"Chiedo contatto con pianeta terra!" urla Letizia scuotendomi un po'.
"Emmh.. si. Dimmi."
"Come lo stavi fissando eh!"
"Ma no! Mi piaceva la felpa!"
"Si si, come no.."
"Te lo giuro!" dico prendendo le cuffie e mettendomele nelle orecchie. Metto un po' di musica nuova e, visto che ci sono 4/5 ore di viaggio, mi addormento.
~~~
"Gaia, ci fermiamo all'autogrill per 15 minuti. Svegliati." dice Letizia.
"Si.." dico aprendo un'occhio. Prendo il telefono con lo schermo nero e mi specchio. Poi mi alzo in piedi e scendo dal pullman. Mi stiro un po' e andiamo verso l'autogrill. Io prendo solo delle sigarette, mentre Letizia delle patatine. Lei non mi giudica, appoggia ogni mia decisione ed è per questo che è la mia migliore amica. Mi sorride. Paghiamo e usciamo dell'autogrill aspettando che escano anche gli altri. Intanto io prendo il telefono e inizio a fare foto e video a caso da mettere su snapchat, mentre Lety mi implora di cancellarli, ma, ovviamente, non lo farò mai! Tra una risata e l'altra arrivano pure gli altri miei compagni di classe e ci chiedono perché stiamo ridendo come matte ed io gli mostro i video. Poi il mio sguardo si ferma sul ragazzo col cappuccio e fisso ogni suo movimento, quanto vorrei vederlo in faccia..
"Gaia, cazzo!" urla Letizia.
"Eh?" sobbalzo in aria.
Mi guarda maliziosa e poi mi fa cenno di andare. Saliamo di nuovo sul pullman e accendo una sigaretta.
"Non si fuma sul pullman, potevi fumare fuori." dice il prof. che non si arrabbia perché, ovviamente, sa che mia madre ne è a conoscenza.
"Eh si minchia, non si può né fumare, né mangiare sul pullman.. ora non si può più nemmeno respirare se no si inquina l'aria!" dice un ragazzo.
Poi si alza e cammina dritto fino ad arrivare all'inizio del pullman. È il ragazzo col cappuccio! Mi ha difesa.. si siede per terra e inizia a parlare al microfono, mettendo canzoni e canticchiando un po'. Fa troppo ridere sto ragazzo e poi la sua voce è stupenda, è calda, ha un forte accento.
Girati ti prego!
Il prof. si avvicina e gli toglie il cappuccio.
"Non si sta tutto il tempo con il cappuccio." dice il prof.
Sbuffa.
"Lety, ti prego. Facciamo cambio di posto!?"
"Perché?"
"Voglio vederlo."
"Mmh.." sorride maliziosa.
"Dai!"
"Eh va bene."
Facciamo cambio di posto e sbircio un po': vedo solo che ha i capelli biondo cenere.
Continua a ridere e la sua risata, contagia anche me.
Perché voglio così tanto vederlo in faccia?
"Ora ci divertiamo." dice.
"Osanna eh, Osanna eh, Osanna oh Cristo Signor!" ha iniziato a cantare e tutte le voci seguono la sua. Ridono tutti per la canzone che ha messo. La sua voce, Dio. È cosí dannatamente bella. È stonato, però la sua voce è leggera e calda..
"Nooo! La festa è finita! È finito internet!" urla lui.
Tutti sbuffano.
"A meno che.. non ci sia qualcuno con della musica tunz tunz già sul telefono.."
Nessuno risponde.
"Va beh, allora vorrà dire che torno a posto."
Sta ritornando a posto e appena si avvicina, posso vederlo in faccia: ha un ciuffo biondo cenere davanti alla faccia, che è il suo colore naturale visto che i peli che ha sulle braccia sono biondi; poi mi perdo nei suoi occhi azzurri stupendi, sembrano degli occhi di ghiaccio; ha un sorriso stupendo con 3 fossette da ogni lato.
Dio, quant'è bello.
Lo sto ancora fissando.
"Eh-emh." dice lui.
"Si?" dico imbarazzata.
Io, imbarazzata? Da quando?
"Hai una siga?"
"Si, ma se ti becca la prof?"
"Cazzo me ne." dice secco.
"Va bene.." dico porgendogli il pacchetto di sigarette.
"Vuoi fumare?" mi chiede.
"Si, ma non posso sul pullman."
"Vieni dietro con me, non ci vede nessuno."
"Okay.." dico alzandomi e Letizia mi da una pacca sul braccio e sorride maliziosa. Io bisbiglio "dai!" e vado dietro con lui. Ci sono 3 posti liberi, tra cui 2 dietro altri 2 sedili, perciò non ci avrebbero visti. Mi metto dalla parte del finestrino e accendo una sigaretta.
"Da quant'è che fumi?" dice lui rompendo il silenzio.
"Bho, 1 anno e mezzo. Tu?"
"2 o 3 anni."
"Ah okay.." dico guardando fuori dal finestrino e fumando. Sta arrivando una ragazza con i capelli neri e le lentigini.
"Ehy." dice lui alla ragazza facendole un sorrisetto.
"Eh questa?" dice riferendosi a me. Fischietto per non fare una scenata perché mi ha chiamato questa.
"Una ragazza che mi ha offerto una siga."
"Va bene, ed io dove mi metto?" dice la ragazza.
"Dov'eri prima, no?" dice lui.
Sbuffa e se ne va via. Son felice che l'abbia mandata via.
"Chi era?" dico.
"La mia ex, siamo rimasti amici."
"Credi nell'amicizia dopo una storia!?"
"Si.. cioè non molto. Lei in effetti mi vuole ancora, ma fa parte della comitiva ormai, perció.."
"Ragazzi! Chi è che sta fumando?" urla la prof. delle quinte.
"Io!" urla lui.
"Che cazzo fai?" dico io bisbigliando. Butto subito la sigaretta dal finestrino.
"Non si fuma sul pullman! Di che classe siete?"
"Lei non stava fumando. Della quinta io e lei della terza."
"Buttala!" urla la prof.
"Va bene!" dice buttandola.
"Bravo. Di che classe siete?"
Io lo guardo da sotto il braccio ridendo perché ce l'ha chiesto due volte e lui ride da un lato della bocca.
"Io della quinta e lei della terza."
"Cos'avete da ridere?"
"Una cosa nostra di prima." dico io.
"Eh?" dice la prof.
"Niente, niente."
"Scusa non sento molto bene, ormai il mio udito è andato in vacanza."
"Si vede.." dico io e tutti si mettono a ridere.
"Gaia! Vieni qui!" dice Letizia.
"Arrivo!" in realtà stavo così bene li..
"Gaia eh?" dice lui sorridendo.
"Già, tu?"
"Luca."
Sorrido e me ne vado.
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Ice eyes
RandomGaia é una ragazza che ama cacciarsi nei guai, ha una madre che la accontenta in tutto, non c'è mai a casa e lei si permette di tagliare la scuola, di fumare; è una ragazza che non segue la massa, che si veste come vuole e non ha paura del giudizio...