Fiore: Benvenuti nella nostra prima recensione! Quest'oggi in studio abbiamo... chi abbiamo, Nina?
Nina: Fiore, sei la solita! Ecco a voi la prima Gemma d'Inchiostro che recensiremo in questa raccolta!
Titolo: Come bambole di pezza
Autrice: M4rtyPerl4
Genere: Storia breve
Stato: Completata
Musica scelta: Shutting down Grace's lab (dal film "Avatar") - James Horner
Fiore: Per prima cosa, faremo qualche domanda all'autrice.
Nina: Cosa ha ispirato questo racconto?
Marty: Dovevo scrivere questo testo per un progetto scolastico, dopo essermi informata sul tema e aver letto il libro "Non dirmi che hai paura" (di Giuseppe Catozzella, se non erro) assieme alla mia classe. L'idea in sé mi è sorta piuttosto spontanea, il punto di vista della bambola è stata esattamente la prima cosa che mi è venuta in mente. Volevo affrontare l'argomento da un punto di vista diverso. La bambola è come un ricordo, un ricordo concreto. Non abbiamo idea di quanto queste persone si lascino alle spalle per rincorrere una speranza: tradizioni, famiglia, lingua, una terra intera che ha cullato generazioni prima di loro... La bambina tiene stretto tutto quel che le rimane del suo passato: una bambola, un giocattolo, un'infanzia non troppo facile. E, paradossalmente, anche lei diviene un ricordo, un qualcosa di vissuto, un qualcosa che c'è stato, inghiottita dall'infinito, da un mondo troppo grande, un mare troppo blu. Perché gli uomini si fanno la guerra, egoisticamente,infischiandosene delle conseguenze che si ripercuotono su milioni di persone innocenti. Per loro è un gioco, un gioco di potere e sottomissione, di soli vinti, e detengono le redini di queste vite che sono in balia delle loro direttive, e non possono reagire, inermi, appunto, come semplici bambole di pezza nelle mani di bambini capricciosi.
Fiore: Non potrei essere più d'accordo. Dimmi Marty, come introdurresti un potenziale lettore al tuo racconto?
Marty: Non copritevi gli occhi, non pensate che tutto ciò non vi riguardi, non ignorate. L'ignoranza è il peggior difetto dell'umanità, ed è fin troppo facile immaginare come questa possa divenire un'epidemia. Raccogliete informazioni, siate curiosi, snervanti, non arrestate le vostre ricerche alla prima occhiata, scavate a fondo, raccogliete quante più testimonianze vi sono accessibili. Ci vuole poco per rendere il mondo un posto migliore se ognuno fa la sua parte.
Nina: Sei davvero una ragazza in gamba, Marty. Come ultima domanda, a quali categorie di lettori consiglieresti la tua storia?
Marty: Credo, come tanti altri, che uno degli obiettivi principali della scrittura sia quello di informare, di diffondere conoscenza, di istruire e "diluire" l'ignoranza. È bene che temi come questo arrivino a un pubblico sempre più ampio, e penso di non aver scritto nulla di troppo arzigogolato, proprio perché il mio scopo era trasmettere un messaggio il più direttamente possibile, senza inutili giri di parole. Ecco perché non ho un'idea precisa di quale categoria di lettori possa interessarsi al mio racconto. È aperto, aperto a tutti. Ognuno è libero di interpretare il messaggio come meglio crede.
Nina: Parlare con te è stato un piacere.
Marty: Dici? Io credo di essere molto logorroica.
Fiore: Non sei l'unica a esserlo. Vedi, mi sto già dilungando troppo.
Nina: Io continuo a sostenere la sintesi.
Fiore: Prima o poi anche tu passerai al lato oscuro.
Nina: Non illuderti, Fiore.
Fiore: Vedremo. Direi che abbiamo perso fin troppo tempo, vi lasciamo alla recensione.
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L'idea della copertina è molto bella, un disegno che non lascia presagire cosa verrà raccontato, ma che nello stesso tempo dà un assaggio del messaggio che sarà trasmesso. Piccola nota tecnica: la scritta sarebbe migliore se si confondesse di meno con lo sfondo e non si sovrapponesse con il soggetto.
Apprezziamo molto il tuo stile. Scorrevole senza essere semplicistico. Dettagliato senza divenire prolisso. Riesci a trovare la via di mezzo perfetta. La tua capacità di adattare il tuo stile al nucleo pulsante del racconto, rendendoli un tutt'uno, è straordinaria.
Essendo l'argomento molto attuale, è naturale che si trovino molti racconti incentrati sul viaggio intrapreso dai profughi, il cui finale è tragico la maggior parte delle volte. Quindi il tuo racconto è in linea con il genere, in quanto a trama. Tuttavia, il modo in cui l'hai trattato è stato davvero originale. Decidere di fondare la narrazione su una bambina, pur senza metterla come voce narrante, è una scelta azzardata. Ma nel tuo caso ha più che funzionato.
Abbiamo notato inoltre che hai preferito non rivelare i nomi dei protagonisti. Secondo noi, scegliendo di non entrare nello specifico, vuoi spingere il lettore a non ritenere questa storia solo un caso tra tanti. Poiché, sebbene molti preferiscano non ammetterlo, questo è il destino in cui incorrono molti giovani che salgono su un barcone, armati solo di coraggio e speranza. E sono proprio questi i valori che ci hai trasmesso.
È difficile comprendere a chi appartenga la voce narrante, all'inizio, tant'è che abbiamo riletto il racconto più volte per essere sicure di non sbagliare. Tuttavia, quando ci si rende conto di trovarsi davanti a un oggetto inanimato, l'immagine di una bambina il cui unico avere è una misera bambola salta all'occhio prepotente, con la forza di un pugno. Una bambina che, dinanzi alla crudeltà del mondo, non ha altro che la sua ingenuità. Per quanto riguarda la hooyo, presenta una grande forza d'animo, con il suo sorriso rassicurante che, in tutto ciò, sa donare speranza.
Per quanto riguarda la grammatica, un solo consiglio: cerca di aggiungere qualche errore, ogni tanto! A parte questo... Sì, dai, era per sdrammatizzare un po'.
Parlando della sinossi, è davvero colma di interrogativi. Spesso troppe domande stonano, ma nel tuo caso no. Insomma Martina, tu corri sempre sulla linea del burrone ma non caschi mai. Corri, rischi e ne esci vincente. In ogni caso è coerente con il brano, sembra voler lanciare una sfida al lettore.
E voi? La accoglierete?
Fateci sapere cosa ne pensate di questa nostra iniziativa, e se avete dei consigli per migliorarla. Alla prossima, con una nuova Gemma d'Inchiostro!
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Gemme d'Inchiostro
RandomEhi, tu! Tu, sì, proprio tu, lettore accanito con le lacrime agli occhi. Stai cercando qualcosa di bello da leggere in questo ammasso di racconti informi? Ti stai mettendo le mani tra i capelli nel trovare in primo piano l'ennesima copia sputata del...