"Sai quando ti viene voglia di scappare,di lasciarti tutto alle spalle.Di cambiare aria,città.Viaggiare finchè le scarpe non ti si consumano.Finchè non si ha più la forza.Viaggiare per poi tornare a casa,buttarsi sul letto mettersi sotto le coperte e guardare il soffitto ripensando ha tutto ciò che si è visto,a tutto ciò che si è mangiato,bevuto,suonato,cantato,disegnato e qualche che si è fatto.Ripensando a quella sensazione di libertà?"
Lui la guardava stralunato,non gli avevano mai fatto questa domanda,questo genere di domanda.Erano in quel parco da circa venti minuti,stavano aspettando Alexis,che come al suo solito era in ritardo.
Faceva freddo anche se erano alla fine di marzo,lì era sempre così,a Londra ti potevi aspettare di tutto tranne del bel tempo,quello lo dovevi invocare da qualche divinità.
Il loro silenzio non era imbarazzante,lui cercava di dare una risposta alla sua domanda,invece lei era persa nei suoi pensieri,come sempre.
Capitava che era fuori con amici e senza un motivo si metteva a fissare il vuoto.
Alexis era già lì è aspettava che qualcuno la notasse,visti da fuori i due ragazzi sulla panchina sembravano fatti,stralunati da qualche stupefacente di scarsa qualità,ma in quel parco c'erano poche persone perchè era davanti ad un cimitero,non capivano il perchè mai qualcuno avesse dovuto costruire un parco per bambini propio davanti ad un cimitero,incuteva paura.
Erano tutti e tre lì,aspettavano il suono delle sei,per dirigersi verso l'aeroporto,per salutare la piccola Jesse.
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Lost
Roman d'amourUn aereo l'aspettava alle sette per tornare a vivere con sua sorella maggiore,in un posto diverso dalla sua amatissima Londra,con il tempo,che era tale e quale alla sua anima. Da lì tutto cambiò.
