Yoongi / Fotografia (fluff)

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Non vi do anticipazioni stavolta 😜
Canzone: Butterfly(Prologue Remix)
Enjoy~

Ho finalmente trovato il punto perfetto per scattare delle foto con la mia Reflex nuova di zecca. Un posto tranquillo e silenzioso, situato sulla collina vicino al parco giochi del mio piccolo paese.
Inizio a scattare qualche foto del paesaggio, una bellissima panoramica del tramonto roseo. Un albero di ciliegio in piena fioritura con qualche petalo svolazzante.
Immersa così tanto nel catturare ciò che mi appare nell'obbiettivo non mi accorgo che ho compagnia.
*click* Sento qualcuno alle mie spalle fare una foto.
Mi giro verso il suono è trovo un ragazzo con gli occhi a mandorla e dai capelli color verde acqua fissarmi attraverso l'obbiettivo e scattare un altra foto con me come soggetto.
«Sai, è un po' maleducato scattare la foto di qualcuno senza il suo permesso.» gli dico scherzosamente.
Lui abbassa la fotocamera ridendo «Scusa, è solo che eri davvero molto bella presa nel fotografarti intorno che non ho resistito.» arrossisco alle sue parole.
«Grazie.» dico mentre distolgo lo sguardo.
Rimaniamo in silenzio per un po' fin quando lui non pronuncia parola «Comunque scusa, il mio nome è Yoongi, ma puoi chiamarmi Suga. È il nome che mi hanno dato i miei amici per scherzare sulla mia acidità a primo impatto, ma è finito per piacermi. Comunque, vorresti vedere le foto che ti ho fatto?»
Annuisco avvicinandomi «Il mio nome è T/N.» lui alza gli occhi per incontrare i miei e sorridermi per poi iniziare a mostrarmi le foto.
«Wow, sono davvero molto belle, non sembro neanche io.» dico ridendo. «Dici? Io credo che tu sia molto più bella che in foto.» borbotta prima di diventare rosso «Scusa.» rimango paralizzata a guardarlo, con anche le orecchie rosse a causa del suo complimento. «Grazie davvero, ma non la penso come te. Non sono così bella. Comunque, vorresti vedere le mie di foto?» dico e lui annuisce subito avvicinandosi di nuovo.
Dopo avergli mostrato qualche scatto inizia a complimentare come riesco a comunicare, in qualche modo, ciò che penso attraverso le foto. Lo ringrazio ancora una volta rossa in viso a causa delle sue lusinghe.
«Sai che si dice che la gente fotografi ciò che più gli piace o ciò che brama?» annuisco alla sua domanda prima che lui continui a mostrarmi altre foto che ha fatto.
Gli scatti rubati di prima non erano gli unici.
Foto delle mie labbra in svariate espressioni, dei miei capelli, di me impegnata a fotografare, camminare editare immagini al pc.
Mi sorge spontanea una domanda da fargli «Sei uno stalker?» dico ridendo anche se un po' inquietata. Lui paonazzo mi risponde «No, è solo che seguiamo lo stesso corso di fotografia, solo che io sono al livello successivo e mi piaceva fotografarti per via del tuo entusiasmo e passione che ci mettevi. Stavo per lasciare il corso, fin quando piano, piano non ho iniziato a provare sentimenti verso la persona nelle mie foto, verso te. Scusa se posso sembrare sfrontato, ma credo di essermi innamorato di te involontariamente.»
La mia faccia diventa ancora più rossa di prima e presa dal panico corro giù per la collina, lasciando la fotocamera e la borsa lì su quella collina.Arrivo a casa col cuore a mille.
"Cosa mi succede? Non riesco a smettere di pensare alle sue parole!"
Continuano a girarmi in testa incessantemente.
Mi butto sul letto e mi addormento immediatamente appena poggio la testa.
Sogno di baciare quel ragazzo, di essere felice nello stare con lui e di andare in giro a fotografare il mondo.
Mi sveglio di soprassalto accorgendomi della mancanza della mia costosa fotocamera. Guardo l'orologio "01:20"
«Cazzo!» esclamo correndo di nuovo verso la collina. "Spero di trovarla ancora lì "
Arrivo in cima e vedo la borsa appesa ad uno dei rami, vado ad aprirla ed è vuota tranne per un bigliettino -Vieni alla casetta dei giochi nel parco qui sotto. Ti aspetto con la tua fotocamera! ~Suga- .
Mi dirigo verso il luogo, pensando che probabilmente data l'ora se ne sia andato e che si sia lasciato dietro la fotocamera o un altro bigliettino.
Apro la porta della casetta per trovarci lui dentro ancora sveglio tremolante nella notte primaverile. «Sapevo saresti venuta.» dice tirandomi a se e baciandomi. Io, sorprendendomi persino di me stessa, ricambio il bacio lasciandomi cullare dal suo abbraccio.
«Sai, non è carino far innamorare una persona in questo modo.» gli dico e lui ride «Senti chi parla.» dandomi un bacio sul naso freddo.

~fin
*Ritorna dopo secoli* All'inizio non avevo in mente di farla così pucciosa, volevo fargli fare la parte dello stronzo che giudica sempre il lavoro degli altri, ma eh. Spero vi piaccia

BTS// Immagina Italia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora