Lui, il mio unico sogno

Prologo

Avevo finalmente concluso quei maldetti esami di terza media, dopo un anno di duro studio era arrivata l'ora di partire per la mia amata Calabria e andare dal mio migliore amico che non vedevo da ora mai un anno.

Per l'anno successivo mi ero posta dei limiti, me ne sarei stata nel mio, di non dare tanta confidenza a nessuno visto quello che è successo alle medie negli anni precedenti. Avevo deciso di trovare solo un unica amica di cui potermi fidare, infatti come indirizzo ho scelto geometra consapevole di non trovare tante ragazze.

Dopo dodici ore di viaggio ero arrivata a destinazione, la mia Calabria, finalmente. Vicino casa mia c'è una chiesa abbandonata, dove ci mettevamo sempre a parlare io e Carmine, il mio migliore amico, sapevo che lo avrei trovato già la, scesi dalla macchina, le corsi in contro e lo abbracciai, che dire... mi ha fatto dimenticare un anno di studio con un solo abbraccio.

Tra un pomeriggio e l'altro sono passati tre mesi di puro divertimento, mancava poco al primo giorno di scuola, era finito il divertimento, andare a letto alle 4 di mattina, le giornate passate a dormire e svegliarsi all'una di pomeriggio... tornai a Milano e tre giorni dopo iniziava la scuola, mi ricordo che il primo giorno ero stanchissima perché durante la notte non riuscivo a prendere sonno data l'ansia che avevo in corpo.

Ci fecero riunire in palestra, i prof avevano le liste delle classi e ci chiamavano uno alla volta per nome e cognome, ricordo che mi ero messa vicino a una ragazza che ho conosciuto quella mattina, di nome Francesca. Entrati in classe eravamo tutti un po' spaesati, ovviamente tranne i ripetenti che già sapevano come funzionava, ho dato un occhiata veloce giusto per vedere le facce dei compagni che avrei dovuto avere quest'anno in classe, ma non gli diedi molto peso, perché ripeto, me ne sarei stata per conto mio, però mi sono soffermata su un ragazzo in particolare, non potevo non notarlo poiché anche lui guardava me...