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Siamo nel 2010 a Miami Beach, Jason era poco più che un adolescente come tanti altri, appassionato di informatica e di videogiochi.
Spesso si trovava con un gruppo di amici a giocare assieme, e filmavano i loro gameplay, per riguardare le reazioni che avevano, principalmente mentre provavano nuovi giochi horror.
Era Jason che si occupava della scelta del videogame, e la sua curiosità lo aiutava a scoprire sempre nuovi titoli, spingendolo però sempre oltre, per testare il coraggio dei suoi amici.

Siamo in estate, e i genitori di Jason erano partiti per una vacanza di due settimane, lasciandolo a casa solo.

Spinto ancora di più dalla voglia di provare qualche titolo completamente nuovo, a Jason venne l'idea di addentrarsi nel deep web, alla ricerca di Suicide Satan.
Attorno a quel gioco girano molte storie e leggende metropolitane, e con il tempo Jason si era sempre più incuriosito. Aveva sentito di gente impazzita, persone rimaste sotto shock e che continuavano a subire attacchi di panico.
Era deciso a trovarlo ad ogni costo.

Aggirarsi nel deep web non è così semplice come si crede, ma Jason non si lasciò spaventare, spinto dalla curiosità di trovare quel videogioco, e fece appello a tutte le sue conoscenze informatiche per districarsi in quella rete di informazioni senza controllo.
In poco tempo si trovò davanti a siti sempre più strani e inquietanti, dai mercatini della droga e del sesso, fino a killer su commissione. Cercò una copia sana del videogioco per giorni e giorni, ma senza successo.
In poco tempo però Jason si trovò completamente assorbito da questo mondo, ossessionato dalla ricerca che stava facendo, e più passava il tempo, più si isolava dai suoi amici, fino a che non si è ritrovato completamente solo.

Un giorno si imbatté in un sito contente svariate chat. Il nome della pagina era House of Horror, e le chat trattavano degli argomenti più disparati, la maggior parte però, tutte illegali.
Spinto dalla sua sempre maggiore curiosità, e annoiato per non essere riuscito a trovare il videogioco che cercava, entrò in una di queste, e in poco tempo si ritrovò a chattare con un utente che lo invitava a suggerire un sito alternativo.

Jason accettò con facilità, e si trovò in una pagina chiamata 5611.

All'apparenza il sito non era altro che uno store di armi illegali, ma cercando meglio si potevano trovare anche foto di persone e luoghi.

Questa però, era solo una facciata.

In realtà ogni foto poteva essere votata, e quando ad esempio un'arma raggiungeva i 100 voti, l'amministratore del sito l'avrebbe usata per compiere il prossimo omicidio.

Le foto di una ragazza di origini asiatiche, e quella di un vicolo nella periferia di Miami avevano già raggiunto i 100 voti, mentre l'immagine di un machete era a 99.
Jason, cliccò proprio su quella foto, e il numero divenne immediatamente 100, colorandosi di verde.

Dopo pochi istanti comparve un video in live streaming.

Il video era girato esattamente nel luogo che era stato votato dagli utenti, e la ragazza asiatica era legata e imbavagliata sullo sfondo.
Subito dopo un individuo mascherato si presentò sulla scena.
La ragazza venne picchiata, seviziata e stuprata.
Quando ormai la povera vittima era allo stremo delle sue forze, l'aguzzino estrasse a favore di camera il machete che poco prima Jason aveva votato, e le tagliò la gola, lasciando il corpo in un lago di sangue.

Jason non poteva credere a quello che aveva appena visto. Rimase fermo immobile davanti alla schermata principale del sito per un lungo periodo prima di riprendersi.
Quando, decise di muoversi, non era passata nemmeno un ora dal primo video, che altre 3 foto raggiunsero i 100 voti, e un altro video partì in live streaming.
Il copione era lo stesso dell'altro video, solo molto più violento.
Il giovane ragazzo non resistette, prese il cestino e vomitò per il disgusto.

Spense immediatamente il computer e si mise a letto.
Provò a dormire ma non riuscì a chiudere occhio. Continuava ad avere stampate in testa le immagini che aveva appena visto. Ogni qualvolta chiudesse gli occhi continuava a rivederle, e non poteva fare a meno di pensarci.
La curiosità lo stava divorando.
"Chi era quell'individuo? E come faceva a scegliere le foto delle sue vittime?" pensava, mentre si rigirava tra le coperte.
In pochi istanti si ritrovò di nuovo davanti al computer a navigare su quella pagina, scorrendo decine e decine di foto di armi, luoghi e persone.

Ricominciò a votare, ogni giorno più assiduamente. Era divorato dalla voglia di vedere nuovi video, e sperava di riconoscere qualche luogo vicino a dove abitasse, nella speranza di vedere con i suoi occhi la persona mascherata.
Video dopo video, continuava a votare, focalizzandosi principalmente sulle armi e sui luoghi.

Era ormai l'ultimo giorno di solitudine per lui, al mattino seguente i suoi genitori sarebbero rientrati dal loro viaggio, e Jason sapeva bene che al loro rientro non avrebbe più potuto navigare su quel sito.

"Non poteva finire tutto così" pensò Jason. Dopo tutto il tempo passato la sopra doveva riuscire a vederlo.

Scorse tra le immagini dei luoghi e la sua attenzione venne attratta da una foto a lui famigliare.
Era esattamente il vicolo accanto a casa sua, non poteva sbagliarsi.

Era ormai notte fonda, il momento in cui la pagina raggiunge il massimo numero di visite, Jason pensò che quella era l'occasione perfetta per vedere quell'uomo.
Votò immediatamente il luogo, e iniziò a sponsorizzarlo con gli altri utenti, nel giro di pochi minuti raggiunse i 100 voti.

Ce l'aveva fatta. Sarebbe riuscito a vederlo con i suoi occhi.

Andò nella sezione armi, l'arma più votata al momento era una grossa corda ricoperta di chiodi. Jason la votò subito, era troppo eccitato per sceglierne altre, e ormai in quella mancavano una manciata di voti.
Si appoggiò sulla sedia, in modo da vedere sia lo schermo del computer, sia il vicolo accanto a casa. Era così eccitato che il cuore gli rimbombava nelle orecchie, mentre i numeri dell'arma salivano piano piano, fino alla quota massima.

95...
96...
97...
Jason era sempre più nervoso
98...
All'esterno non c'era nessun movimento
99...
Tutto ancora taceva
100!

Ormai era fatta. Jason si alzò in piedi e aspettò che il video iniziasse... ma questa volta non succedeva nulla.
Provò ad effettuare un refresh della pagina, ma nulla.
Fuori ancora era tutto silenzioso, e non riusciva a capire come mai questa volta. Allora si ricordò che perché partisse il video, dovevano essere 3 le foto a raggiungere i 100 voti.
Andò subito nella sezione dedicata, ma quando vide la classifica rimase impietrito.

La prima foto, che ormai aveva raggiunto 98 voti, era la sua.

Preso dal panico staccò immediatamente la spina, e corse nella sua stanza, prese la prima cosa che gli capitò a tiro e cercò subito di uscire di casa.


Il mattino seguente i genitori di Jason trovarono la porta d'ingresso spalancata. Entrarono e la casa era sottosopra ma di Jason nessuna traccia.
Le autorità provarono a cercarlo per giorni, ma da quel giorno del ragazzo non si seppe più nulla.

Forse nessuno sa veramente cosa sia successo, e come ha fatto la sua foto a finire in quella pagina. Ma giorno dopo giorno, in questo sito vengono aggiunte decine e decine di foto, e vengono continuamente votate, e nessuno di noi sa chi sarà la prossima foto a raggiungere i 100 voti.

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