Di noia, forbici e rivelazioni scioccanti

1.2K 98 38
                                    

-Jooohn, mi annoiooo-

Il soldato sospirò, senza nemmeno alzare la testa dal libro che stava leggendo.

-Lo so, Sherlock, lo so-

-E non hai intenzione di fare niente?- chiese il moro con voce offesissima.

-Cosa vuoi che faccia, commettere un omicidio in modo che poi tu possa risolverlo?!?-

-Magari, grazie-

John sbuffò.
-Non sarebbe ora di trovarti un hobby? Che ne so, lavorare a maglia, collezionare volantini pubblicitari, assemblare modellini di auto neozelandesi d'epoca...-

-Noioso, noioso e noioso. Non posso sprecare preziosissime aree del mio mind palace per queste inutilità-

-Se servissero a darmi qualche ora di tregua non sarebbero certo inutili-

Stavolta fu il turno del moro di sospirare. -Bene, mi troverò qualcosa da fare anche senza di te-

-Bene-.

○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○●○

Era da un pò che Sherlock non si faceva sentire, e John iniziava a preoccuparsi.

"Quando tutto è troppo tranquillo, sta per succedere qualcosa" pensò.

Era altamente improbabile che il detective si fosse appisolato, e il silenzio a dir poco irreale gli fece accantonare l'idea che potesse star eseguendo qualcuno dei suoi folli esperimenti ai limiti del legale.

Abbassando un attimo il libro, ebbe modo di notare che Sherlock non era nella stanza.

"Grande, e adesso dove si è cacciato?"

-Sherlock?-

Silenzio.

-Sherlock? Se è uno scherzo non è divertente, sappilo-

Silenzio.

Pensa, John, pensa. Dove può essere?

-Sherlock, sei pregato di rispondere!-

Rifletti, tu eri qui. Hai sentito qualcosa? La porta che si apre, o magari la finestra?

Compose il numero di Sherlock al telefono, e lo sentì squillare da un punto imprecisato del divano.

No. Nessun rumore, e il telefono è qui. È ancora in casa. Cercalo.

-Sherlock?-

In cucina, niente.

Bussò alla porta del bagno, nessuna risposta. Dentro, deserto.

-Andiamo, non fare l'idiota!-

La camera di Sherlock, vuota.

Restava solo un posto. La sua stanza.

Fu decisamente sollevato quando vide una massa di riccioli scuri spuntare da dietro il letto.

-Me lo spieghi perché non rispondi? È da secoli che ti cerco!-

-Rilassati, mi hai trovato-

Il medico chiuse gli occhi qualche istante per evitare di mollargli un pugno, e fece il giro del letto.

Sherlock era chino sul suo braccio, in mano qualcosa di luccicante.

Un paio di forbicine per le unghie.

-Che diamine stai facendo?!?-

Il moro alzò la testa per ammirare la sua opera appena compiuta.

Di Noia, Forbici E Rivelazioni ScioccantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora