Capitolo 2:Secrets

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Mi avvicino alla porta e noto che è aperta.

Mi porta davanti alla finestra per vedere chi c'è dentro ma non vedo nessuno e in più il vento ha cominciato ad alzarsi e comincia a far freddo.

Torno davanti alla porta e la apro ma con mia sorpresa non trovo nessuno così entro.

Quando mi volto per chiuderla trovo Quinn dietro la porta con un pezzo di legno in mano.

-AAAAH! QUINN!- urlo per lo spavento.

-Rachel?-chiede lei interrogativamente.

-No, sono il suo fantasma- rispondo portandomi una mano sul petto e per poi chiudere la porta.

-Mi hai spaventata- dice lei.

-E io non lo sono?!- domando retorica mentre mi avvicino al fuoco, faceva davvero freddo.

-Scusa- risponde lei semplicemente.

-Coma sai di questo posto?- le domando.

-Non avevo sonno così ho cominciato a girare quì vicino e siccome ha cominciato ad alzarsi il vento e a far freddo ho preferito rimanere qua, spero che non arrivi nessuno- risponde.

-Non arriverà nessuno perché fa parte dell'albergo- rispondo in automatico.

-E tu come fai a saperlo?- domanda sorpresa.

-Sono tre sere che vengo quì, e il letto che c'è in quella stanza è davvero comodo- dico indicando la stanza.

-Cos'altro c'è a parte la stanza, questa specie di salotto e il bagno?- domanda.

-Solo la camera da letto matrimoniale con il camino accanto, te l'ho detto- rispondo io.

-Non avevi accennato al camino- risponde lei.

-Giusto- noto mentre lei raccoglie la legna che c'era accanto al camino in salotto e si sposta verso la camera da letto.

-Ora puoi anche andartene- dice subito dopo.

-Cosa?- domando stupita.

-Puoi andare- dice indicando la porta.

-Quinn, si è alzato il vento e credo che non la smetterà per tutta la notte. E in più l'ho scoperto io questo posto- rispondo io.

-E sei un egoista perché non ce lo hai detto- dice incrociando le braccia al petto.

-Ottimo, ora sono io l'egoista- dico scuotendo la testa.

-Si- rispondo lei alzando le spalle.

Sapevo che non avrei dovuto fidarmi di lei quella sera quando abbiamo scherzato in bagno.

-Sei... cattiva lo sai?-dico prima di voltarle le spalle e cominciare ad andare fuori.

Una volta fuori dalla porta mi poggio ad essa, faceva veramente freddo e di sicuro sarebbe arrivata una bufera.

Poco dopo mi ritrovo a terra, la porta alle mie spalle si era aperta.

-Rachel?- era Quinn che non vedendomi a terra inciampa sulla mia caviglia e cade per terra.

-Si, chi altri- rispondo acida alzandomi per terra.

Ci alziamo e ci guardiamo per qualche secondo.

-Potevi evitare di cadere davanti alla porta- dice lei.

-Io? Tu non guardi dove metti i piedi- rispondo.

-Cosa vuoi?- chiedo subito dopo.

-Vieni dentro, scusami, sono stata stupida- dice per poi tornare dentro.

Lost in nothingnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora