Parte 1

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Stavo raggiungendo la mia migliore amica Anna per l'ultimo saluto prima di partire per la mia nuova vita a Los Angeles.
In macchina mille pensieri e ricordi dei miei 16 anni di vita qui a Chicago e delle nostre avventure mi scorrono per la testa, dal primo giorno che ci siamo conosciuti in quell'asilo a due isolati da casa.
Eravamo capitati nella stessa classe, lei capelli rossi e occhi scuri, io capelli castani e occhi chiari.
Era la prima persona che mi salutò vedendomi giocare da solo a causa della mia timidezza,
era molto loquace ed estroversa al contrario di me.
Da quell'incontro non ci separammo più,era diventata una persona speciale.
Scesi dall'auto per raggiungere l'entrata del nostro posto preferito, lo Starbucks poco lontano da casa sua dove abbiamo passato quasi tutti i giorni questa estate. Presi posto al tavolo 02 quell vicino alla vetrata.
La vidi arrivare.
Era vestita sempre molto semplice e con colori neutri: cappotto e pantaloni neri e le Dr.Martens grige.
Ci eravamo promessi al telefono di passare un pomeriggio sereno, anche se probabilmente l'ultimo, ma appena entrata lei scoppiò a piangere e cercai di consolarla abbracciandola e dicendole che ci saremo sentiti tutti i giorni al telefono come se nulla fosse cambiato anche se non fu così.
Le offrii il suo drink preferito: il cotton candy frappuccino, e ci mettemmo a discutere del più e del meno come avevamo sempre fatto.

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