2.|| Birthday

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1 febbraio 2003
Compleanno di Harry, 10 anni

Harry a scuola aveva legato sempre di più col bambino arrivato nella sua vita solo qualche anno fa.
Non l'ha mai presentato a sua madre, semplicemente per timidezza, nonostante Anne glielo chiedeva ripetutamente.
Voleva conoscere il migliore amico di suo figlio, e quale occasione se non il suo compleanno? Ormai erano passati tre anni da quando il figlio è tornato a casa parlandogli del suo nuovo amico, e sono proprio tre anni anni che non fa altro.

Anne aveva chiesto al figlio di invitare il suo amichetto, ma anche se non glielo avesse chiesto Harry lo avrebbe invitato comunque, ormai era giunto il momento.

Gli invitati alla festa non sono molti, Harry non ama le feste strapiene, sopratutto se si tratta di piccole cenette a casa sua.
Sa che Anne è sola e fargli ripulire tutto il casino non gli andava.

- Mamma dopo la festicciola rimane un amico a dormire da noi - disse Harry e Anne la prese con comodo.

Così una dozzina di ragazzini euforici scorrazzavano per il suo salotto mentre lei era alla porta a dare i soldi al pizzaiolo.

La mamma dietro il ragazzo della pizza vide un bambino dagli occhi grandi e celesti, un celeste che conosceva, ma non riusciva a ricollegare alla persona a cui appartenevano.

- Eccoti finalmente - vide il figlio accogliere il suo amico.
- Mamma lui è Louis - lo presenta Harry imbarazzato.
- Piacere - dice poi il ragazzino, per poi correre dietro il suo migliore amico.

Harry's pov

- Scusami se sono venuto tardi, avevo gli allenamenti- dice
- Lo so tranquillo,andiamo dagli altri -
dico.
- Aspetta!- dice, poi mi porge una busta.
- Questo è il mio regalo per te, però lo apri quando se ne sono andati via tutti - aggiunge.
- Okay peró accompagnami a posarlo - dico, poi lo prendo per mano e lo guido al piano di sopra.
Poso la busta sul mio letto.
- Puoi poggiare la tua roba qui - dico e fa come gli suggerisco. Poi scendiamo al piano di sotto.

- Ragazzi giochiamo a nascondino - propongo, infondo è il mio compleanno, e abbiamo appena finito di mangiare.
- Io non conto - dice Louis velocemente
- Io neanche - dico in seguito.
Così si ritrovó a contare il piccolo Oli, un bambino rossiccio, non particolarmente simpatico, almeno a me, sta sempre appiccicato a Louis, come Stan d'altronde.

- Uno, due, tre...- inizia a contare.
Mi guardo intorno nel panico, poi sento afferrarmi la mano e trascinarmi.

- Louis!- lo rimprovero appena mi fa entrare con lui nell'armadio di mia madre.
- Shh - mi zittisce.
- Mia madre mi ucciderà sai?- dico
- Me ne faró una ragione - dice
Così metto il broncio e gli lascio la mano, che mi stringeva ancora.
- Ei scherzavo! - dice, poi attorciglia nuovamente le sue fine e lunghe dita alle mie.

Il motivo non so so, ma a me va bene.

Sento dei passi venire verso di noi, così gli porto l'indice davanti alla bocca, per farlo stare zitto.
Vedo una testa rossa venire verso l'armadio per venire ad aprire proprio la parte in cui mi trovo io, così mi sposto e dalla sua destra gli vado davanti. Si sta molto stretti, la mia testa è appoggiata sul suo petto e posso sentire il suo cuore agitarsi e battere sempre più veloce ad ogni mio movimento.

Oli apre la porta destra del l'armadio e poi la richiude non vedendo nessuno, se ne va insoddisfatto.

Appena esce faccio per tornare alla mia posizione iniziale ma Louis mi blocca.

- Aspetta - dice.
Mi abbraccia forte e affogo nel suo profumo, così puro. Così suo. Ormai lo conosco a memoria il suo profumo. Per tutte le volte che mi ha abbracciato.

Chiudo semplicemente gli occhi e mi godo l'attimo. Mi massaggia i capelli con la sua manina.

Poi ad un certo punto sentiamo aprire l'armadio di scatto e un bambino urlare.

- Li ho trovati! Li ho trovati-

Così iniziamo a correre per toccare la tana e fare 'tana libera tutti'.

Si, mi sta proprio antipatico Oli.

- Tana libera tutti - urlo a squarcia gola appena riesco a toccare la tana.

Louis mi sorride poi mi porge la mano.
- Bravissimo, batti il cinque!- dice è così faccio.

- Oli devi ricontare!- dicono gli altri bambini prendendolo in giro.

Oli triste si gira e inizia a contare mentre tutti gli altri iniziano a correre per nascondersi.
Guardo Louis sperando che venisse a nascondersi con me.

Ma lo vedo sorridere al roscio e poi iniziare a contare con lui.

Come? Prima mi dice di farlo contare di nuovo e poi conta con lui?

Vado di nuovo nell'armadio, proprio nel punto in cui ci eravamo nascosti prima e mi accovaccio portando la testa sulle ginocchia e a pensare all'incoerenza di quel ragazzo tanto speciale per me.

- Sapevo che ti avrei trovato qui - sento qualcuno aprire l'armadio e due occhi azzurri mi fanno perdere la testa.

C'è forse la ragazza più bella della classe dagli occhi azzurri davanti a me? No, semplicemente Louis.

Mi alzo di scatto pronto a correre per andare a tanarmi, ma mi blocca.

- Fai tana libera tutti - dice
- In modo che tu possa ricontare con lui, no grazie - dico leggermente urtato
- No scemo,in modo che tu possa contare con me - dice.

Così inizio a correre, voglio davvero tanto contare con lui, solo per passare un pó di tempo da soli.

Mi basta sapere che lui voglia lo stesso, e poi va tutto bene.

Crazy in love || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora