Il 18 settembre, mi svegliai in quella stanza, che sogno ormai ogni notte. Lui non c'era, lo vidi dopo poche ore, portava un vassoio con quello che avrebbe dovuto essere il pranzo. Un sandwich, accompagnato da un bicchiere d'acqua. Semplice, ma, non avevo fame. Per niente. Lo fissai per un tempo che parve infinito, quando poi sbuffò frustrato, mollò il vassoio ed uscì, sbattendo la porta alle sue spalle.