Capitolo 1 : Strange feelings

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Era un maledetto lunedì , quel giorno che nessuno aspetta volentieri e io non ero da meno.  Andiamo chi vorrebbe alzarsi presto la mattina dopo il fine settimana ?! 

Decisi ,nonostante le proteste del mio corpo , che era giunta l'ora di alzarsi e iniziare quella giornata.

Mi tirai su con uno sforzo immane.  Presi dall'armadio dei vestiti da mettere e la biancheria.  Stavo per avviarmi verso il bagno, quando sentii la sensazione di essere osservata.

Mi girai verso la finestra ma non vidi nulla così decisi di non dare troppo peso a ciò che era appena successo.  Infondo erano le 7.00 di mattina .

Andai in bagno e dopo una doccia veloce mi cambiai e scesi a fare colazione, mio padre era già andato a lavoro e mia mamma stava posando sul tavolo della cucina la colazione. 

Mi salutò con un bacio e mi disse "   (T/n) ci hai messo poco a svegliarti stamattina eh ?!" . Le sorrisi e consumai velocemente la mia brioche.  Dopo aver risposto nel lavandino la mia tazza,  andai in bagno per lavarmi i denti .

Dannazione quella sensazione continuava. Feci finta di nulla perché in queste occasioni è meglio mantenere la calma che andare in panico.

Presi le chiavi di casa, il mio zaino e salutai mia mamma che mi disse che quel pomeriggio sarei dovuta rimanere a casa da sola perché doveva lavorare fino a tardi . Ottimo, pensai.

Uscii fuori di casa , misi le mie cuffiette e iniziai a camminare lentamente dal momento che erano le 7.40 e la scuola distava poco tempo da casa mia.

Iniziai a percorrere quella strada ormai fatta centinaia di volte. La scuola era quella che era , non la giudicavo bella o brutta perché dovevo andarci per forza ed era inutile starci a rimuginare.

Arrivai all'entrata e vidi subito il mio gruppo di amici tra cui la mia migliore amica (S/n) . Mi corse incontro ed io mi tolsi le cuffiette , le rivolsi un sorriso gentile ,era come mia sorella e le volevo un bene dell'anima " Allora dormito bene ,     (S/n)?" Le dissi.  Fece un cenno del capo veloce e poi iniziò a chiedermi se avevo studiato oppure no .

L'adoravo ma quando faceva così non la reggevo proprio.  Stavo per controbattere quando suonò la campanella. "Ok (T/n) stai calma,  sono 5 ore e poi è tutto finito" e dopo questo pensiero entrai.

  Quelle ore passarono veloce stranamente.  Uscii e dopo aver salutato (Migliore amica nome) mi avviai verso casa.

Avevo veramente fame , speravo con tutte le mie forze che mia madre mi avesse lasciato qualcosa di pronto . Presi le chiavi ed entrai . "Grande mamma ", pensai .

La tavola era apparecchiata e a me rimaneva soltanto da scaldare un piatto di lasagne.  Dopo aver mangiato  con la grazia di un maiale , lavai i piatti e decisi di mettermi subito a fare i compiti così avrei avuto tutto il pomeriggio libero .

Fortunatamente non avevo molto per il giorno successivo così finii abbastanza presto . Andai in camera mia per prendere il cellulare .

Ancora e ancora mi sentivo osservata da dietro,  quella sensazione di avere uno sguardo che ti trafigge le spalle. Mi guardai intorno e presi le forbici  "A mali estremi estremi rimedi"  pensai . Niente non c'era ombra.  Iniziai a farmi qualche domanda sulla mia sanità mentale,  ma dopo poco lasciai perdere e andai a vedere la TV in sala. 

Verso l'ora di cena tornò mio padre,  lo salutai chiedendogli come fosse andata al lavoro.  Poco tempo dopo arrivò mia madre e cenammo tutti insieme.  Aiutai a sparecchiare e mi recai  in camera .

Andai verso la finestra per prendere una boccata d'aria,  ma nel mentre vidi una figura di sfuggita fuori.  Ne ero certa stavolta.

Iniziai a provare un misto di sentimenti tra rabbia e paura,  alla fine quello chi era ? Che voleva?

Feci la prima cosa che mi venne in mente,  presi un biglietto e ci scrissi    " Evita di spiarmi.  Trova qualcosa di meglio da fare ". Ero soddisfatta,  volevo vedere se quel degenerato sarebbe ritornato.

Misi il biglietto sulla finestra e dopo essermi preparata andai a dormire.  Inutile dire che mi rigirai tutta la notte.

Mi addormentai alle 3.00 dopo aver guardato il soffitto che era  diventato improvvisamente interessante.

La mattina dopo era la stessa storia del giorno prima .

Dopo però pensai al biglietto e mi alzai di scatto .

Non l'avessi mai fatto, il biglietto era accartocciato per terra.

Jeff The Killer × Reader FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora