IN VIAGGIO VERSO IL SUCCESSO

capitolo (1)

6.00 a.m., suona la sveglia, mi sveglio, mi siedo al letto e rifletto ancora una volta sulla decisione che ho preso, tra me e me dico "Sono pronta, devo intraprendere una nuova strada con tutta l'energia positiva che c'è in me, degli altri? Non mi importa... Ho fatto la mia scelta e non cambio idea, loro devono accettare le mie decisioni." Mi alzo dal letto e vado in cucina, preparo il latte ed esco i biscotti dal mobiletto, mi siedo e faccio colazione. Finisco e vado in bagno, mi lavo e mi vesto, vado in cucina, guardo l'orologio... Le 7.10 a.m. <<Oh mamma... Sono in ritardo, tra cinque minuti arriva l'autobus, devo fare in fretta.>> Corro per tutta casa come una pazza, non trovo la mia borsa <<Dove sta!? Aiuto!!>> Apro l'armadio <<Eccola!>> La prendo, ci metto dentro il borsellino con le penne, un quadernetto il portafogli e una bottiglietta di acqua, mi metto la giacca, prendo il cellulare e le cuffiette, metto tutto in tasca, esco di casa, chiudo la porta e mi precipito giù... Corro, corro e corro... Finalmente sono arrivata alla fermata del bus, mancano due minuti alle 7.15 a.m. eccolo lì, arriva l'autobus e io salgo, ecco, giustamente non c'è neanche un posto libero, anzi no, uno c'è ne libero... Lì dietro vicino a quel ragazzo "Che faccio? Chiedo? Ma si, forza Stella, fatti coraggio" << È occupato?>> <<No>> <<Posso sedermi?>> <<Si>> "Che voce favolosa" metto le cuffiette al cellulare e ascolto la musica, lui già aveva le cuffiette nelle orecchie, però voglio parlargli, voglio sapere qualcosa in più di lui <<Potrebbe dirmi che ora sono?>> <<Sono le otto, dammi pure del tu>> "Che accento figo" <<Sei Italiano>> <<No, sono Spagnolo>> <<Dici sul serio? Io amo lo spagnolo... E più o meno me la cavo a parlarlo!>> <<Sul serio?>> <<Si>> <<Ok>> <<Tra tutte queste parole ho dimenticato di dirti il mio nome, mi chiamo Stella>> <<Bel nome, io mi chiamo Alvaro, che ci fai in questo autobus?>> <<Vado a scuola di musica tu?>> <<Anche io>> <<Quanti anni hai?>> <<24>> <<io 23, pensavo fossi l'unica di questa età ad andare a questa scuola!>> <<Non sei l'unica, tranquilla!>>