3º capitolo

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Okay,non é da me questo comportamento.Perché mi stavano iniziando a piacere tutti i ragazzi che mi trovavo davanti?Sará l'effetto di New York,in effetti é una cittá bellissima e da quando sono qui vedo passeggiare molte coppie.Decisi di non dare importanza a quel ragazzo incontrato al bar,era carino ma non mi andava di avere una relazione in questo momento.Si erano fatte le quattro del pomeriggio e non sapevo cosa fare.Ero rientrata in hotel e mi ero messa sul letto a cazzeggiare,da brava ragazza asociale che ero,con il mio adorato IPhone.Ero andata un pó su YouTube e ascoltavo la musica.Mi venne un'idea:visto che ero a New York,non me la vietava nessuno un'uscita in qualche discoteca del posto.Anche se non amavo tanto bere,volevo scatenarmi in pista e ballare.Mi preparai e uscì.Dopo circa mezz'ora di ricerca,mi ritrovai in un negozio dove vendevano vestiti molto carini. Ne comprai uno nero,che arrivava a metá coscia e visto che adoravo fare compere mi recai in un'altro negozio di scarpe e presi una scarpa con il tacco 10.Non ero il tipo,ma questa sera mi sarei voluta divertire fino a stare male.Ritornai in hotel.Erano le 5:30 e avevo più o meno tre ore per prepararmi.Mi presi l'intimo e mi recai in bagno.Inutile dire che ci stetti un'ora e mezza.Quando uscii notai che si erano fatte le 7:00.Come trucco ero andata sul leggero:matita,mascara e lucidalabbra.Uscì dalla mia camera che erano le 8:30.Poi mi venne in mente una cosa:come facevo ad'andare in discoteca se ero a New York da un giorno?Sono sempre stata una disorganizzata cronica.Facevo tutto al momento,ma non pensavo mai al dopo.Mi venne in mente quel Federico del bar.Decisi di chiamarlo e,dopo avergli dato le indicazioni dell'hotel,ci dammo appuntamento sotto l'edificio.Arrivó su una Fiat 500 large.Non era il massimo,ma adoravo la Fiat da quando ero piccola.Scese dalla macchina e mi fece entrare."Dove ti porto principessa?"."Non chiamarmi così,non sono tua"risposi FORSE un pó troppo acida.

So che sei una stronza da quando sei uscita da quell'incubo,ma rispondergli così no,non se lo merita.

Subconscio del cazzo,tu non puoi dirmi come comportarmi,quindi stai muto."In una discoteca del posto,se ne conosci".Lo vidi un pó intimorito,mi sentivo anche in colpa per avergli detto quelle cose,ma sono una ragazza stronza e menefreghista,non ci posso fare niente.Non parlammo per tutto il tragitto,c'era imbarazzo.Dopo circa mezz'ora arrivammo in un locale chiamato Crazy.Giá dal nome capì che era una discoteca in cui ci si divertiva un sacco.Si sentiva la musica da fuori a volume altissimo.Scesi dalla macchina e lo ringraziai."Ti vengo a prendere dopo?"."Non lo so.Se avró bisogno di un passaggio ti chiameró.Ciao".Mi salutó anche lui ed'entrai.Si sentiva puzza di fumo,di alcool e c'era la musica a palla.Mi sedetti vicino al bancone dove trovai un ragazzo sulla ventina,robusto,capelli neri,occhi neri e carnagione scura.Ordinai un bicchiere di vodka e me lo porse.Ne ordinai un'altro,poi un'altro ancora,fino a perdere il conto.Ero brilla e ridevo come un'indemoniata.Mi scatenai letteralmente,strusciandomi contro centinaia di persone sconosciute.Nella mia ubriachezza notai un viso familiare:il moro dell'aeroporto con attorno due ragazze,mezze nude e con delle,se si possono chiamare così,mesh.Non ci feci troppo caso e continuai a ballare.Ero sbronza marcia,ma mi interessava poco.Era da tempo che non mi divertivo così e in quel momento non mi preoccupavano tanto il mal di testa e il vomito della mattina seguente.Presi il cellulare e notai,per quello che vedevo,che erano le 3:00 del mattino.Mi diressi all'uscita e mi misi a ridere istericamente.Camminavo storta e non ce la facevo a reggermi in piedi.Infatti,come mi capita sempre,inciampai e caddi sull'erba.Mi alzai un pó stranita e ritornai davanti al locale.Chiamai Federico che mi venne a prendere.Appena arrivò lo abbracciai,cosa non da me.Non ero il tipo da smancerie,infatti ero ubriaca.Mi staccai barcollando e lui mi prese in braccio e mi fece accomodare in macchina.Arrivati credo a un 5 minuti dall'hotel scesi dall'auto e mi tolsi il vestito.Corsi per strada cantando Sorry,non curandomi di vedere se c'era qualcuno accanto a me.Federico dopo una lunga corsa mi afferró i polsi e mi riportó in macchina.Sentí le palpebre farsi pesanti e così mi addormentai.

New York tra le stelle||Benji&FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora