Capitolo 4

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    Presto Benny cominciò ad uscire con Nick. Scoprì che studiava veterinaria all'università, ed era particolarmente interessato agli animali marini: questo spiegava perché si trovava all'acquario quel giorno. Sembrava molto interessato al lavoro di Benny, e i due sembravano avere molte cose in comune: entrambi adoravano il mare e gli animali marini, e tutti e due venivano da un regno sottomarino. Nick aveva iniziato a fare il volontario per l'acquario per stare più vicino a Benny, ma questo faceva soltanto ingelosire Ryan e preoccupare Patrick e Allie. Ryan voleva a tutti i costi liberarsi di Nick per avere Benny tutta per sé, Patrick aveva paura che Benny non si concentrasse abbastanza sul suo lavoro, e Allie non si fidava abbastanza di questo nuovo ragazzo venuto da chissà dove e con chissà quali intenzioni: il fatto che Benny non fosse a conoscenza del cognome di quel ragazzo era chiara indicazione che non bisognava fidarsi troppo di quel Nick...
Benny aveva appena finito di dar da mangiare ai delfini. Uscì dalla vasca, e andò a cambiarsi, quando incontrò Nick.
«Dove stai andando?» le chiese.
«Per oggi ho finito, quindi vado a casa!» rispose lei.
«E se restassi per altri cinque minuti?» continuò lui. E la baciò.
«Non penso che cinque minuti comprometteranno il destino dell'umanità...»
Benny si tuffò di nuovo nella vasca, facendo segno a Nick di raggiungerla. Anche Nick si tuffò, e i due ragazzi si baciarono sott'acqua, davanti ai delfini, che guardavano la scena totalmente indifferenti.
«Ora però è il caso di andare,» disse Benny, uscendo dalla vasca. «O Patrick mi ucciderà perché gli animali potrebbero spaventarsi vedendo troppe persone che sanno respirare sott'acqua!»
Appena uscita dall'edificio, Benny decise di non andare nel suo regno perché era molto tardi, così tornò subito a casa.
«Dove sei stata?» le chiese sua sorella non appena mise piede in casa.
«Al lavoro, mi sembra logico!» rispose Benny.
«Avresti dovuto finire il tuo turno mezz'ora fa: perché sei tornata così tardi?»
A volte Allie era così in ansia per Benny che anche cinque minuti potevano sembrarle un enorme ritardo.
«Sei stata con Nick, vero?» continuò Allie.
«L'ho solo aiutato a riordinare delle cose... E poi lo sai che finalmente Patrick mi ha dato la possibilità di esibirmi con i delfini: devo provare il mio numero, no?»
«E il tuo numero comprende anche essere costantemente in ritardo perché pensi troppo a Nick?»
«Perché non ti piace? Cos'hai contro di lui?»
«Benny, tu non lo conosci! È arrivato qui da chissà dove, nessuno l'ha mai visto prima, e tutto quello che sai è che viene da un regno sottomarino! E se fosse una spia del regno di Starfish?»
«Se fosse una spia, perché sembra tanto interessato a me?»
«Ma è ovvio: perché vuole distrarti, vuole deconcentrarti dalla tua ricerca! Stai aiutando il tuo popolo con le ricerche (anche se io non sono d'accordo perché potresti metterti in pericolo), ma potresti essere un grosso ostacolo per il re di Starfish, che potrebbe riuscire a trovare la Corona prima di quelli del tuo regno!»
«E se Nick fosse di un altro regno? Se non avesse nessun legame con il re di Starfish? Il mare è grande, non ci sono soltanto il Regno di Coral e il Regno di Starfish!»
«Fai pure come vuoi, ma io non mi fido di lui!»
«Non ti sei fidata neanche degli altri ragazzi che ho avuto: ecco perché ho dovuto lasciarli!»
«Li hai lasciati perché alla fine hai dovuto ammettere che le mie preoccupazioni avevano un motivo! E forse avrò ragione anche stavolta!»
«Tu vuoi sempre avere ragione, vero, Allie?»
Intanto, Jake guardava in silenzio le due sorelle litigare.
«Io non voglio avere sempre ragione!» disse Allie. «È solo che sono più grande di te, e voglio proteggerti!»
«Non mi stai proteggendo: mi stai impedendo di fare quello che voglio!»
«Io sono la più grande di noi tre, e a me spettano le decisioni! E io decido ciò che è meglio per te: per esempio quel ragazzo, Nick, non mi sembra molto affidabile.»
«Tu pensi di essere come mamma, Allie, ma non lo sei!»
A quel punto, Jake decise di intervenire, separando le due ragazze.
«Non metterti in mezzo, Jacob!» lo rimproverò Allie.
«Ragazze, smettetela, o scoppierà la Terza Guerra Mondiale!» disse Jake. «Ora comando io: Allie, vai in camera tua; Benny, nella vasca da bagno!»
Le due ragazze obbedirono. Jake stava sempre zitto, ma aveva il potere di riuscire sempre a risolvere i conflitti tra le due sorelle. Aveva un ottimo rapporto con Benny, infatti andò a parlare prima con lei. La trovò in bagno, trasformata in sirena, immersa nella vasca. Non appena Jake entrò, Benny riemerse.
«Perché ce l'ha tanto con me?» disse Benny.
«È sempre stata così...» le rispose Jake. «Vuole proteggerti a tutti i costi, ma esagera! È così che il mio criceto è morto!»
«Davvero?»
«Sì: Allie mi criticava perché non pensavo abbastanza a lui, così un giorno ho lasciato che lei gli desse da mangiare. Il giorno dopo è morto: forse neanche lui sopportava più Allie!»
Benny rise.
«E io come farò a sopravvivere a lei?» disse. «Pensa ancora che io abbia sei anni!»
«Forse conosco un metodo abbastanza funzionante... Però prima devi metterti il costume da bagno!»
Sulla spiaggia non c'era quasi nessuno. Era quasi il tramonto, quando Jake parcheggiò il suo furgone vicino all'entrata della spiaggia.
«E così era questa la tua soluzione ai miei problemi?» disse Benny. «Non so perché, ma qualcosa mi dice che funzionerà... Anzi, sta già funzionando!»
I due presero le loro tavole da surf e si diressero in spiaggia.
Quando uscirono dall'acqua, il sole era tramontato già da parecchi minuti, ma la luce permetteva ai due ragazzi di stare in spiaggia ancora un altro po'.
«E se Allie ci uccide?» chiese Benny.
«Zitta!» la riprese Jake. «Siamo in paradiso: i pensieri su Allie non sono ammessi!»
I due ragazzi rimasero in spiaggia per un'altra mezz'ora, dopodiché tornarono a casa.

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