Fobos non tornò subito a casa, vagò semplicemente per i campi vicini alla casa di Ercole e, solo quando si sentì pronto, si mise sulla via del ritorno.Non appena varcò la porta di casa e vide lo sguardo dei suoi genitori e di Armonia, capì che i suoi cari avevano già saputo tutto.
" Io lo dovevo fare, per me stesso, soprattutto, per riprendermi la vita che Ercole mi ha tolto..."
Harry chinò gli occhi e si asciugò le lacrime che gli scendevano sul viso, mentre Louis si alzò e mise una mano sulla spalla del figlio.
" So cosa senti dentro di te e non posso non approvare la tua decisione, io so che ce la farai perché sei bravissimo con le armi..."
" Grazie papà, io farò del mio meglio..."
La mattina del duello Fobos si preparò meticolosamente.
Indossò l'armatura completa, prese la spada di suo padre e la infilò nel fodero, impugnò in una mano lo scudo e nell'altra la lancia che gli aveva dato Ade e, così armato, uscì di casa.
Fuori c'erano i suoi genitori, Armonia, Aurelio e Anna.
Harry gli si avvicinò e lo abbracciò.
" Non ce la faccio a venire ad assistere al duello, noi ti aspettiamo qui..." disse, indicando con lo sguardo i presenti.
Fobos annuì e cercò di sorridere nonostante la tensione.
Guardò un'ultima volta i suoi nonni, suo padre e sua sorella e si avviò insieme a Louis lungo il vialetto che si trovava davanti alla casa in cui viveva.
" Fobos aspetta me io, me io dovere dare a te porta fortuna..."
Il ragazzo si fermò un istante e osservò il fratellino arrivare di corsa trotterellando con in mano una corda.
Cupido, giunto vicino al fratello, si sollevò leggermente da terra svolazzando e allacciò alla sua vita la corda che aveva in mano a cui era appeso il suo cavallino.
" Mio cavallino proteggere te da Ircole e io aspettare qui perché tu promesso di giocare con me io a fare torte con fango, vero?"
" Certo, aspettami e io torno presto..." rispose Fobos.
Padre e figlio, quindi, si allontanarono lungo la strada e, stavano passando davanti alla casa della dea Flora, quando Clario uscì fuori di corsa dal vialetto.
Fobos si fermò e il dio delle farfalle gli si avvicinò.
" Torna presto, io ho ancora tante cose da raccontarti...se vuoi..." sussurrò infilandogli una margherita nella cinghia che gli legava la corazza al corpo.
" Aspettami, anche io ho tante cose da dirti..." rispose Fobos con un sorriso.
Padre e figlio ripresero il cammino e, dopo alcuni istanti di silenzio, Fobos disse ridacchiando:
" Papà, lo so che vuoi commentare la mia amicizia con Clario..."
" No, mi piace come ragazzo, comunque ne riparleremo stasera.." rispose Louis, abbracciandolo e cercando di trasmettergli tutto il suo amore.
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Fobos e Deimos ( Saga di Cupido libro 4)
FanfictionUna dura prova da sopportare, per diventare davvero grande e forte... Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico