"Alaskaaa"
Aprii gli occhi.
"Alaska svegliati"
Era già mattina,sbuffai,non volevo iniziare una nuova vita.
O forse lo volevo.
Ho sempre voluto andare in posto in cui nessuno sapesse nulla di me,è molto peggio di quanto potessi pensare ma devo affrontare la gente e la vita che da ora poi sarà la mia.
Mi alzai dal letto,e andai in bagno.
Mi specchiai e per poco non mi spaventai.
Mi tolsi i vestiti e mi buttati sotto la doccia cercando di far scivolare l'ansia insieme al sapone dal mio corpo.
Dopo mezz'oretta ero vestita e pronta per uscire.
Andai in cucina,salutai mio padre e il suo compagno che ricambiarono con undolce sorriso e uscii di casa.
La mia nuova scuola era vicino a casa mia quindi decisi di andare a piedi.
Mio padre capì che era omosessuale quando ha conosciuto jack.
Sono cresciuta benissimo con loro,non mi hanno fatto mancare mai nulla partendo dall' educazione.
In poco tempo arrivai davanti ad un enorme istituto e entrai.
Cercai nei corridoi 3G.
3A,3C,3E ecco 3G.
Bussai e timidamente entrai.
Una professoressa mi scrutò dalla testa al piedi e con un ghigno disse:
P.E:"tu dovreti essere alaska,prof. Elton insegno latino.siediti nel terzo banco in fila centrale"
Annuì cercando di essere più dolce possibile.
Cercai il banco e lo trovai subito,la mia nuova compagna di banco aveva i capelli verdi abbastanza eccentuati,che avrebbe benissimo potuto illuminare una città intera,occhi scuri ed era abbastanza carina.
Si presentò ed era anche simpatica.
J:"ciao,io sono juliet monsorin piacere"
E mi mostrò un sorriso bellissimo.
Io:"piacere mio"
Iniziò a farmi molte domande,da dove vieni?ah e come mai ti sei trasferita?capito mi spiace ma hai fratelli?ah sei fidanzata?
Mi sembrava un interrogatorio ma parlare con lei non mi dispiaceva.
Non so come ma siamo arrivate a parlare sei compagni della classe e così iniziò a descrivermeli.
J:"lui è brant, il secchione della classe"
Disse indicando leggermente un ragazzo davanti alla cattedra della prof.
Poi continuò:
J:"lei è melenie,lei cateriny..."
Dopo un sacco di nomi che mi ero scordata uno mi rimase impresso.
J:" e beh lui è aaron carpenter,uno dei più fighi della scuola,fa parte della squadra di basket della scuola insieme e Cameron."
Disse insicandomi un altro ragazzo.
Ma io continuavo ad essere colpita dal primo.
aaron,o come si chiamava era davvero bellissimo.
Non riuscivo a non guardarlo.
J:"eii svegliati bambolinaa"
Io:"eh amh si scusa hai detto?"
La ragazza accanto a me ridacchiò.
J:"Ho detto che dovresti smetterla di fissare il castano perché se n'è accorto"
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi verdi per portarlo su quelli di julia.
Suonò la campana e le altre due ore passarono veramente in fretta,fortunatamente gli altri professori erano molto simpatici e pazienti.
Andammo a pranzo e julia mi portò nel tavolo dove erano seduti i ragazzi della squadra di basket,e porgendo la parola a aaron gli chiese se poteva aggiungermi nel gruppo della classe su Whatsapp così avrei potuto socializzare.
Ma questo me lo ha dovuto spiegare dopo perché ero completamente incantata dal castano.
Perché mi faceva quest'effetto?
Julia mi chiese il numero e io lo dissi con voce bassissima tanto che aaron dovette avvicinare il volto a poca distanza dal mio così che ci potesse sentire meglio.
Il cuore mi iniziò a battere e le mani e tremare.
Non avevo mai provato queste emozioni sopratutto Per un ragazzo che conosco da tre ore.
Tornati in classe le alte ore volarono subito.
E quando suonò l'ultima uscì di corsa dal portone principale e stavo per tornare a casa quando un ragazzo sul motorino si fermò accanto me.
Io:"ma sei scemo?"
Sospirai.
Il ragazzo si tolse il casco ed era lui.
Sorrise e io tentai di ricambiare con un sorriso finto.
A:"vuoi un passaggio?"
Era molto gentile ma ero in preda alla vergogna quindi decisi che avrei rifiutato.
Io:"amh sei molto gentile ,grazie ma sono quasi arrivata a casa tranquillo,ma grazie del pensiero"
Dissi arrossendo.
A:"okay va bene allora ci sentiamo dopo,ho il tuo numero"
Annuì e lui scomparve per la strada.
Non potevo credere a quello che era successo.--
Vi assicuro ci non è facile come sembra lalalala
Non vi dico nothing.
-alaska
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My Little Secret||aaron carpenter
Fanfictionlo amavo così tanto che ho finito per odiarlo. Si lo odiavo. Lo odiavo quando sorrideva perché il mondo si fermava,lo odiavo quando parlava perché il mondo taceva. odiavo il fatto di amarlo.