Prologo

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Cip-Cip, Cip-Cip...

Il canto degli uccellini addolcisce il mio risveglio ed un gallo in lontananza annuncia il sorgere del sole col suo inno devoto, mi alzo di scatto e mi pento subito di averlo fatto, la mia testa inizia a girare forte a causa dell' intensa umidità notturna; bhe, forse non solo per quello, dico ironicamente a me stessa riferendomi alla sbornia del giorno prima. Resto immobile qualche secondo, nel frattempo osservo Elèna che è nel suo sacco a pelo dove sta ancora beatamente dormendo e penso: "che invidia! La scorsa notte ci siamo coricati tardissimo, mi son svegliata 4 volte a causa dei "fracassi" delle tende vicine e lei dorme tranquilla come se fosse a casa, nel suo comodo letto". Sono ancora spossata, esco lentamente dal mio sacco a pelo ed apro la zip della tenda con accortenza. L'aria fredda mi assale accapponandomi la pelle, mi pento amaramente di non essere rimasta al calduccio. Osservo che l'alba sta per terminare, per fortuna riesco a godermi gli ultimi istanti di quello splendido spettacolo che appariva ai miei occhi, il silenzio è rotto unicamente dagli stormi di uccelli che volano in alto nel cielo, creano danze leggiadre volando liberi verso nuovi orizzonti; mi sento così paradossalmente piccola ed insignificante ai loro occhi che ci scrutano curiosi da lassù.

Chiudo gli occhi e respiro profondamente, l'ossigeno ed il profumo di muschio riempiono i miei polmoni, mi sento purificata.

Per qualche minuto resto a contemplare la natura che si risveglia ed il Dio che fa capolino fra le nuvole, la sua luce è intensa ma confortante e così si avvicina lentamente al mio corpo chiudendomi in un caldo e lungo abbraccio; mi lascio avvolgere dal suo gesto premuroso e lo ricambio esprimendogli la mia sincera riconoscenza. Quella quiete però, è interrotta da un odorino alquanto sgradevole che fa storcere il mio naso, devo fare una doccia.

Approfitto della quiete dormiente per far respirare aria pulita ai miei pori e armata di sapone mi dirigo alla ricerca delle docce, dormono tutti, avanzo cautamente evitando il minimo rumore, intorno a me un arcobaleno di tende colorate , oggetti e bicchieri sparsi ovunque ma è normale amministrazione, d'altronde siamo al Festival Celtico di Montelago.

L' acqua è gelata, le sue gocce affilate cadono sulla mia schiena graffiandomi con prepotenza, non vedo l'ora che questo strazio finisca e improvvisamente sento un richiamo urlante da una tenda: << Ma porca miseria, la doccia alle 7 del mattino?>> ridacchiando penso che forse non era stata una buona idea, raccatto i miei indumenti e attorciglio l'asciugamano intorno ai capelli bagnati.

Era stata un' odiosa tortura ma ne avevo proprio bisogno, infilo la mia veste bianca e i miei sandali alla schiava e sospiro godendomi gli ultimi minuti di pace e benessere. Rumori di zip che si aprono, sbadigli e risate ancora sbronze stavano rianimando l'immenso popolo della Terra di Mezzo mentre attraversavo il percorso ad ostacoli per tornare alla mia tenda.

Elèna si era svegliata ed insieme irrompemmo nelle tende dei nostri amici ancora intenti a russare fragorosamente << Sveglia celti di Montelago, un altro giorno è all'orizzonte, ci son tanti calici da riempire ed ancora tanta musica da ascoltare! >> urliamo a gran voce.

Stefano e Aurora fanno capolino dalle loro tende salutandosi con un dolce bacio, dalle altre Enea e Leo borbottano qualcosa di incomprensibile ma non hanno alcuna intenzione di uscire.

Io ed Elèna ci guardiamo con complicità, furbamente le passo un bicchiere pieno per metà di birra che era sull'erba dal giorno prima << Sicuramente avrai già capito, al mio tre...1...2...3>> apriamo la tenda e versiamo il contenuto direttamente sulle facce di quei due dormiglioni. << Siete delle bastarde!>> urla Enea con tono assonnato. Leo era rimasto quasi indenne, infatti si è accorto di ciò che stava accadendo solo a causa della reazione isterica di Enea.

Disorientato Leo apre gli occhi, sbatte le palpebre e piomba nuovamente nel sonno. Ridiamo tutti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 04, 2016 ⏰

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Elen Sila - Sotto l'ombra della querciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora