Killa non farti e fai il serio

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Introduzione:

La vita di un ragazzo strano o forse normale, dipende da quale punto di vista lo si "osserva".

La sua rabbia contro il mondo, il suo sogno, i muretti, i graffiti, le minchiate fatte, la sua adolescenza anticipata, la droga, le ragazze, il Rap, i crimini, le voci, le bandane, la scuola fino ad arrivare al cambiamento definitivo e alle conseguenze causate dal passato, i disturbi in comune con un rapper, le personalità e l'altro lui..

"Vedo tutto bianco e nero mentre il mondo è a colori"

Buona lettura.

Questo è Alex.

Guendalina

Ovviamente quella volta non ragionavo ma l'ho fatto ugualmente perché mi faceva sentire diverso da tutta quella massa di babbi di minkia che c'era nel mio paesino, ancora con la mente vuota non potevo ragionare come un adulto e penso sia normale per qualsiasi ragazzo iniziare esperienze nuove anche se questo è consapevole che sta sbagliando.
Sono in quel bus, sto andando con due amici più grandi di me di 4-5 anni lontano da casa per divertirmi in modo diverso e magari sfasciarmi completamente e non capire un cazzo, faccio mezz'oretta di viaggio.
Arrivato sono eccitatissimo dentro ma non fuori perché sono sempre stato un tipo che non mostra le sue emozioni, io e miei amici andiamo un po' in giro per centri commerciali, muretti, strade, e si fa sera che già eravamo messi male, ma comunque arriva il momento più bello della giornata, quello in cui siamo arrivati al Guendalina, non sapevamo se saremmo riusciti ad infiltrarci in qualche modo ma dovevamo farcela a tutti i costi.
L'atmosfera è la mia preferita: luci colorate, Dj, musica a palla, divanetti, i bagni infestati da droghe di tutti i tipi, le ragazze da urlo, non c'è bisogno che vi dica come è andata a finire la serata...Torno a casa con la maglietta strappata di lato, sangue al naso, cammino come se stessi sulla Luna e non riesco neanche a trovare la maniglia per aprire la porta del bagno per andare a guardarmi in faccia allo specchio, stavo chiaramente male ed era una situazione stupenda, non so perché comunque mi sentivo bene e andai a dormire col sorriso in volto..

Primi disturbi

Facevo la terza media, ormai l'anno era perso perché fino a quel momento non mi ero impegnato, non avevo voglia da quando all'inizio della seconda media avevo iniziato ad entrare in brutti giri, alla fine quell'anno lo passai perché fino ad un certo punto i voti erano alti perciò la media non cambiava di molto; ero consapevole di dover ripetere l'anno ma non mi interessava, volevo solo divertirmi ,mancavano circa 3-4 mesi alla fine della scuola e una delle mie professoresse si accorse che c'era qualcosa in me di diverso, ero strano, sballato e insomma decise di farmi conoscere la psicologa della scuola, io accettai senza problemi, ero curioso quindi andai tranquillamente.
Entrai nella classe in cui mi mandarono , la prima cosa che notai furono le sedie disordinate vicino alla cattedra e poi in un secondo momento mi accorsi della psicologa, meno di 30 anni, sposata, mi presento, ci parlo e non mi sembra male, avevo trovato qualcuno che mi ascoltava e in quel momento penso proprio che era la cosa di cui avevo più bisogno.
Continuammo a fare sedute tipo 2-3 volte al mese per 3 mesi e vidi che le cose a scuola cominciavano a migliorare, cominciai a crescere un altro po' e alla fine dell'anno passai gli esami con 7 e fui ammesso alle scuole superiori.

Famiglia

Sono Alex, nato in provincia di Lecce il 24 marzo 2000,Ariete di segno zodiacale, la mia famiglia vive in un piccolo paesino, Taurisano, circa 12mila abitanti, ma abito comunque lontano dal paese quindi in campagna, quindi ogni volta per uscire è uno sbatti impressionante.
Padre svizzero, non troppo severo che si spacca la schiena per mantenermi, una madre casalinga un po' troppo protettiva e rompicoglioni nel senso buono,

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