L'amore merita

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I raggi del sole filtravano dalla mia finestra facendomi svegliare.
Stropicciai gli occhi e mi girai dall'altra parte del letto dove dormiva una figura abbronzata con un ammasso di capelli biondi in testa.Will.Dormiva ancora,mi soffermai ad ammirare il suo volto.
Lo spruzzo di lentiggini che si posavano dolci sul suo viso d'angelo,le labbra morbide che adoravo baciare,le ciglia lunghe e nere,i suoi capelli d'oro che amavo attorcigliare intorno alle mie dita.Era perfetto.
Non so per quanto tempo rimasi così.Incantato.Ma ad un certo punto lui aprì i suoi occhi color del cielo in cui mi perdevo ogni volta e disse con voce impastata dal sonno "Buongiorno Re degli spettri" e mi strinse a lui.Io in risposta mi accucciai sul suo petto e risposi "Buongiorno Raggio di sole".
Will mi diede un bacio sulla nuca ed io borbottai "Che ore sono?"lui guardò l'orologio a forma di teschio dietro di me.
"Le 8:15 dobbiamo andare a fare colazione"
"Non ne ho voglia,voglio solo rimanere qui...a letto...con te..."dissi e lo strinsi un pò di più a me."Anch'io, ma dobbiamo alzarci oggi è il gran giorno".Vero, oggi era il solstizio d'inverno e Chirone ha organizzato una gita sull'Olimpo,di nuovo.
Sinceramente non avevo questa gran voglia di rivedere mio padre e gli altri dei in generale....
"Devo venire per forza?"chiesi mentre lui si avviava verso il bagno per farsi una doccia."Si.Ordini del dottore!!"disse con un sorrisetto fastidioso e sparì dietro la porta.
Io sbuffai, mi trascinai fuori dal letto e mi guardai allo specchio:la pelle si era fatta meno pallida dai 3 giorni trascorsi in infermeria,le mie occhiaie erano quasi sparite e avevo preso qualche chilo ed in da allora non sembravo più un cadavere.

Senti lo scatto della porta e mi girai.Will uscì dal bagno con i capelli bagnati, che facevano scivolare delle goccioline d'acqua sul suo petto e sui suoi addominali,e con un solo asciugamano intorno alla vita.
Io diventai completamente rosso deglutendo e abbassai lo sguardo ,anche se non era la prima volta che lo vedevo così mi imbarazzava sempre.
Lui invece si avvicinò,mise due dita sotto il mio mento e mi alzo la testa per poi darmi un dolce,casto bacio sulle labbra.Si stacco e fece uno dei suoi soliti sorrisi da orecchio a orecchio.

Ora so di essere quella che,avrei voluto essere anni fa.
Tu che sei la mia lei.
Come me, stesso corpo,stessa anima.
Perché nel cuore c'è arcobaleno di parole,inutili bugie per non morire.
E quante lacrime per un'amore che poi in fondo colpe non ne ha...

"Ti imbarazzi ancora dopo tutto questo tempo?"chiese con ancora quel suo bellissimo sorriso.
"N-non io...c-cioè..."balbettai.
Quando mi stava così vicino,per di più mezzo nudo,non riuscivo mai a formulare frasi di senso compiuto.
"Amo quando diventi tutto rosso per me"disse con voce roca.Io diventai ancora più rosso se era possibile.
Maledetto...
Lui scoppio a ridere e mi spinse dentro il bagno"Vai a farti la doccia,dai!!"
Io ancora stordito, mi spogliai e mi feci una doccia fredda per riprendermi e non pensare che tra poco avrei incontrato mio padre...

Quando uscii dal bagno trovai Will che era seduto sul mio letto già vestito con la sua maglietta del campo arancione,dei bermuda gialli e le sue immancabili infradito.
Aveva dei sacchetti in mano.
"La colazione"disse rispondendo alla mia faccia confusa.
"Pensavo che potevamo farla insieme nella tua cabina,dato che la scorsa volta Chirone ci aveva quasi scoperti a mangiare nello stesso tavolo"
"Che mi hai preso?"
Lui fece un sorrisino.
"Bhè grazie a gli Stoll..."disse per poi porgermi un sacchetto rosso che conoscevo benissimo.
"Happy Meal!!"gridai abbracciandolo,poi mi ricordai che ero ancora in accappatoio e mi scansai a mò di molla da lui.
E dissi un fievole "scusa...puoi..."
"Ho capito..."e si girò dall'altra parte.
Io mi vestii in fretta,ma sapevo che in realtà lui mi stava guardando con la coda nell'occhio...
Quando finii mi sedei accanto a lui e incominciammo a mangiare.
"Sei proccupato?Intendo...per tuo padre"sbottò Will dopo un pò.
"Non sai quanto"dissi ingogliando l'ultimo pezzo del mio happy meal.
"Dovrò presentarti a mio padre..."
"Già"disse pensieroso.
"Vedrai che andrà tutto bene"mi incitò.
"Se lo dici tu..."borbottai.

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