Il re e la regina
Zeus (Giove per i romani), è immaginato come una divinità giusta e serena: l'equilibrio, l'assennatezza, la dignità sono le sue doti caratteristiche. Nelle antiche sculture è raffigurato con un nobile volto, nel fiore della maturità, verso la cinquantina, nell'età in cui un uomo può unire una già lunga esperienza a una ancor giovane validità. Era (Giunone per i romani), è immaginata una donna sulla quarantina che ama la casa la famiglia, un po' prepotente con il marito il quale, dall'altra parte è pieno di rispetto per lei.
La figlia senza madre
Atena (Minerva per i romani), nacque armata di tutto punto, dalla testa di Zeus. È la dea guerriera, ma è anche la dea delle arti e della tecnica; rappresenta l'intelligenza umana in tutte le sue espressioni. Atena è la dea protettrice della più intelligente città greca, Atene, a cui diede il nome.
I gemelli
Artemide (Diana per i romani), era figlia di Zeus e della titanessa, Leto. È la divinità della caccia, una dea un po' scontrosa che non volle mai aver marito, luminosa e bizzarra come l'astro a lei caro, la Luna. Una dea indipendente sempre seguita da un corteo di fanciulle cacciatrice che come lei, poco amanti degli uomini; generosa nelle sue amicizie, ma terribile nei suoi risentimenti. Apollo, fratello gemello di Artemide detto anche Febo, è la divinità solare: a lui è affidata la giuda del carro del sole. Bellissimo, pieno di genialità. Insieme ad Artemide rappresenta la generazione nuova, inquieta e ansiosa di vicende future, contro la vecchia generazione rappresentata da Zeus ed da Era legata alle tradizioni del passato. I greci amavano rappresentare Apollo con le migliori doti della loro razza, tutto proteso verso l'avvenire, tanto da essere il dio della divinazione l'ispiratore di tutti gli oracoli, nume tutelare della musica e delle arti.
Il re del mare
Poseidone (Nettuno per i romani), fratello di Zeus, è il signore del mare. E del mare ha l'imponenza, talora la crudeltà. Sua moglie è una nereide, Anfitrite, intorno a lui uno stuolo di divinità marina: Nereo con le Nereidi sue figlie; Proteo un vecchio dio marino di cui non sono chiare le origini, egli conosceva il furto e poteva assumere forme diverse; le Sirene, metà donne e metà pesci; i Tritoni, mezzi uomini e mezzi pesci, che soffiando in grandi conchiglie, provocavano il muggito del mare: le Ninfe oceaniche.
Il figlio astuto
Ermes (Mercurio per i romani), figlio di Zeus e di una titanessa, era il dio astuto, agile, destro, accorto, buon oratore, sempre pronto a compiere le più delicate missioni che Zeus gli affidava.
La dea triste
Demetra (Cerere per i romani), era la divinità più antica, figlia di Crono e di una titanessa, dea delle biade delle messi, del risveglio primaverile e del rigoglio estivo.
Il malnato
Efesto (Vulcano per i romani), figlio di Zeus e di Era. Zoppo fin dalla nascita e non bello, ebbe in moglie la più bella delle dee, Afrodite. Faceva il fabbro degli dei, artefice abilissimo. Le sue officine erano sempre in qualche vulcano. Divinità un po' rozza, non mancava tuttavia di astuzia, e guai quando era adirato.
La dea casalinga
Estia (Vesta per i romani), figlia di Crono e di Rea. A lei era affidata la protezione del focolare domestico, della pace famigliare. Dea serena e modesta.
Il dio guerriero
Ares (Marte per i romani), figlio di Zeus e di Era. Come dio della guerra non era ben visto dai Greci, che preferivano le attività pacifiche. Si presenta come un bel giovane piuttosto violento non molto intelligente, ma pieno di coraggio.
La bellissima
Afrodite (Venere per i romani, è la più antica divinità dell'Olimpo perché nacque da una goccia di sangue di Urano dea dell'amore, della vita, della bellezza. Suo figlio Eros, è rappresentato fanciullo.