Capitolo 9

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CHIARA
Stasera voglio bere tanto. Ho paura di incontrare Simone, e per sicurezza è meglio bere.

Appena siamo arrivati mi sono fiondata al bancone, ho ordinato il mio drink, ho bevuto e da quel momento in poi ho iniziato a ballare come una scema.
Anche Francesco ha bevuto, ma lui più di me: siamo qui da un paio d'ore ed è già ubriaco, non che io sia messa meglio, ma almeno riesco a stare in piedi.

-Francesco, vuoi andare a sederti?- gli chiedo dopo la dodicesima volta che è caduto.
-Siiii...- risponde ridendo.
Lo porto in un angolo del locale che sembra tranquillo, lo faccio sedere e mi metto vicino a lui.

-Chiara vieni qui..- mi dice, poi mi prende in braccio e mi fa sedere sulle sue gambe.
Scoppio a ridere e lui dopo di me.
Mi mette le mani sui fianchi, e smette di ridere, all'improvviso è diventato serio, mi guarda negli occhi e alterna lo sguardo da essi alle labbra.
Si avvicina sempre di più, ma lentamente, quasi volesse darmi il tempo di allontanarmi.
Mi bacia. Sento le sue morbide labbra sulle mie.

Quando ci stacchiamo lo guardo stupita.
Mi alzo dalle sue gambe e corro fuori. Mi raggiunge.

-Chiara!- urla il mio nome.
-Perchè mi hai baciata?- gli chiedo.
Non riesco a spiegarmelo. Certo, quel bacio non era niente male, e vorrei rifarlo al più presto, ma perchè?
-Cazzo Chiara! Non l'hai capito?- dice lui.
-Cosa?-
-Io ti amo. Sono innamorato di te da quando ti ho vista per la prima volta.-
-C..cosa?-
-Io ti amo Chiara, e vorrei che tu fossi la mia ragazza.- dice sorridendo speranzoso.
-Francesco, io...io non so davvero cosa dire...-
-Di che mi ami anche tu. Dimmi di si. Ti prego..- l'ultima frase esce in poco più di un sussurro.
-Io....Francesco è l'alcol che te lo fa dire, tu non lo pensi veramente.-
-No Chiara. Io lo penso veramente. Io ti amo cazzo, ti amo!- ripete.
-Dai Francesco andiamo a casa. Ne riparliamo domani.- dico.
-C'è solo un problema. Come torniamo a casa? Io così non posso mica guidare, e penso neanche tu.- mi spiega.
A questo non ci avevo pensato.

-Quanti soldi abbiamo?- chiedo.
-Io ho 20 euro. Tu quanto hai?-
-15 euro. Possiamo prendere un taxi.-

Torniamo a casa, e saliamo le scale cercando di non fare rumore, cosa che non ci riesce affatto. Come abbiano fatto i suoi genitori e suo fratello a non svegliarsi non lo so.

Arrivati in camera sua, Francesco si toglie i vestiti e si mette a letto, ha solo i boxer.
Io invece ho portato una maglia a maniche corte larga da mettere per dormire.

Appena mi stendo nel letto cerco di stare lontana da Francesco, ma lui mi si avvicina e mi stringe a sè.
Fa per baciarmi di nuovo, ma io lo blocco.

-Ti amo.- mi ripete.
-Francesco, dormiamo. È tardi. Ne riparliamo domani.-
Lui annuisce, mi da un bacio sulla guancia e ci addormentiamo abbracciati.

La mattina mi sveglio di soprassalto, mi alzo e corro in bagno a vomitare.
Giuro che non berrò mai più.

Mi siedo per terra e poggio la testa al muro: penso a tutto quello che è successo ieri sera, a quando Francesco mi ha baciata, quando mi ha detto che mi ama...
E io? Io cosa ho fatto? Niente. Potrò mai essere più stupida di così?! Un ragazzo stupendo dice di essere innamorato di me, e io cosa rispondo? "Ne riparliamo domani"

Francesco mi ama. Cosa devo fare?
Non voglio perderlo come amico.
Anche io lo amo, però non mi sento pronta per una nuova relazione.

Ritorno in camera e il letto è vuoto.
In casa non si sentono rumori.

Scendo di sotto e vedo Francesco in cucina.

-Buongiorno Chiara. Non vuoi tornare a casa, vero?- mi chiede scherzando.
-Spiritoso. Resterò qui per darti fastidio.- dico avvicinandomi a lui e punzecchiandogli i fianchi con le dita.
Lui scoppia a ridere.
Sembra si sia dimenticato di ieri sera.

-I tuoi dove sono?- gli chiedo.
-Si sono alzati presto e sono andati al mare.-
-E tu?-
-Dormivo.-
Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 10.15.
-Cazzo! Sono già le 10.15!- dico.
Lui ride semplicemente.

Quando finiamo di fare colazione decido che è il momento giusto per parlare.

-Francesco, ti ricordi quando, qualche giorno fa a scuola, alle macchinette, ti ho detto che non ero più innamorata di Simone e che amavo un altro?- gli chiedo sperando che si ricordi.
Lui annuisce.
Faccio un respiro profondo.
-Quel ragazzo che io amo, Francesco, sei tu.- dico.
Sul suo volto appare un sorriso bellissimo.
-D..davvero Chiara?-
-Si- dico anch'io sorridendo. -E l'ho capito quando abbiamo iniziato a passare del tempo insieme. E ieri sera quando mi hai baciata....-
Mi interrompe.
-Ti ho baciata?!- chiede stupito.
-Si, ci siamo baciati. Non ti ricordi?- gli chiedo.
-N...no. Non mi ricordo quasi niente di ieri sera.- dice lui.
-Non ti ricordi...-
Che imbarazzo!
-Comunque dicevi: quando ci siamo baciati...?-
Sono sicura di aver visto un sorriso malizioso sul suo volto.
-Quando mi hai baciata sono rimasta sconvolta, non capivo il perchè di quel bacio. Però era un bacio bellissimo. Mi hai anche detto che mi ami.- dico arrossendo e abbassando lo sguardo.
-Io ho detto che ti amo?- chiede lui.
-Si me l'hai detto almeno quattro volte.-
-Davvero? Oddio che vergogna.-
È imbarazzato, devo fare qualcosa.
-Si. Comunque quel bacio, dato che a me è piaciuto e tu non te lo ricordi...- inizio a dire, ma lui mi interrompe.
Sento le sue labbra sulle mie.

Quando ci stacchiamo lo sento ridere.
-Che bel bacio.- dice.
-Proprio come me lo ricordavo.- aggiungo io. -E comunque la risposta è si.-
-Cosa si? Quale risposta?- mi chiede confuso.
-Ieri sera mi hai detto che vorresti che io fossi la tua ragazza, la risposta è si, voglio essere la tua ragazza.- dico felice.
-Sul serio?-
Annuisco.
Ci abbracciamo, e poi un altro bacio.
-Quindi ora stiamo insieme?- chiedo.
-Si. E ti giuro che non ti lascerò mai. Ti amo Chiara Leogrande, e ti amerò per sempre.-
-Anche io ti amo Francesco Morelli.-
Ci baciamo di nuovo.

Passiamo tutto il giorno insieme,tra baci e abbracci.

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