-Gabriele non possiamo cazzo! Come devo dirtelo? In cinese? Smettila di starmi attorno!- mi alzo, apro la porta e scendo mentre le lacrime minacciano di uscire.
Voglio solo che questi due giorni passino in fretta.
Voglio tornare a Roma.
Ho paura di potermi innamorare di Gabriele.
Troppa.
Inizio a camminare senza una meta e dopo qualche ora, il sole cala.
Non voglio tornare a casa di Gabriele.
Non voglio.
Non ora.
Non con tutti questi pensieri per la testa e non con questa voglia irrefrenabile di baciarlo.
Mi fermo ad una specie di hotel.
Domando se posso avere una camera e poi salgo.
Chiudo a chiave.
Mi stendo sul letto e mi addormento con le lacrime agli occhi.
|POV'S GABRIELE|
Sono troppe ore che aspetto che Stella torni e sono abbastanza preoccupato per lei.
Lo so che sembro suo fratello maggiore ma non m'importa, voglio sapere dov'è cazzo!
Ha detto chiaramente che non vuole più starmi attorno, questo è vero ma non mi do per vinto finché non la vedo tornare.
-Ancora non è tornata?- domanda Elodie.
-No. Sono preoccupato per lei. Chiamala.- le dico rigidamente.
-Okay...- afferra il telefono e scorre tra i contatti trovando il suo nome.
Quanto lo amo.
Almeno quanto sto iniziando ad amare lei.
La sto iniziando ad amare sul serio...
-Non risponde...- posa il telefono sul tavolo.
-Cazzo dove può essere?!- iniziò ad innervosirmi.
La voglio qui.
Ho paura che le sia successo qualcosa.
Ma si sente grande a poter girare in una città sconosciuta? Ha solo diciotto anni.
Conoscendola si starà anche cagando sotto!
Devo andare a cercarla.
|POV'S STELLA|
Non riesco a dormire.
Mi ritornano le sue dolci parole in mente.
'Tu mi fai stare così bene Stella.'
Dio quanto inizio ad amarlo ma, non devo.
Il telefono dell'Hotel squilla ed io rispondo anche se con timore.
-Pronto?- domando con un filo di voce.
-Stella cazzo sei tu?!- fa speranzoso.
-Gabriele?- sgrano gli occhi con la tentazione di chiudere il telefono.
-Grazie a dio Stella! Ho telefonato a tutti gli Hotel della città! Mi hai fatto preoccupare piccola. Aspetta lì sto venendo a prenderti.- dice e riattacca.
Non vado via da qui.
Non voglio che mi venga a prendere.
Non mi ha lasciato nemmeno il tempo di rispondere.
Forse sapeva già la risposta.
Un 'no'.
Bussano alla porta della mia stanza ed apro.
-Signorina c'è un signore che vorrebbe salire a parlarle...lo faccio salire?- mi domanda il ragazzo della reception.
Sospiro e annuisco.
Dopo due secondi Gabriele bussa.
-Io non me ne vado.- inizio fredda.
-Stella cazzo mi hai fatto preoccupare un sacco! Non sapevo più come rintracciarti! Al telefono non rispondevi ed io non avevo idea di dove fossi scappata! Almeno ora sei qui e ne sono felice. Ora prendi le tue cose e vieni di sotto che ti porto a casa.- mi ordina.
-No.- faccio la capricciosa.
-Stella lo capisci che sto iniziando ad amarti e non posso starti un secondo lontano?! Lo capisci?- inizia ad urlare passandosi una mano tra i capelli.
Rimango immobile e ad un certo punto il mio cuore fa i salti di gioia realizzando tutto questo.
-Tu mi farai diventare matto.- mi scambia uno sguardo.
Gli scambio il mio più dolce sorriso ed esco dalla camera prendendogli la mano.
-Andiamo via...- gli faccio.
-Vieni piccola.- mi accarezza la guancia con l'altra mano.
Usciamo dall'Albergo e saliamo in macchina.
-Perché sei scappata?- domanda appena entriamo.
-Non lo so...- mento.
In realtà non c'è un qualcosa in particolare per cui io sia scappata però, penso sia perché avevo paura di cedere a quella sensazione.
-Stai così bene lontano da me?- chiede accendendo il motore.
-No.- affermo.
-Prima hai detto che non devo starti attorno!- inizia ad arrabbiarsi.
Quanto vorrei baciarlo.
Lo vorrei ma non posso.
Mi sto innamorando di lui ed il desiderio di baciarlo cresce sempre di più.
-Gabriele ascolta...io ho un ragazzo ricordi? Non posso fare certe cose. Io non gioco con le persone come fai tu, se ho una relazione seria la mantengo...- qui lo vedo sbiancare.
Ho colpito nel segno.
Stella-Gabriele 1-0.
-In pratica stai dicendo che gioco con le persone? Non è affatto vero. Io provo qualcosa per te Stella e non ho intenzione di lasciarti in pace. So che in realtà anche tu vorresti stare con me ma non lo ammetti. Non so come dirtelo che ho bisogno di te....non vuoi proprio capirlo...- ferma l'auto davanti ad una spiaggia (?).
-Forse ho...ho davvero voglia di stare con te...- riesco a rispondere con non so quale coraggio.
Si china verso di me e mi circonda la vita con le braccia, mentre io cingo le mie al suo collo.
Si avvicina ancora di più.
-Ora non dire nulla...Shhh...- inizio ad avere una sensazione strana: ansia mista con felicità.
-Ti amo...- sento le sue labbra premere sulle mie.
Mi sento come se fossi stata catapultata in paradiso.
Chiede l'accesso ed io schiudo la bocca lentamente.
Mi tira più vicina a se e continua a baciarmi passionalmente.
Questo è il più bel bacio che io abbia mai dato in vita mia, ha un gusto che solo noi conosciamo, un gusto perfetto che assomiglia tanto al sapore della felicità.
Ci stacchiamo.
-È stato a dir poco stupendo...comunque ti amo anch'io...- ammetto arrossendo.
-È stato il bacio più desiderato della mia vita...- fa un mezzo sorriso continuando ad accarezzarmi la guancia.
Si toglie il cappotto, me lo poggia sulle spalle ed io mi sistemo in braccio a lui e nascondo la testa nell'incavo del suo collo.
La sola luce che ci illumina è la luna (cosa che io amo molto).
Lui mi accarezza i capelli.
-Non ti riporto a casa dormiamo qui. Sono pazzo di te.- sono le ultime parole che sento uscire dalle sue dolci labbra.Spazio Autrice.
Okay okay il capitolo è troppo corto ma almeno si sono confessati il loro amore!
Però boh.
Non ho tanta ispirazione.
Pubblico a breve se raggiungo le dieci stelline.
Vi amo.
Besos.
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IL MIO GIGANTE. ~GAB ESPOSITO~
Fanfiction-Ti piace quella?- -Si.- -Ma è piccola!- -È la mia piccola e me la cresco io.-