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Prendo la pochette e vado in salotto. Appena finisco le scale noto Stefan che é in piedi, mi stava aspettando.. Vuole esprimere i suoi pensieri ma non riesce a parlare, rimane con bocca e occhi spalancati. Decido di passargli di fianco, gli prendo il mento in modo che chiude la bocca e gli sussurro all'orecchio «Ti adoro e.. Grazie mille» lo sto provocando. Gli do un bacio prendendo un po oltre la guancia, voglio farlo impazzire, voglio che si dichiari questa sera stessa. Gli sorrido, e senza smettere di fissarlo vado verso i miei. Rimangono a bocca aperta. E si commuovono. Li abbraccio e ci dirigiamo verso la limousine per andare al ristorante. Ma.. Stefan?! Che fine ha fatto??
Noo, non ci credo..!
È ancora dove l'ho lasciato, si sta toccando dove l'ho baciato.. «Tranquillo, é tinta, non lascia colore.» gli sorrido, mi guarda con lo stesso sguardo di prima, a bocca e occhi spalancati, lo adoro. «Vieni, la limousine ci aspetta» lo prendo per mano e lo guido. Ad un tratto si ferma, mi prende il viso tra le mani e mi guarda intensamente negli occhi. E finalmente sembra che riesce a parlare «Sei a dir poco favolosa, un angelo, le ragazze non potevano fare di meglio ma soprattutto perché tu sei già perfetta, sei una regina» dice tutto ad un fiato, arrossisco a sentire questa frase e sorridendo gli accarezzo l'avambraccio.

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