Uscirono tutti dalla stanza. Tutti eccetto Albe e Fede. Non so bene perché non siano usciti anche loro. Forse per non lasciarmi sola. Forse.
"Nivi perdonaci. Abbiamo riflettuto e siamo arrivati ad una conclusione." Disse Albe con tono serio.
"Albe mi fai paura." Risposi io già con gli occhi pieni di lacrime.
In quel momento entrò un «dottore» in camera.
"Ma guardi signorina De Giglio ho in mano qua la sua cartella e devo dirle che tra tutti i valori le è salito l'andare a comandare.. Mi spiace." Disse il dottore che aveva un aria famigliare.
La tenda affianco a me si apre e nel letto c'era una persona che non avrei mai pensato di incontrare. Fabio. Fabio Rovazzi. Quello che «canta» andiamo a comandare.
"Ho un problema nella testa, funziona a metà. Ogni tanto parte il suono che fa.."
|Pov's Fede|
Sono con Albe in camera di Nives. Lei sembra si stia divertendo. Mi ero messo d'accordo con Rovazzi per farle una sorpresa.
Nives è lì. Seduta sul suo letto che cantava e si divertiva. Dò un occhiata al suo polso sinistro, lo sta muovendo troppo e vedo da come si comporta che, anche se lo muove di sua spontanea volontà, le fa male. E parecchio credo.
Quando Rovazzi uscì dalla stanza Nives aveva le lacrime agli occhi. Non so per quale motivo.
Io e Albe ci avvicinammo a lei e col braccio destro abbraccio Albe. E col sinistro me. O almeno ci provò.
"Stai ferma." Dico tirandole giù il braccio e rimettendoglielo disteso sul letto.
Lei provò a rialzarlo ma Albe la bloccò.
"Non ci provare neanche." Dice Albe bloccandola immediatamente.
"Okay lo tengo giù. Però levate le mani che mi fate male." Dice lei cercando di togliere con l'altra mano le nostre. Albe le toglie subito. Io no.
A quella frase rimasi come ghiacciato. Le tirai su la manica del maglione fino al gomito. Ed era piena di tagli all'interno del braccio. Rimasi deluso da lei.. Molto deluso. Alcuni dei tagli sanguinavano ancora un pochetto. In quel momento entra Ben con un dottore. Grazie a Dio se no cominciavo a sclerare.
"Dovremmo darvi una brutta notizia." Dice il dottore molto serio leggendo dei fogli in una cartellina.
"Con quel taglio hai perso molto sangue Nives." Disse il dottore. Sentì la mia mano stretta poi la guardai e la stretta proveniva da Nives. Stava stringendo le mani mie e di Albe. Io ricambiai quella stretta, era come un segno di protezione in quel momento.
"E molto probabilmente non potrai più fare sport." Disse il dottore.
"Cosa? Non posso smettere di allenarmi. Non adesso. Non posso." Disse Nives in lacrime.
"Mi spiace signorina Nives. Ma purtroppo è così. Se noi abbiamo tutti i risultati e se volete potete andare a casa subito sta sera. Però dovrà tenere il polso fasciato fino ai prossimi controlli che saranno tra due mesi." Disse il dottore. Una notizia buona almeno.
"La doccia come la faccio?" Chiede Nives ancora in lacrime.
"La fasciatura è impermeabile." Disse il dottore uscendo dalla stanza.
Nives si alzò.
"Mi ha detto che il braccio lo puoi alzare ma non puoi piegare il polso." Dice Benji per provare a tranquillizzarla.
"Grazie." Dice Nives abbracciando me, Albe e Benji in lacrime.
Uscimmo dalla stanza e subito Marta, Mariasole, Luciana e Alice abbracciarono Nives.
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Un sogno che si realizza |Benji&Fede|
FanfictionNon scappare dai miei sguardi.. Non possono inseguirti.. Non voltarti mai. Un amore che si scontra. Mi chiamo Nives ed ho 16 anni. Abito a Bari con mio cugino Alberico. Per una settimana andremo a Modena a prenderci del Relax ma tutto cambierà...