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A 16 anni ci si innamora facilmente quanto ai 30, ciò che cambia è la consapevolezza di ciò che si fa.
Non faccio di tutta l'erba un fascio, ma una persona ai 30 ha probabilmente sofferto e amato, e questo comporta una giusta dose di esperienza in materia.

A 16 anni non ci rendiamo conto di quanto l'amore può plasmare le nostre vite, cambiare la nostra esistenza.
E più ci intestardiamo di non permettergli più di farci soffrire, ecco che si ripresenta, ruggente, indomito e Dio sa cos'altro.

E questo, non so a voi, a me fa sentire estremamente vulnerabile.

Vivere l'amore non è una passeggiata, specialmente per chi si è scontrato più volte in varie situazioni.
Se tutto fosse rose e fiori, se tutto fosse perfetto come in una commedia, non dovremo sentirci così, con la paura di innamorarci.

A me personalmente è sempre piaciuta l'espressione inglese che sta per "innamorarsi", "to fall in love", letteralmente "cadere nell'amore".
Eh sì, ci si cade eccome, ci si fa anche male a volte, o anche molto spesso, ciò che conta è rialzarsi sempre.
Perché siamo esseri umani e anche se sarebbe bello non provare più niente ciò è inevitabile.

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