Black hat(2)

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{Non sarà presente l'introduzione essendo la parte consecutiva del precedente capitolo.}

2. Together at last
Bill e Dipper ora stavano seduti su un letto di foglie nel bel mezzo della foresta di Gravity Falls.
Si guardavano titubanti, Dipper era quello più in ansia, nonostante Bill gli avesse assicurato che non sarebbe accaduto nulla di male, che sarebbe andato tutto per il meglio.
Bill, invece in cuor suo sentiva la paura montare incontrastabile. Stava per liberare una potenza decisamente troppo grande da tenere a bada se non rinchiusa.
Prese un respiro, alzò con gesti lenti il suo cilindrò e lo mostrò al castano, che di rimando strizzò gli occhi interdetto.
-Mh?-
-È dentro il capello-
Dipper alzò un sopracciglio
-È dentro il cappello?- ripeté
-Sul fondo del cappello- precisò Bill stringendo le labbra e alzando le spalle.
-Un essere superiore... È rinchiuso sul fondo del tuo cappello?-
-Si, Pine Tree- sbuffò Bill.
Eppure non era difficile da capire. L'entità stava nascosta nel suo cilindro, era un oggetto abituale da poter tenere sempre sott'occhio, era geniale!
-Ora, potresti smetterla di ripetere ciò che dico e concentrarti su quello che stiamo per fare?- domandò in tono ovvio
Dipper ammutolì e annuì, punto sul vivo.
Il biondo non ci diede peso  e iniziò a dare istruzioni.
-Ascoltami bene, Pine Tree, da questo momento in poi non potrò interrompere il contatto con il terreno per nessuna ragione al mondo-  lui scosse la testa con enfasi -Sarai l'unico che potrà aiutarmi- ancora un altro cenno con il capo.
-Vedi questa roccia?- domandò i biondo -È qui che il sigillo per spezzare il legame tra me e l'entità prenderà forma, sarà come una sorta di marchio- gesticolò, raddrizzando la schiena.
-Ti devo chiedere di allontanarti, va fino a quell'albero e aspetta che io ritorni, non ci vorrà molto- sorrise dolcemente al castano, riuscendo a sciogliere l'evidente espressione d'ansia sul suo viso.
-Andrà bene?- chiese ancora, iniziando a camminare all'indietro per raggiungere l'albero
-Andrà bene- lo rassicurò ancora, rimanendo con gli occhi nei suoi.
Ancora un ultimo sguardo, poi Bill si concentrò sul proprio cilindro. Era scuro, stretto ed elegante, poteva sembrare un comunissimo copricapo, e invece nascondeva una forza così grande che sarebbe bastata per distruggere la Terra ed anche altro.
Prese un respiro e chiuse gli occhi.
Adagiò il cappello davanti a se e dalle sue labbra iniziarono a scivolare via fiumi di parole incomprensibili all'orecchio umano.
Sulla superficie scura del fondo del cappello iniziarono ad incidersi parole scritte con una calligrafia minuta ed ordinate, tutte color oro.
Quando la formula fu completata Bill sparì in un sonoro "Pop" e una folata di vento soffiò gelida sul viso di Dipper.
Strinse i pugni e fece per muoversi, ma si costrinse a piantare i piedi li dov'era, ad aspettare il sul ritorno.
L'aveva detto, sarebbe tornato.

In contemporanea alla paura di Dipper, in Bill aumentava la gioia di esserci riuscito.
Stava li e galleggiava. Lo spazio dove si trovava aveva mille colori e nessuno, mille odori e alcuno.
Poteva muoversi a suo piacimento, volteggiare senza il minimo sforzo, si ritrovò a pensare quanto fosse strano il fondo del suo cappello.
Nel mentre si guardava attorno, un'entità senza forma si presentò davanti a lui, parlandogli suadente.
-E voi sareste?- chiese, non c'erano mezzi termini o convenevoli, a comandare era la forza con cui il biondo stava parlando.
-Sono Bill Cipher, mia signoria- si inchinò, cercando di convincersi dell'esistenza di un qualche terreno sotto i suoi piedi.
-E dunque, voi, cosa volete qui, da me?-
-Ho da chiedere qualcosa, mia signoria- rivelò il demone nel modo più cordiale che riuscì ad ottenere dalla sua voce
-Da dove viene, custode?- l'entità ignorò volutamente la sua risposta e riprese a fare domande
-Dalla Terra, mia signoria-
-La Terra, è da molto che nulla accade, cosa mai può volere ora da me?!- la sua voce si spezzò, rivelando un'inavvertita irritazione. A Bill quel cambiamento non piaceva, non piaceva affatto. Era riuscito a farsi trasportare fin li, non avrebbe fatto arrabbiare quel bestione neutro per poi sparire nel nulla.
-Mia signoria, assolutamente nulla. Sono solo io, il vostro custode, che vengo qui davanti alla vostra grazia per chiedervi aiuto, sapendo della vostra bontà- cercò di raddrizzarsi Bill, chinando il capo in segno d'asservimento.
Si sentì scrutato, mille occhi invisibili puntati sulla sua nuca biondiccia.
-Così tanta strada per un vostro piacere? Egoista direi- le parole erano dure, ma il tono era tornato pacato
-Vi posso giurare, non è egoismo il mio, anzi. Qualcuno che ho al mio fianco ne soffrirebbe molto, è per lui che lo faccio-
La creatura sembrò calmarsi ulteriormente.
-E allora, mi dica custode-
Bill inghiottì il nodo che si era andato a formare nella sua gola e alzando di poco lo sguardo fece la sua richiesta.
-Vi chiedo, mia signoria, di togliermi la vita e tramutarmi in umano. Vi prego di rendermi un semplice mortale, ve lo domando con tutta l'umiltà che è in mio possesso. Vi dono la mia vita da demone- disse infine, con il cuore nel petto troppo veloce per reggere ancora un solo secondo. Tutto il groviglio di emozioni che aveva provato fino ad ora si stava triplicando, lacerandogli lo stomaco e le vene.
Attese minuti interminabili. Poi una voce profonda parlò.
-Così sia, demonio. Non riavrai mai più la tua vita immortale, non torneranno i tuoi poteri, sarai solo un corpo scarno da magia, un semplice umano. Accetti il contratto?-
Il cuore del biondo schizzò in gola e arrivò fino ai piedi. Non poteva crederci.
-Accetto.- annuì deciso ed una piuma apparve tra le sue dita, bianca e morbida, con solo la punta nera a spezzarne il candore.
Pose la sua firma davanti a se, su un piccolo pezzo di carta marroncina comparso poco dopo la piuma e quella si dissolse come era apparsa.
Senza che altro venisse aggiunto, Bill si ritrovò in un attimo nella foresta di Gravity Falls e nella stessa posizione in cui si era sistemato precedentemente.
Dipper quando lo vide sgranò gli occhi e trattenne il respiro, obbligandosi con tutte le sue forze a non muoversi da li.
Bill posò la mano davanti alla roccia posizionata li prima del rituale e recitò una breve formula per chiudere il cerchio. Quando sollevò il palmo un piccolo triangolo prese a fumare dalla superficie e il biondo  si lasciò andare un sorriso colmo di soddisfazione.
Era fatta, era un umano e finalmente avrebbe vissuto la vita che voleva accanto alla persona più importante e speciale che avesse mai avuto la fortuna di incontrare.
Si girò di scatto e lo trovò li, con gli occhi spalancati e lucidi, le mani aggrappate alla corteccia dell'albero e le gambe tremanti.
Bill si alzò e a quel punto Dipper gli corse incontro, gettandogli con un moto di nostalgia le braccia al collo.
-Sei tornato- quasi singhiozzò, lasciandosi stringere dal ragazzo biondo.
-Certo, Pine Tree, te lo avevo promesso- sorrise carezzandogli i capelli.
-E.. E sei tutto intero, è andato tutto bene? Tu come stai? Come ti senti?- sparò a raffica come suo solito, ricolmo ancora da mille ansie.
-Ehy piccoletto, calma. È andato tutto bene, non ci sono stati problemi e adesso saremo io e te fin quando lo vorrai- sussurrò distaccandolo da se e posandogli una mano sulla guancia arrossata dal pianto che si stava facendo prepotente sul suo viso.
-È tutto... Finito? Potrai davvero rimanere qui?- chiese timido e spaventato il castano, probabilmente ancora incredulo.
-Si, Pine Tree- sorrise ancora Bill, sfregando il pollice sul suo zigomo -o forse dovrei dire... Dipper-
Il ragazzo sbarrò gli occhi sentendo il proprio nome pronunciato dal biondo.
-Prima non potevo chiamarti con il tuo vero nome, essendo un demone per me eri solo "Pine Tree", ma ora sono un umano e sei semplicemente il mio Dipper- si avvicinò al suo viso e gli lasciò un bacio sul naso, facendolo ridere.
-È strano- biascicò il castano sfregando la guancia contro la spalla -Non sono abituato a questo nome-
-Beh abituatici, perché lo preferisco a quel nomignolo. Dipper è molto meglio... Sei tu-  spiegò Bill, guardandolo negli occhi.
-Forse hai ragione- mormorò Dipper, muovendosi con lentezza verso il suo viso.
-Ho sicuramente ragione- ridacchiò Bill, scompigliandogli i capelli e sorpassandolo per tornare verso casa, lasciandolo con un'espressione di insoddisfazione sul viso.
-Ehy!- sbottò correndogli dietro e afferrandogli saldamente il polso, per poi farlo girare e avvinghiarsi sulle sue labbra.
Lo coinvolse in qualcosa di intimo, dolce e atteso. Le mani del biondo scivolarono sui suoi fianchi e quelle di Dipper corsero tra i suoi capelli, stringendoli e accarezzandoli, esprimendo tutto il suo gradimento tramite gesti, ansimi e sorrisi che si alternavano tra i baci.
Quando si separarono i loro sguardi rimasero incatenati gli uni agli altri, incapaci di vagare altrove.
Erano li, insieme, e finalmente nulla li avrebbe divisi se non la morte.
Dipper ebbe un pensiero, prima di afferrargli la mano e portarlo di corsa fino a casa, per poi accompagnarlo nella camera da letto, e gli diede voce quando si ritrovò a torso nudo sotto il biondo (felicemente sottomesso).
-Bill- lo richiamò serio, distogliendolo dal suo slacciarsi i pantaloni. Quello alzò lo sguardo, leggermente confuso.
-Sei la cosa migliore che mi sia capitata...- sussurrò, protendendo il braccio verso la sua guancia e godendosi l'espressione stupita e velata d'imbarazzo di Bill.
-A-anche tu- balbettò il biondo, distogliendo lo sguardo.
Dipper rise e si accorse solo in quel momento che Bill aveva ancora la benda sull'occhio.
Raggiunse lo spago intrecciato nei suoi capelli e lo tirò, lasciando cadere sul letto il pezzo di stoffa.
-Stai molto meglio senza benda- sorrise ingenuamente, stringendo gli occhi e stordendo nuovamente il ragazzo che aveva davanti, portandolo a rannicchiarsi sul suo petto.
-E tu staresti meglio senza quei pantaloni- sussurrò, cambiando totalmente umore, facendo smuovere qualcosa nel bassoventre del castano.
-Allora toglili- soffiò Dipper, preso da un'audacia improvvisa.
-Si signore- rispose Bill, portando le mani sui suoi fianchi e facendo scivolare via i jeans dalle sue gambe.
-Adesso ci divertiremo- ghignò il biondo, passando una mano sul suo ventre, guardandolo arrossire improvvisamente.
"Ci divertiremo da pazzi" pensò soddisfatto.

Angolo autrice
Holaa! Finalmente ho completato questo dannato capitolo!
Spero vivamente vi sia piaciuto e spero abbiate gradito nonostante la lontananza di pubblicazione. Ho avuto (e sto avendo #mainagioia) problemi abbastanza seri, spero possiate comprendermi.
Comunque, sadness a parte gradirei tanto il vostro parere!
E esatto! La strizza che ho fatto mettere a Dipper e a voi era insensata perché ovviamente avrei fatto tornare Bill sano e salvo! Sono una stronza;)
Bene, basta.
Prego che vi abbia soddisfatti, per eventuali errori COMUNICATEMELO grazie ;-;
Un abbraccio,
-shiver

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2016 ⏰

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