill- disse un po' sorpreso, indietreggiando
-Pine Tree- Bill si massaggiò il polso leggermente in ansia
-È successo qualcosa?- domandò prima che l'altro potesse aggiungere altro, precedendolo
-In verità si, ho bisogno di parlarti-
Bum.
Dipper si sentì mancare ma nonostante la sua goffaggine non lo diede a vedere.
-Dimmi- disse, forse un po' freddamente, ma Bill non sembrò preoccuparsene.
-È importante, sperò tu abbia tempo a sufficienza- il ragazzo annuì debolmente e lo seguì prima con lo sguardo e poi con il corpo.
Raggiunsero la soffitta e presero posto sul letto di Dipper.
Bill non parlò subito e il ragazzo diventò ancora più inquieto
-Ti prego Bill... Se dobbiamo farla finita, fallo e basta- il biondo sospirò ma subito scosse la testa e lo guardò aprendo l'occhio sorpreso
-Cosa? Che stai dicendo?- Dipper lo guardò altrettanto sorpreso
-Tu cosa stai dicendo?!- disse
-Vorrei dirtelo con calma!- esclamò Bill allargando le braccia
-Dirlo con calma non cambierà le cose!- alzò la voce il castano
-Ho trovato il modo!- ribatté a tono -Va bene?! Ho trovato il fottuto modo-
Dipper ammutolì, non poteva credere alle sue orecchie.
-Bill- rimase con la bocca semiaperta -Io non pensavo... Pensavo volessi lasciarmi- borbottò.
Il biondo roteò gli occhi e un sorriso innocente si fece strada sul suo viso, facendo scivolare via la sensazione di rabbia
-Non lo farei mai, ma ora ascolta. Ho trovato il modo per restare- sussurrò gentile
-E-e come?-
-Pine Tree, c'è una cosa che non ti ho mai detto per paura di spaventarti... Sono un custode- spiegò brevemente. Il ragazzo lo guardò storcendo la testa
-Un custode di cosa?-
-Potrà sembrarti strano ma sui libri di Ford non c'è scritto proprio tutto- disse gesticolando -Nel mondo, ci sono quattro custodi messi su ogni punto cardinale principale, quindi nord, sud, est e ovest- Con un gesto della mano fece apparire una cartina consunta ed indicò i luoghi precisi che aveva nominato -Io sono il custode dell'ovest. Siamo divisi in due perfette metà, due energie positive e due negative.
Quando sono cambiato l'equilibrio è stato interrotto ed un altro custode è stato scelto per bilanciare le forze- mentre Bill parlava, Dipper lo guardava assorto, come se stesse sentendo una delle storie più belle del mondo.
-Noi custodi abbiamo ognuno qualcosa da proteggere, Pine Tree. Sono forze potenti, più forti di qualsiasi altra energia esistente. Queste entità non hanno propriamente una forma ma i loro poteri sono immensi, ed avendo diritto di consultare queste forze potrei esprimere un ultimo desiderio...- lasciò il discorso a mezz'aria, sapeva che il ragazzo aveva già capito
-Diventare umano- concluse al posto suo Dipper, in viso un'espressione di stupore mista a timore.

Bill lo guardò incerto, l'occhio socchiuso.
-Bill-
-Mh?- mugugnò, sapeva già cosa stava per dire
-Sarà pericoloso non è vero?- chiese
-Le entità vengono consultate solo in casi di massima urgenza, ma ogni custode è libero di domandare qualsiasi cosa per una sola volta- rispose prendendo le mani di Dipper tra le sue -È una scelta che valuto da quando ci siamo avvicinati, sono anni che rifletto Pine Tree- sussurrò, cercando di far cadere il tassello giusto all'interno dell'umano -Ti prego, posso farlo. Ho visto cose che non immagini, ho incontrato così tante persone nella mia eternità e l'unico per cui rimarrei...sei tu-
Dipper abbassò il viso, distogliendo lo sguardo
-Non puoi chiedermi di toglierti la vita che ti spetta! Ogni persona ucciderebbe per avere quella che hai tu, perché vuoi rinunciarvi?- domandò con dolore, quasi gli costasse parlare
-Pine Tree- sorrise dolcemente il demone, carezzandogli la guancia -Rinuncerei a tutto per te. Perché sono stanco di tutto questo, ho rabbia nel pensare che tu te ne andrai e io rimarrò qui senza nessuno! Voglio una vita che abbia una fine, voglio poter mettere un punto al termine della corsa e voglio farlo con te. Ti prego, di di si e resteremo insieme, io e te- Bill aveva gli occhi lucidi, e mai Dipper lo aveva visto cosi fragile. Gli si strinse il cuore, ma davvero poteva negargli una cosa così grande? Era nato demone, sarebbe dovuto esistere per sempre di diritto, eppure era allettante l'idea di averlo affianco per sempre...
-Voglio sapere i rischi- annunciò.
Bill sembrò illuminarsi per un istante, poi il suo viso si rabbuiò.
-Non ci sono veri e proprio rischi in realtà, ci potrebbe essere una lieve ripercussione- strinse i denti e guardò l'espressione poco convinta che si era appena formata sul volto di Dipper
-Sarebbe a dire?-
-Potrei sparire nel nulla- il castano spalancò gli occhi e aprì la bocca per ribattere ma Bill lo bloccò in tempo
-Il rischio è minimo! Lo spirito che ora proteggo è in fase di stallo, il mio cambio di carattere l'ha confuso e per questo potrebbe rivoltarsi, ma le possibilità che lo faccia sono pochissime te lo giuro- cercò di convincerlo afferrandolo per le spalle -Ti prego Pine Tree, voglio restare con te-
Dipper lo guardò inerme, senza riuscire a realizzare effettivamente quello che sarebbe potuto accadere.
Bill avrebbe potuto affiancarlo fino alla fine dei suoi giorni, oppure sarebbe potuto scomparire senza troppi convenevoli, non lasciando tracce.
Era una decisione difficile, valeva la pena rischiare? Dipper lo stava guardando e negli occhi dell'altro lesse una sincerità genuina che lo fece crollare.
Lui era disposto a perdere se stesso per stargli accanto e il ragazzo non glielo avrebbe impedito.
-Se mi dici che non ci sono rischi oltre a questo, che probabilmente tutto andrà secondo i piani, te lo lascerò fare- mormorò appena, incredulo delle parole appena pronunciate.
"Non si torna indietro" pensò.
-Ti prometto che tornerò da te, è qui che devo stare- Bill gli posò una mano all'altezza de cuore e gli sorrise tranquillo -Tu fidati di me, Pine Tree-
-Hai già la mia fiducia Bill- strinse la mano del demone che sorrise soddisfatto.
Gliel'aveva fatta bere, c'era riuscito.
Il rischio in verità era più alto di quello che Bill gli aveva detto, ma Dipper non necessitava di saperlo, dopotutto lui sarebbe tornato a tutti i costi, non avrebbe mai permesso a se stesso di lasciarlo da solo.

[1332 parole]
Angolo autrice
Hola! Sono tornata con questa sorpresina che spero abbiate gradito!
Non mi dilungo molto, mi auguro che vi sia piaciuta e spero seguirete anche la seconda parte che pubblicherò a breve~
Grazie dell'attenzione
Ci vediamo alla prossima!
Ps. Oggi chi andrà a vedere Civil War? Personalmente non vedo l'ora. Off topic da morire ma mi piacerebbe saperlo.
#TeamCap
-shiver

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