3.|| Strange

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25 maggio 2005
Harry 12 anni

Louis e Harry erano sempre più uniti. Dalla prima volta che hanno dormito insieme ora lo fanno molto spesso.

Anne ormai aveva conosciuto fino in fondo il grande amico di suo figlio, ma non era ancora riuscita a capire dove aveva già visto quel bambino.  stavano sempre insieme, nonostante le scuole erano diverse trovavano il modo di vedersi, il pomeriggio o appunto la notte.

Ad Harry piaceva molto dormire tra le braccia dell'amico, si sentiva semplicemente protetto da tutti. Mentre a Louis piaceva stringere Harry nelle fredde notti e proteggerlo con le sue braccia, era suo e di nessun altro, il suo piccolo Harry.

Tra i due stava nascendo un legame fantastico, quello che tutti i ragazzi, bambini sognano. Quel tipo di rapporto in cui ci sono solo loro due, sempre.

Non escono spesso in compagnia, semplicemente perché vogliono stare soli.

La scuola sta per finire e insieme fantasticano nel fare una piccola vacanza insieme, lontano dai genitori semplicemente vicino casa, dalla nonna di Harry.
È un caldo pomeriggio, appunto di maggio, quando i due si erano organizzati per uscire in un parco lì vicino. Harry sta aspettando che Louis venga a prenderlo come organizzato. Si sistema i capelli davanti allo specchio, deve essere impeccabile per il suo amico.

Manca pochissimo, e le farfalle nello stomaco iniziano a farsi sentire, è preoccupato ma al tempo stesso felice, come tutte le volte d'altronde, gli piaceva proprio tanto uscire con Louis, nonostante le giornate con lui erano monotone, e parlavano sempre degli stessi argomenti. Occupava la maggior parte della sua vita quell'ormai ragazzo dagli occhi azzurri.

Suona il campanello e il piccolo Harry mette da parte le farfalle nello stomaco e va ad aprire, davanti si trova un Louis più bello che mai e lo fissa per un pó.
- Allora andiamo?- dice il ragazzo cercando di svegliare Harry dal mondo delle fantasie.
- Si, prendo le chiavi- risponde prendendo le chiavi di casa e chiudendo la porta dietro di se.

Harry's pov
- Che programma abbiamo per oggi oltre ad andare al parco?- chiedo curioso.
- Beh, sederci su una panchina o fare una passeggiata - dice
- Nulla di speciale..- dico quasi deluso.
- Neanche mi hai salutato - dice abbracciandomi e lasciandomi tanti caldi baci sul collo.
È più basso di me, adoro questa cosa.
- Dai mi fai il solletico - dico
- Oh Harry che effetto mi fai!- dice sospirando.
Non comprendo a pieno questa frase ma decido di lasciar perdere.

Arrivati al parco ci sediamo su una panchina scelta da lui. Lo vedo frugare nelle tasche dei sui jeans.
- Questi sono per te - dice tirando fuori dei fiori.
- Ma grazie !- dico prendendoli in mano e sentendo il loro profumo.
- Si sono un pó rovinati, perché li avevo in tasca, scusa, volevo fosse una sorpresa - dice un pó dispiaciuto.
- Sono bellissimi comunque, tu sei bellissimo- mi esce così, senza rendermene realmente conto, così arrossisco e sorrido evitando il suo sguardo.
- Tu sei bellissimo - dice a mia sorpresa.
Pensavo mi avesse insultato, o dato del gay non so, siccome a questa età tutti i ragazzini si divertono a sfottere. Ma io e lui siamo diversi, almeno quando stiamo insieme..

Arrossisco ancora di più alle sue parole, e continuo ad evitare il contatto visivo.
Così mi prende la faccia e mi costringe a guardarlo.

- Cos'hai? Non ti ha mai detto nessuno che sei bellissimo?- dice avvicinandosi.
- Beh.. No - ammetto
- Ora è cambiato tutto, ora ci sono io - dice, e sorrido vicino alla sua faccia.

- Facciamo una passeggiata?- chiedo
- Ma certo - risponde

- Insomma hai chiesto a tua 'nonna' per questa estate?- chiede, mancando la parola 'nonna' con le sue dita, sa perfettamente che non ho una nonna, o un nonno, insomma sa della situazione della mia famiglia, ma c'è questa donna, nonchè mia vicina di casa che ha aiutato la mia povera e sola mamma a superare tutto, è come una nonna per me, è stata la mia compagna di avventure quando mia madre era troppo occupata a portare i soldi a casa.
- Per lei va bene, dobbiamo solo chiedere alle nostre mamme - rispondo
- Alla mia va bene - dice
- Ma non avevi detto di non avere una mamma?- chiedo forse non avrei dovuto
- Non conosco la mia mamma biologica, sono stato adottato- dice
- Ah - dico
- Ma tanto non ci voglio venire lì con te - scherza, ma lo prendo abbastanza sul serio e metto il muso.
- Ei piccolino scherzavo - dice
- Non chiamarmi piccolino che sei più grande di me solo di un mese - dico arrabbiato
- Guarda che quel muso te lo bacio eh - dice a mo di sfida
- Non ne hai il coraggio - lo sfido a mia volta, so perfettamente che il coraggio non gli manca.

Cosí si ferma e fa fermare anche me. E poggia le sue labbra fine sulle mie. Resta fermo per un pó e poi si stacca. Niente altro che un bacio a stampo. Il mio primo bacio a stampo, che mi ha fatto arrivare le farfalle fino in gola.

- Chi è che non aveva il coraggio?- dice
- Io - dico sbottando a ridere
- Peró mi è piaciuto - ammette
- Anche a me, sai di fragola sai!- dico
- Tu di menta - dice
- Era il mio primo bacio - dico ridendo imbarazzato
- Oh Harry era solo un bacio a stampo- dice malizioso.
- Non daró a te anche il mio primo bacio con la lingua- dico scherzando, non che non voglia...
- Questo lo dici tu- dice abbastanza sicuro di se.

È strano come è importante per me lui, ed è stano anche il modo in cui gli voglio bene.

SPAZIO AUTRICE💛💛
Finalmente ho aggiornato, spero vi piaccia il capitolo.
Ciao bellissimiii
As always all the love! 🎀

Crazy in love || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora