-Tra dieci minuti?! Ma perché, che c'è che non va qui?-
-C'è Jack che non va. Non capisco se fai la finta tonta o veramente non ci arrivi, tu e quel tipo stavate per strapparvi i vestiti. E questo, beh questo io non posso permetterlo. Io ti ho rapito, io ti ho portata qui non lui, è me che devi baciare.-
Lo guardavo mentre pronunciava il suo discorso sussultando alla fine quando diede un pugno al muro.
-Ma ti senti? Ti stai contraddicendo da solo, tu mi hai rapito, hai ucciso i miei genitori, mi hai portato qui e in più sei un assassino. Dovrei volerti nonostante tutto questo?!-
-Tu che mi punti così tanto il dito contro dimmi pensi che Jack sia migliore di me?! Scommetto che non te l'ha nemmeno detto che cosa fa vero?-
-Sicuramente non sarà così senza pietà come lo sei stata tu con i miei genitori e con tutte le altre persone che avrei ucciso.-
-Ah si?! Lascia solo che io ti apra gli occhi, Jack uccide i bambini. Sai come? Li tortura fino a quando di loro rimane poco più di un ammasso di carne e ossa. Ti sembra migliore di me? Io perlomeno quello che faccio dico, non indosso maschere sai perfettamente cosa faccio alle mie vittime. E adesso basta questa discussione è durata anche troppo per i miei gusti, prepara la tua roba partiamo immediatamente.-
No, non poteva essere vero. Certo immaginavo che anche Jack fosse con tutti qui, ovvero un assassino, ma addirittura fare questo alle creature più innocenti ed indifese. In un momento persi tutte le convinzioni che mi ero fatta su di lui.
Mentre preparavo la mia roba anche se poca, continuavo a pensare alle parole di Jeff. Certo poteva avermi mentito ma sembrava maledettamente serio. Lui intanto era appoggiato allo stipite delle porta che studiava attento ogni mio minimo movimento mentre con il dito percorreva la lama del suo coltello.
Quando finii di chiudere il borsone sentii un forte mal di testa dovuto in parte ai bicchierini che avevo bevuto prima e in parte alla notizia che mi aveva parecchio scosso. Così mi misi a sedere sul letto, toccandomi la testa e facendo una smorfia di dolore.
-Hey (t/n) che hai? Stai male?- disse avvicinandosi.
-Ho mal di testa, devo aver bevuto un po' troppo e non ci sono abituata.-
Jeff mi guardò con un'espressione indecifrabile, poi iniziò a camminare per la stanza in cerca di una soluzione.
-Come dovrei fare adesso?- riflettè ad alta voce.
-Vieni qua ti porterò io, la casa dove andremo non è troppo lontana ed io voglio andarmene adesso. Quindi dammi la borsa.-
Ero talmente troppo stanca per ribattere che lo assecondai.
Prese il borsone e se lo mise su una spalla e poi prese anche me sistemandomi stile "sposa".
Guardai un'ultima volta la "nostra" camera prima che Jeff aprisse la porta e si dirigesse verso l'entrata sotto gli occhi di tutti. Mi vergognai talmente tanto in quel momento che chiusi gli occhi e mi strinsi di più nella sua felpa bianca. Eravamo quasi fuori quando all'improvviso una voce che riconobbi come quella di Jack parlò.
-Dove la stai portando?-
-Non sono affari tuoi. Sparisci. -
-(t/n), tu non dici niente? Non provi neanche a ribellarti.-
Lo ignorai completamente sussurando un veloce "Ti prego andiamocene" a Jeff. Lui che evidentemente non aspettava altro aumentò il passo è uscì dalla casa.
Era notte fonda ormai ed il mio mal di testa stava aumentando così decisi di chiudere gli occhi ed in poco tempo mi addormentai.
Mi svegliai sentendo i raggi del sole sulla mia pelle. Aprii gli occhi e notai che stavo dormendo in un letto di una stanza che non conoscevo. Mi alzai e andai alla ricerca di Jeff.
Lo trovai nella camera accanto seduto sul cornicione della finestra senza maglietta a fumare una sigaretta.
Buttò fuori il fumo e poi si rivolse a me.
-Stai meglio?- disse continuando a guardare fuori.
-Sì- dissi debolmente.
A quel punto lui gettò via la sigaretta e venne verso di me. Mi studiò a lungo facendo si che io, abbassassi lo sguardo. A quel punto con una mano prese ad accarezzarmi i capelli fino a quando inaspettatamente mi tirò a sé in un abbraccio. Solo in quel momento mi resi conto che effettivamente era senza maglietta e che quindi i suoi muscoli accentuati erano premuti contro il mio corpo.
Imbarazzata più che mai cercai di staccarmi un po' ma Jeff continuava a tenermi stretta.
-Sai, io ti sarei piaciuto. Se solo ti avessi incontrato prima di tutto questo. Ero un ragazzo "normale" una volta, mi piaceva la musica e stare con mio fratello. Ecco lui, semplicemente mi capiva. Anche fisicamente ero diverso, nonostante io adori il mio aspetto perché mi rende unico, credo che una ragazza della tua età cerchi come dire...altro. Ho visto la tua maglietta dei (n/ band preferita) sai loro erano la mia band preferita. Se solo tutto quello non fosse accaduto.-
Rimasi in silenzio non volendo spezzare quel momento di tranquillità che si era creato. Solo in quel momento mi resi conto che volevo sapere qualcosa in più sul suo passato, volevo capire il perché della sua trasformazione, il perché delle sue azioni. Volevo solamente cercare di riuscire a vedere nonostante tutto quello che era diventato, il ragazzo che mi aveva appena descritto, quel Jeff che sembrava tanto normale e che aveva i miei stessi interessi. Pensai che se l'avessi conosciuto in un altro momento in un altro contesto lui ti sarebbe veramente potuto piacere.
-Jeff, ma che cosa è successo?-
Lo guardai e vidi che la sua faccia aveva assunto un'espressione più dura.
Complimenti veramente, ero riuscita a rovinare un momento di tranquillità che si era creato per fortuna.
Mi guardò e dopo avermi lasciato una carezza nei capelli disse
-Non parlo di questa cosa. -
Detto ciò uscì dalla stanza non prima di avermi rivolto un ultimo sguardo.
Ok ragazze ho sentito che c'è una svendita di frutta e verdura marcia, potete prenderle e poi tirarmele che ne dite?
Beh "l'assenza" è stata alquanto lunga ma non avevo proprio l'ispirazione e la voglia spesso se ne andava quindi...sì.
Onestamente non sono proprio soddisfatta del capitolo, voi che ne pensate vi è piaciuto? Fatemelo sapere nei commenti.
Un bacio
-Marghe 🌼
