Capitolo 2

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POVS LORENZO
"Vai a sistemare la cantina, forza"
Mi urlò mio padre dal piano superiore.
"Si pà vado"
Scesi velocemente le scale e iniziai a sistemare la cantina, partii dai vecchi giochi dei miei fratelli, li sistemai in uno scatolone e li infilai nel armadio.
Poi iniziai a sistemerai i libri e fogli vari, c'era di tutto, dagli spartiti ai copioni di mio fratello, dai libri di poesia alla mia collezione di fumetti.
Tra i vari libri trovai un diario, di una ragazza pensai, mia madre forse?
Lo aprì ma il nome scritto in prima pagina non era quello di mia madre.
"Francesca rossi"
La curiosità si appropriò di me, così iniziai a leggere.

6 giugno 1975

"Da pochi mesi è ricominciata la scuola, sono soddisfatta della mia scelta di liceo, mi trovo bene.
I miei compagni sono simpatici, siamo tante ragazze e pochi ragazzi, ma tra quei "pochi" c'è un ragazzo particolare con cui ho legato subito, si chiama Matteo, Matteo Cantarini, è diverso dagli altri, ama la musica e ama la vita, da serenità a tutto ciò che lo circonda"

"Uoh le conquiste di papà"
Pensai ridendo tra me e me buttandomi sul divano e continuando a leggere il diario della donna.
girai nuovamente la pagina e ci trovai incollato un foglietto.
"Questa la dedico al mio migliore amico.
Volevo solo ringraziarti per ieri sera.
Ero incazzata con te, sei stato un idiota, ora che avrai un figlio che succederà?
Hai 17 anni mattè, non sei ancora maturo, sei un ragazzone.
Sicuramente però più maturo di me si che Ero ubriaca.
Non stavo bene.
Ma tu ti sei preso cura di me, lasciando perdere quella che avevi lasciato incinta, quella Marta"

"Marta?!"
Sussurrai tra me e me.
"Oddio"
Pensai al peggio.
"O sono stato adottato o comunque quella non è mia madre, oppure ho un'altro fratello"
Poi pensai riguardando la data.
"Io non ero ancora nato nel 75"
Scoppiai a ridere tra me e me.
Continuai a leggere.

" In mezzo alla pista, con mille luci, la musica sparata e l'adrenalina a mille, non riuscivo più a capire nulla.
Ad un tratto le gambe si sono fermate e sono caduta in terra.
Vedevo Gli amici che continuavano a ridere e scherzare.
Ma tu appena mi hai visto cadere in terra sei corso da me.
Io non riuscivo a capire dove fossi.
Vedevo delle ragazze ballare ma non capivo.
Poi ti ho visto...che preoccupatissimo ti sei chinato su di me.
Il mio cuore al sol guardarti batteva fortissimo.
Non ti sentivo.
Riuscivo a "leggere" solamente le parole che prononunciavi.
So che stavi gridando il mio nome.
"Che succede?"
Ti sei spaventato tantissimo.
"Ei che cazzo ti succede alzati. Usciamo"
Io non ce la facevo a stare su. Pensavo di essere morta sai?
Ma poi.
Mi sono messa a sedere. Te mi hai alzato da dietro, mi hai tirato su con le tue braccia forti.
"Usciamo dai"
"No voglio continuare a ballare" dicevo io.
Alla fine ti sei calmato.
Volevo solo ricordare questo piccolo momento.
Scusa per lo spavento matte.
Grazie."

Ma mio padre che a 17 anni ha messo in cinta una.
Oddio pà.
Però aspetta, io non sarò nato da nel 75 ma...ma mio fratello Daniele si.
Percui quello che ho sempre chiamato "fratello" non è realmente mio fratello.
Il mondo mi crollò addosso così decisi di chiamare Daniele.

"La parte mancante" Lorenzo cantariniWo Geschichten leben. Entdecke jetzt