Capitolo 1

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Era tarda notte a Nashville,Tennessee.Holland Kurther si trovava in un letto,circondata dal bianco.Teneva stretta tra le braccia una bimba dagli occhi grandi e un'infermiera che compilava dei moduli con aria rigida,le rivolgeva,ogni tanto,qualche domanda a scopo professionale,senza nemmeno alzare gli occhi dalla cartelletta ordinata.
<<Il dottor Schultz arriverà tra un attimo.>> proclamó infine,prima di lasciare la stanza dell'ospedale.
Holland sospiró e osservó attentamente il viso della neonata.La bambina aveva due occhioni grandi,di un castano scuro che virava quasi sul nero.Aveva un'espressione pensierosa,sognante.
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti da un uomo sulla quarantina con un camice bianco,che entró nella stanza.<<Signorina Kurther,>> esordì con quel suo marcato accento tedesco <<le comunico che non vi sono stati problemi per la salute della neonata,ne per la sua.>> cominció.Ma Holland smise di ascoltare e si concentró sulla scelta del nome.Mille nomi le vorticavano in mente.
Jasmine?Jennifer?
Jocelyn?Juliet?
Neanche per sogno.
<<Ha capito tutto,signorina?>>
domandó l'odioso medico.
Holland era parecchio infastidita da come il dottor Schultz calcava con la voce la parola "signorina",per sottolineare il fatto di un matrimonio mai celebrato.Fece un segno d'assenso e il dottore continuó a parlare.
Judith!
Il nome le balenó in mente all'improvviso.Era perfetto.Femminile,ma non troppo.
<<Signorina?>> riecco apparire la voce marcata di tedesco ad interrompere i suoi bei momenti.
<<Si?>> chiese Holland nel tono più innocente possibile.
<<Le ho chiesto...>> il dottore fece una pausa poi riprese con aria saccente
<<...qual è il nome della neonata?>>
<<Judith.>> rispose convinta.
<<Judith Kurther?>> precisó lui con evidente disapprovazione.
<<Si.>> confermó Holland con un tono sicuro e subito dopo averlo detto si rese conto dell'imminente realtà.
Holland Kurther.Judith Kurther.
Il dottore si dileguó in corridoio lasciandola sola,precisando che sarebbe tornato l'indomani mattina.
E solo allora,nascosta agli occhi del mondo,Holland Kurther, pianse.

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