Per favore, leggi tutto il capitolo prima di chiudere. Te ne sarò grato.
Beh, inizialmente ebbi una vita normale. E quando dico inizialmente, intendo proprio gli albori della mia esistenza. Nacqui in un banale giorno come tanti altri, ma alla fine ogni giorno è banale e speciale allo stesso tempo, dipende dal punto di vista. Era il 28 ottobre del 1999, e in una sala dell'ospedale di Rimini mia madre Sandra (ogni nome escluso il mio sarà di fantasia) mi diede alla luce. Ovviamente, questa parte della mia vita la taglierò in modo notevole, non voglio annoiarvi e poi non ricordo molto.
Subito però iniziò lo schifo, iniziò a degenerare la situazione. Frequentai per qualche mese l'asilo "Brucomela", dove c'erano soltanto due maestre e una quindicina di bambini. "Maestre", è un complimento. Persone spregevoli come quelle poche ne ho viste in vita mia: maltrattavano i bambini, maltrattavano me. I miei genitori appena seppero delle barbarie compiute dalle persone con il compito di educare un bambino di 8 mesi, mi ritirarono dalla scuola e andai a vivere con i nonni per tutto il dì. Giorno dai nonni, notte a casa.Era un giorno particolare: era il 28 ottobre del 2000 e si festeggiava il primo anno passato per la mia vita. Per qualche motivo, ricordo una particolare scena in cui io ero seduto per terra, a casa dei nonni materni dove vivevo, e uno zio che ho sempre frequentato poco entra dalla porta, vestito in giacca e cravatta, mi sorride e si avvia verso il tavolo. E basta, ricordo solo questo. Magari è frutto della mia immaginazione, ma so di avere questo ricordo da molto tempo.
Ciao tizio! Se sei arrivato a leggere fin qui complimenti, probabilmente arriverai alla fine e probabilmente ti sono almeno un po' simpatico. Se ti stai chiedendo cosa c'entra sto capoverso, è piuttosto normale: sono una persona decisamente strana e desidero che questa autobiografia/diario sia per me un modo di rappresentare la mia testa, uno sfogo fatto a chi non mi conosce, e nella mia testa sto capoverso c'è. Più avanti con la storia ci saranno molti meno punti noiosi come quello iniziale, buona lettura :)
Ahahahahahah. La testa mi diceva di ridere. Ridere per non piangere. E quindi ho riso.
Qui inizio ad essere parecchio strano. Passano i giorni, le settimane, i mesi. Ero sempre dai miei nonni, quando mi appassiono della cosa più... "boh" che possa esistere. Grazie alla mia curiosità a 3 anni sapevo leggere e scrivere, e sapevo fare i primi conti. Ma ora si cambia capitolo.
STAI LEGGENDO
Story of My Life
RandomLa storia della mia vita, nuda e cruda. Tutte le informazioni sono vere e mi sono accadute realmente.