CAPITOLO 1

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Capitolo 1

-hai compilato i moduli d'iscrizione per la scuola?- mi chiese mia madre mentre preparava la sua valigia per partire.
Diceva che era un viaggio d'affari.
-quante volte ti ho detto che devi farlo tu?-le dissi prendendo la mia valigia rosa che mi ha accompagnato in tutti i miei viaggi.
-dimmi dove sono-
-là- dissi indicando il letto di camera mia.
-dimmi perchè non posso rimanere a casa da sola per un week-end, tutti i genitori lasciano i propri figli a casa da soli quando hanno quasi 18 anni e tu no!?-
-noi non facciamo parte di quel tutti, e poi tua nonna vuole vederti, da un mese non fa altro che chiedermi se stai bene-
Sbuffai sonoramente e continuai a mettere la mia roba nella valigia piena di scritte di dove sono già andata.
-ti ho sentita-
-quando mai non senti qualcosa-
Ormai lei vedeva e sentiva tutto ció che facevo e dicevo!

Dopo circa mezz'ora eravamo in macchina in autostrada, e mi aspettava un viaggio di due ore.
Sempre meglio di stare a casa e studiare...
Ascoltai la musica facendomi delle foto e scrivendo ai miei amici se li si puó chiamare così, sono solo delle persone con cui parlo durante l'intervallo per non stare da sola.
Se vi chiedete se ho un ragazzo o una migliore amica, beh la risposta è un bel no...
-tuo padre ha chiamato-
-che voleva-chiesi togliendomi una cuffietta dall'orecchio destro.
-voleva vederti- cosa,cosa, cosa??
-cosa?-
-domani vi vedete-
-no mi rifiuto-
-sono tua madre e tu fai ció che ti dico hai capito?-
-si-
-si cosa-
-si mamma-
Io adoro mia madre...è la persona più gentile che conosca, ha sempre qualcosa da fare ma ugualmente trova tempo da passare con me. Certo odio quando mi minaccia di tirarmi una ciabatta in testa o quando mi chiede di fidanzati o della mia vita sessuale inesistente...più o meno.
Per il resto del viaggio è andato tutto okay.
Certo ero e sono tutt'ora incazzata ma non posso farci nulla, ancora per la questione di mio padre, ma ve ne parlo dopo.
-eccoci arrivati- disse mia madre togliendosi la cintura e tirando il freno a mano e uscendo dalla piccola macchina rossa.
Scesi anche io, spegnendo la musica e inspirando l'odore della campagna, che credevo fosse peggiore sinceramente.
-ciano nonna- dissi stringendola fra le mie braccia.
Era la tipica nonna anormale, super moderna che all'apparenza non è ciò che è nella realtà.
-ciao piccola ma quanto sei cresciuta,  ma guarda un po'...ormai sei una donna. Faremo tante cose in questi due giorni ne sono sicura- disse toccandomi le guance. Contaci nonnina contaci...
-ciao mamma, ti raccomando fai attenzione a lei- disse mia madre con uno sguardo che non si può descrivere...tralasciava un'impressione che avrei combinato qualcosa.
-certo ora vai-
Mia madre salì in macchina e piano piano sparì dietro la montagna.
-bene Eris, vuoi fare una festa? Io ci sto, quanta gente??- chiese tutta convinta.
Ma che nonna ho?!?!?!
-ma no nonna- dissi entrando in casa guardando gli scalini per non cadere.
-uffa ma guarda questa, hai 18 anni e vuoi passare il sabato sera davanti alla televisione- e sbuffa.
-non staró alla TV- le dissi entrando in casa e chiudendo a chiave la porta.
-allora esci- disse entusiasta.
-no leggo un libro-
Spazientita andó via, ma prima si giró e disse.
-vai in cantina e prendimi il vino per stasera- tanto so che fra cinque minuti mi chiederà nuovamente di una festa.
-vado-
Posso la valigia in camera mia, che una volta era di mia madre, le mura avevano la tipica carta da parati con rose , un letto enorme un armadio minuscolo ma ben decorato che sembrava più antico di quanto lo era realmente e per finire un comodino.
Disfai la valigia mi cambiai e mi misi un vestito celeste. Mi feci una treccia che risaltava con i miei capelli rossi.
Uscii fuori per poi andare in cantina, l'ho sempre odiata mi faceva una paura pazzesca.
Entrai dentro la stanza e faceva un freddo assurdo, lì dentro c'era una casini di roba, scarpe, cappotti, bauli, una libreria e la mensola con i bottiglioni di vino.
Presi un pintone e passai davanti alla libreria, ma un libro mi attiró, era verde e decorato con dei rami e delle foglie, fantastico.
Posai il pintone a terra e presi il librone in mano era pesantissimo, è fantastico, la copertina del libro era di stoffa con i rami veri e le foglie di plastica.
Guardandolo bene c'erano anche delle palline piccolissime blu.
Cercai di aprirlo ma non ci riuscii, era come sigillato eppure non c'era un lucchetto.
Ma come puó essere.

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