"Gaia!" dice mia madre entrando in stanza.
"Minchia mamma! Mi hai fatto spaventare! Che vuoi?"
"Muoviti! Sono le 6:20 e ti sei appena alzata!!"
"Vado a prepararmi."
"Sarà meglio."
Devo prendere il pullman alle 7 e devo ancora lavarami e vestirmi. Non vedo l'ora di arrivare in Toscana, è la prima gita che faccio di più giorni, devo ammettere che mi scoccia un po' sapendo che ci saranno pure le quinte del liceo di un'altra scuola.. io faccio la terza superiore, quindi ho 16 anni, preferivo stare solo con i miei compagni di classe, ma io sono una ragazza molto solare e aperta e faccio amicizia con tutti, solo che alcuni dopo avermi conosciuta stanno alla larga da me perché fumo e pensano che possa portarli sulla cattiva strada.. so di farmi del male fumando, infatti non costringerei mai nessuno a fumare. Nonostante la gente che mi evita, ho degli amici, pochi ma buoni. Però se qualcuno mi fa un torto è difficile che riesca a perdonarlo, non sono una che lecca il culo agli altri, se non mi vuoi, mantieni le distanze ed è finita lì.
Mi faccio una doccia velocemente senza lavarmi i capelli, perché gli avevo lavati già ieri sera. Mi metto della biancheria intima. Metto della musica sul telefono su riproduzione casuale ed esce bene di Gemitaiz. Inizio a canticchiare un po' mentre mi lavo i denti. Prendo dei jeans strappati e una felpa emorme con su disegnato una foglia enorme di marijuana e li indosso. Nonostante sia quasi estate, a Torino c'é abbstanza freddo. Metto un po' di matita per evidenziare i miei occhi verdi, un filo di eyeliner e un po' di mascara. Guardo l'ora sul telefono che segna le 6:45 e corro a prendere le immancabili superstar. Vado davanti lo specchio in camera mia, scatto una foto e la posto su instagram, accompagnata da una frase di Gemitaiz: puoi guardarmi sorridere tutto il giorno broh, perché quello, puoi starne certo, non me lo tolgono.
"Gaia, sei pronta?" urla mia madre dalla cucina.
"Quasi!"
"Sbrigati! Sono -10!"
Spazzolo i miei capelli ramati e quasi cado scendendo le scale. Vado in cucina e sul divano trovo la mia valigia con il mio zainetto; prendo le mie cose e vado da mia madre.
"Sono pronta, possiamo andare."
"Va bene, vai in macchina."
Faccio come mi ha detto e mi siedo nel sedile anteriore e guardo il telefono. Vedo un commento sotto la mia foto della mia migliore amica Letizia: anziché fare foto, muovi il culo che manchi solo tu.
Vedo aprire lo sportello dell'auto e capisco che è mia madre.
"Ricordati quello che ti ho detto: non fare cose, che sai che possono dispiacermi."
"Basta mamma! Non sono più una bambina! So cavarmela benissimo da sola."
"Non finire nei guai."
"Ci sono giá."
Mia madre sta in silezio fino a quando non arriviamo nella piazza dove ci sono i miei compagni.
"Ciao mà." dico sorridendole.
"Stai attenta!"
"Va bene."
Prendo le valigie dalla macchina e le porto nel portabagagli del pullman. Mi guardo intorno e finalmente vedo Letizia che mi sta correndo incontro. Mi abbraccia e mi bisbiglia all'orecchio che le sono mancata: erano 4 giorni che non ci vedevamo perché giovedì e venerdì io non sono andata a scuola, dato che avevo finto una febbre per le interrogazioni, e sabato e domenica era weekend.
"Ci siamo tutti?" urla il prof.
"Si!"
"Allora saliamo!"
Stiamo tutti correndo per prendere i posti che vogliamo. Io prendo il posto per me e Letizia, ma quando siamo tutti dove vogliamo essere, ecco che arriva il prof.
"Dovete lasciare lo spazio ai ragazzi più grandi che vorranno stare al fondo. Voi vi metterete da questa fila." dice indicando la fila di sinistra. Sbuffo e mi metto solamente un sedile avanti, nella fila di sinistra. Mi metto dalla parte del finestrino. Partiamo e dopo 10 minuti ci fermiamo ad un'altra fermata dell'autobus. Salgono i ragazzi delle quinte, ma mi colpisce un ragazzo con una felpa grigia con la scritta vans, arancione, dietro, col cappuccio in testa e le cuffie nelle orecchie. Non riesco a vederlo in faccia però.
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~Lolita💕
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Ice eyes
RandomGaia é una ragazza che ama cacciarsi nei guai, ha una madre che la accontenta in tutto, non c'è mai a casa e lei si permette di tagliare la scuola, di fumare; è una ragazza che non segue la massa, che si veste come vuole e non ha paura del giudizio...