Capitolo 17

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"Sherlock mi hai davvero portato nell'orologio del Big Bang? Tu sei pazzo" Dissi ridendo esterrefatta.
"Con un fratello del governo,qualche cosa a vantaggio la dovrò pur avere" Disse tornando serio a fissare Londra da dietro una grande finestra
"Non avrei mai pensato di arrivare a tanto" Dissi guardando la città che mi ha cambiato la vita

"Intendi l'orologio?"
"Intendo la mia vita" Dissi e lui si girò verso di me "E' cambiata così tanto,sono a Londra cavolo..Era il mio sogno da quando avevo quindici anni,lavoro,e in più ho anche degli amici"
"John e Mary?Loro sono amici di tutti" Disse amaro tornando con lo sguardo su Londra, sospirai e risposi "Ma tu no"
Si girò nuovamente e sorrise, vi assicuro che era davvero difficile strappare un sorriso ad Holmes quando era concentrato su un caso, sembrerà strano ma ce l'ho fatta.Si sentirono dei rumori e dei passi lungo le scale della grande torre.
"Vieni con me" Sussurrò Sherlock e io lo seguì,ci nascondemmo dietro una panca in legno e attendemmo i ladri, non uscì fuori nessuno,che fossero andati via? Sherlock andò fuori a controllare..Il mio cuore batteva fortissimo,sentì dei passi ancora più vicini quando una mano si posò sulla mia spalla,fortunatamente era Sherlock che era venuto dirmi che dovevamo andarcene.
Una volta a casa,Sherlock raggiunse il suo piccolo 'laboratorio';ovvero la cucina, e iniziò ad analizzare non so cosa io mi cambiai e misi il mio pigiama e una vestaglia di Sherlock
"Posala immediatamente"
"Cosa?" Chiesi sedendomi sulla poltrona e accendendo la tv
"La mia vestaglia" Esclamò
"Non fare il mio bambino,Sherlock!" Sbuffai annoiata dal suo infantile comportamento
"Bambino?Io faccio il bambino? Cosa siamo in un reality show che tutti si scambiano i vestiti?Io per caso mi metto le tue scarpe?E' un discorso fuori mondo!" Sbraitò ed io per zittirlo la posai.
"Bambino"Gli dissi una volta vicina a lui

"Sta' zitta" Disse sempre con lo sguardo puntato sul microscopio,tornai sulla poltrona per poi addormentarmi.
*
"Si dannazione si!" Questo urlo mi svegliò dal sonno, "Sherlock, sono le cinque di mattina. A che ora ti sei svegliato?"
"Non ho dormito, se dormissi la mia mentre entrerebbe in un'universo parallelo che sono i sogni e mi distrarrebbe dalla vita reale." Disse tutto entusiasta della sua nuova scoperta
"Tu sei pazzo" Dissi ancora assonnata
"Sociopatico iperattivo" Disse facendomi un sorrisetto,mi alzai e andai immeditamente a cambiarmi,sapendo che in qualsiasi circostanza non avrei più dormito.
"Cosa hai scoperto?" Chiesi una volta tornata in cucina
"Ieri all'orologio ho trovato delle macchie di sangue sulle scale,quello della nostra prima vittima ma dell'arma alcuna traccia"
"Fermo un secondo ma i corpi non sono al Barts?" Chiesi sedendomi
"Chi ti ha detto che l'assassino non abbia preso il sangue delle vittime prima di ucciderle?"
"Hai ragione scusa,ho ancora sonno" Dissi
"È per questo che non dormo durante un caso,ti distrae" Disse portando nuovamente lo sguardo sul microscopio.
Dopo aver fatto la colazione uscimmo di corsa per andare da John che già ci stava aspettando, indossai il mio cappotto e Sherlock indossò il suo,devo dire che erano molto simili,solo il mio corto fino alle ginocchia e il suo leggermente più lungo e decisamente più stretto.
Arrivammo da John più tardi del previsto,dato che il signor Holmes sotuttoio si è messo a discutere con il taxista.
"Cosa gli costa fare il loro lavoro?" Sbuffò Sherlock una volta scesi dal taxi
"Lo stava facendo, ma se tu ti lamenti per come guida,lui rallenta"
"Gli stavo dicendo di accelerare!" Alzò la voce
"La prossima volta vai a piedi se disturba il modo di guidare di un taxista" Dissi
"Tu verrai con me" Rispose sicuro di se
"Cosa te lo fa pensare?" Dissi fermandomi
"Lo fai sempre" Sbuffò continuando a camminare,ma si fermò non sentendo la mia presenza dietro di lui.
"Cosa sono un cagnolino da passeggio Sherlock?" Alzai la voce a mio turno
"Finiscila con questa storia,sembravi matura ma la tua intelligenza si spreca quando ti comporti cosi" Disse avvicinandosi sempre di più
"Sei uno stronzo,e no. Non rispondere che sei un sociopatico iperattivo,perché sinceramente sei solo uno stronzo Sherlock Holmes." Dissi superandolo e suonando a casa dei Watson.Aprì Mary:
"Ciao tesoro,prego entra" Sorrise nel suo modo grazioso
Sorrisi ed entrai seguita da Sherlock
"Non sono un detective ma sembra che voi due abbiate avuto una discussione" Entrò John nella stanza
"Non l'hai capito. L'hai soltanto ascoltato."Disse Holmes sedendosi su una poltroncina
"Comunque...Sherlock perché sei qui?"Chiese John e noi gli raccontammo tutto l'accaduto.Finito di parlare cenammo e poi ognuno a casa propria.Ovviamente io ed Holmes non ci rivolgemmo la parola, suonammo al campanello, o meglio, suonò il signorino 'sotuttoio'. Quando la signora Hudson aprì corse subito di sopra senza neanche salutare.Io invece salutai e me ne andai diretta nella vecchia stanza di John,trattieni le lacrime.Trattieni le lacrime,oh fanculo.
Perché mi sono innamorata di Sherlock Holmes?L'uomo più insensibile del mondo, il più stronzo. Il mio insensibile, il mio stronzo..
Volevo mettermi a dormire quando mi ricordai che non il mio pigiama era rimasto in camera di Sherlock, non scesi, rimasi con i vestiti, entrai nel letto e mi addormentai.
Sentì sulla mia bocca una pezza, come una bandana. Poco dopo sentì una voce.
"Questo te lo manda una tua amica" Sussurrò. Cercai di oppormi.Di urlare."Andiamo ti piacerà" Sussurrò lo schifoso, io cercai ancora di più di oppormi tanto che caddi per terra, il maniaco alzò una mano e io chiusi gli occhi pensando che volesse darmi uno schiaffo, giuro lo avrei preferito altre mille volte lo schiaffo che sentire le sue mani togliermi i pantaloni, iniziai a piangere so quello che stava per succedere, e speravo che non fosse vero.Che fosse solo un'orribile incubo ma egli continuò a spogliarmi,togliendomi la maglietta.
"Se stai buona ci sbrighiamo" Disse passando il suo schifoso dito sul mio naso.L'idiota non si accorse che mi spostò leggermente la benda, leggermente tanto per riuscire a farla cadere con la mia lingua. Appena ne ebbi l'occasione urlai a squarciagola il nome. Il suo nome,Sherlock. Non tardò ad arrivare e quando vide la situazione si fiondò sul maniaco schifoso e iniziò a picchiarlo. Io rimasi perfettamente ferma,immobile alla vista. Tremavo, come una piccola foglia che sta per staccarsi da un ramo quando il vento tira forte,fortissimo. Finito con il maniaco,prese il cellulare e chiamò Lestrade che arrivò subito portando con se il maniaco.
"Ehy è tutto bene, è finito" Disse prendendomi il viso tra le mani, tremai ancora di più dal singolo contatto di un estraneo con la mia pelle, ma lui non è un estraneo.Lui è Sherlock. "E' tutto okay. Ci sono io qui" Disse abbracciandomi forte, dove sono i suoi sentimenti quando fa lo stronzo?Cosa sono questi?Gesti d'amore
"S-Sherlock" Sussurrai iniziando a piangere
"Non piangere.." Disse asciugandomi la lacrima dal viso "Non piangere, non farlo mai più"Disse stringendo i denti e appoggiando delicatamente la sua fronte contro la mia.La tensione si poteva toccare.E da li a poco, mi baciò. Nuovamente.Questa volta devo dire più appassionatamente.Il bacio proseguì fino al momento in cui mi prese in braccio e mi poggiò delicatamente sul letto sussurrandomi "Nessuno deve più toccarti" Nel mio stomaco un intero zoo stava saltando e nel mio cuore sentivo calore, nella mia testa invece mi ripetevo una sola domanda 'Chi è quest'uomo?Dov'è Sherlock?' Sentivo le sue mani lungo il mio corpo e ancora tremavo, cosa stava per succedere?
"Sherlock.." Sussurrai delicatamente sentendo le sue mani sui miei fianchi e le labbra sul collo. "Sei sicuro di quello che stai facendo?" E li si fermò. Complimenti Amanda,hai rovinato forse il momento più bello della tua vita.
"Non ne sono sicuro, ma se ne fossi sicuro non sarei me stesso"Sorrise leggermente. I nostri baci continuarono fino a quando non successe quel che successe.

S P A Z I O M E

Ciao a tutti, sono tornata.

Mr And Mrs Holmes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora