167 giorni prima...

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Driiinn...!!

Porcatroia!
Non posso fare a meno di bestemmiare appena la sveglia suona, è finito il weekend e oggi è uno schifosissimo giorno di merda più comunemente conosciuto con il nome di Lunedì.

Spengo la sveglia e mi tiro il piumone fin sopra la testa.
Fuori piove e non ho nessunissima voglia di alzarmi da letto e andare in quell'inferno che tutti chiamano scuola ma faccio uno sforzo, mi alzo e vado in bagno.
Mi faccio una doccia fredda per svegliarmi meglio poi esco e mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo.
A piccoli passi cammino verso lo specchio, quel maledettissimo specchio... Lo odio, giuro che prima o poi lo spacco!
Mi guardo, mi fisso attentamente...
Il mio naso è esageratamente grande, i miei occhi marrone cacca sono orrendi e vorrei che fossero azzurri, le mie labbra sono troppo sottili, la mia faccia troppo rotonda, le mie tette sembrano due iceberg e il mio sedere sembra un portaerei...
Potrei passare tutta la mattinata guardandomi allo specchio e trovando un nuovo difetto ogni secondo che passa, ma sono già in ritardo quindi mi asciugo velocemente i capelli e mi trucco con una linea di eye-liner nero abbastanza marcata e tanto mascara sopra e sotto.
Esco dal bagno e mi vesto, indosso la mia maglia preferita ovvero una canottiera nera con il simbolo rosso dell'anarchia, un taglio sul lato destro chiuso con delle spille da balia e una scritta bianca sulla schiena: Punk's not dead. Indosso i miei skinny neri strappati su un ginocchio,le mie solite vans nere e una felpa nera con la cerniera per coprire le braccia.
Scendo le scale e mio padre non è ancora rientrato da ieri sera, mi chiedo che cazzo faccia in giro tutta la notte a 45 anni.
Prendo un toast avanzato da ieri sera, lo mangio in tre bocconi dato che sono in ritardo, afferro la cartella e mi incammino verso l'inferno.
Io odio prendere l'autobus per andare a scuola, è sporco e puzza, e c'è il rischio di incontrare qualcuno della mia scuola.

Arrivo a scuola e "stranamente" mi fissano tutti ridendo.
Io faccio finta di niente e ogni tanto mando a fanculo qualcuno.
Arrivo al mio armadietto...

"Ma che palle!"
Sclero mentalmente perché qualcuno ha scritto sopra il mio armadietto: Vampire Girl.
Questa cosa mi fa incazzare come una iena ma faccio un sospiro e mi comporto come se non fosse successo nulla.
Inserisco la chiave nel lucchetto e quando l'armadietto si apre escono dei pipistrelli neri di carta.
Dietro le mie spalle sento delle risatine così mi giro. Vedo un gruppetto di ragazzi che mi guardano e ridono.
Quegli stronzi non hanno un cazzo da fare dalla mattina alla sera così vengono a rompere le palle a me?
Proprio a me?
Ma che cazzo ho fatto io di male per meritarmi l'odio di tutti?
Sono umana, sbaglio, soffro, piango, provo sentimenti. Non sono un cubetto di marmo anche se a volte mi convinco del contrario...

Prendo il libro di biologia e matematica e fissandomi i piedi mi incammino verso la mia classe.
Cammino assorta nei miei pensieri "vampireschi" quando qualcuno mi urta facendomi cadere tutti i libri.

"Cazzo!" Esclamo.
Tutti i miei appunti sono sparsi sul pavimento e mi piego per raccoglierli.
Non sia mai che quello stronzo che mi è venuto addosso si pieghi per raccogliermeli.

Porca pecora! Spero gli venga il colpo della strega!

Raccolti i fogli mi alzo e noto che questo mi sta fissando.
Ha degli occhi azzurri bellissimi, capelli neri corvini, un piercing sul labbro inferiore e uno sul naso e dei bellissimi tatuaggi gli ricoprono quasi interamente le braccia e un po' il collo.
Non l'ho mai visto prima d'ora, credo sia nuovo.

"Grazie per l'aiuto" dico sarcasticamente ma lui continua a fissarmi senza dire una parola.
Faccio per andarmene scocciata dal suo comportamento, quando lui mi afferra per un braccio e mi riporta davanti a se.

"Cosa vuoi?" Chiedo scocciata

"Perché ti trattano così?" Dice con una voce calda e leggermente rauca.

Io faccio un mezzo sorriso scuotendo la testa poi giro i tacchi e me ne vado lasciandolo lì senza una risposta.
Che cazzo di domanda era?
Vorrei saperlo anch'io perché mi trattano così!
E comunque se lo sapessi non andrei sicuramente a dirlo ad uno sconosciuto che fra l'altro mi sta già sulle palle!

You Almost Saved MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora