Oggi è il secondo giorno di scuola ed è tragico dover scendere dal letto per dovermi preparare ad affrontare un'altra giornata esasperante. I professori hanno già cominciato a spiegare e mentre penso, cerco dei vestiti da mettere per potermi rendere almeno presentabile alla vista degli altri. Scelgo di mettere una canotta bianca, un jeans nero a vita alta e un cardigan nero, dato che oggi fa leggermente fresco. Amelia come sempre è puntuale, quindi alle 07.45 passa da casa con la sua auto oggi, per fortuna, almeno rischiamo di non arrivare tardi alle lezioni. I professori in questi giorni sono poco carini, il che già rende le giornate poco vivibili. Mentre Amelia guida, noto con grande piacere che il ragazzo che ho visto ieri ha perso l'autobus, quindi le chiedo di fermarsi così da potergli chiedere di aggregarsi con noi. Abbasso il finestrino e chiedo
«Ehi, buongiorno. Hai perso l'autobus?»
Lui annuisce senza dire nulla.
È timido?
«Allora salta in macchina!»
Sorride ed entra.
«Piacere! Io sono Helena e lei è Amelia.»
«Io sono Theo, piacere»
Oh mio Dio, che bel nome. Mi ha colpita tantissimo.
«Vieni nella nostra stessa scuola?»
«Penso di sì, però faccio il corso di cucina. Voi cosa fate?»
«Io fotografia, mentre Amelia arte.»
«Capisco, allora magari siamo in alcune classi insieme e potremmo vederci ogni tanto in mensa, dato che non ho molti amici e vorrei farmene alcuni. Mi sono appena trasferito da Londra e non mi è risultato per niente facile fare amicizia, vista la mia timidezza.»
«Certo!» rispondo e gli propongo «Dammi il tuo numero, almeno so come rintracciarti in qualsiasi caso»
Digita il suo numero sul mio iPhone e lo salva. È carinissimo.
Non mi ero accorta di essere in un'altra dimensione, fino a quando Amelia non muove la mano davanti a me dicendo «Terra chiama Helena! Ci sei? Eri pensierosa, tutto okay?»
Annuisco e parte.
In dieci minuti arriviamo, giusto in tempo per andare a prendere i libri in segreteria. È una scuola un po' strana, più che altro è un'accademia: ci sono tanti corsi possibili da fare, poi i libri li lasci sempre qui perché lo studio lo fai in biblioteca, poi puoi tornare a casa libera.
Ci dirigiamo tutti e tre verso la segreteria e prendiamo i rispettivi libri, poi ci salutiamo e ci diamo appuntamento nella mensa della scuola per poter stare insieme e conoscerci meglio.
Basta poco per fare amicizia con qualcuno o è solamente una mia impressione?
Le prime quattro ore di lezione passano molto lentamente, sarà perché non faccio altro che controllare l'orario, ma è veramente stancante.
Arriva l'ora di pranzo e ci ritroviamo tutti e tre davanti la porta d'ingresso.
«Ragazze, è troppo stancante cucinare le prime quattro ore con un professore noioso e come se non bastasse, devo continuare un'altra ora e poi devo andare a studiare matematica per il test che il professore ha messo già la prossima settimana. La scuola non è neanche cominciata e già ci riempiono di cose da fare. Libertà, dove sei?» dice Theo.
Io e Amelia scoppiamo a ridere e raccontiamo le nostre prime quattro ore scolastiche, che non sono niente di speciale: quattro ore di fotografia, ho scattato talmente tante foto ad una scultura e con tante angolazioni, che mi sento la testa esplodere. Amelia invece si è divertita a dipingere quella stessa scultura, infatti frequentiamo un sacco di corsi insieme.
Ci avviamo verso il nostro tavolo e cominciamo a mangiare.
Non vedo l'ora che finisca questa giornata per tornare a casa e dedicarmi al riposo più assoluto, mi sta scoppiando la testa.
Alle tre, ci incontriamo tutti e tre in biblioteca per studiare le materie che abbiamo da fare e verso le sei finiamo.
Arriviamo alla macchina di Amelia e Theo dice:
«Ragazze, grazie per avermi accolto con voi. Non pensavo ci fossero persone così generose in questo mondo.»
«È un piacere per noi, specialmente per te che sembri veramente così carino.» dice Amelia e mi strattona il braccio facendomi arrossire.
«Non ti preoccupare, è un piacere anche per noi, dato che non abbiamo molti amici.»
Decidiamo di accompagnarlo a casa facendoci dare le indicazioni e non appena arriviamo, ci invita per restare a cena. Un comportamento insolito, però ad entrambe ha fatto molto piacere.
Decidiamo di ordinare cinese e nel frattempo Theo mette un film alla televisione, che per mia grande fortuna adoro.
Questo ragazzo mi sta sempre più simpatico.
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Your breaths on me.
RomanceHelena è una diciassettenne che abita a Milano. Ama le lingue e perciò ha deciso di frequentare il liceo linguistico, amante della scrittura e della fotografia, incontrerà in modo strano un ragazzo, Theo, che poi diventerà la sua persona e l'amore d...