Un ragazzo con gli occhi color ghiaccio, i capelli neri, leggermente spettinati e un bicchiere rosso in mano mi osserva squadrandomi ripetutamente dalla testa ai piedi.
Davvero carino eh?
Tuona il mio subconscio.
Shhh
Ora me lo scopo.
Continua a scimmiottare quella cazzo di vocina che si sente nella mia testa sempre nei momenti inopportuni.
Non mi accorgo di essere rimasta sulla soglia della porta a fissare il vuoto. Il ragazzo continua a squadrarmi e il suo sguardo ricade di continuo sulle mie tette.
UOMINI ABBIAMO BEN ALTRO CHE UN PAIO DI TETTE E UN CULO.
Dipende a che altro ti riferisci.
Oh non rompere più il cazzo tu.
Ok sto zitto.
Finalmente. Ok è chiaro sto diventato pazza.
-Ehi bellezza- uff odio quel nomignolo. -Sei nuova? Non ti avevo ancora vista in giro, piacere sono Daniel.- fa un sorriso da coglione. Ammetto che è parecchio sexy.
Dalla camera proviene della musica, c'è un festa? Ok me ne vado. Non sono proprio in vena di festeggiare ed ubriacarmi.
Non voglio assolutamente succedano altre cose spiacevoli come l'ultima volta con Dick, e per giunta proprio nella sua camera. Vero? Si certo che è vero, o forse no... bah, non ne ho idea.
-Coglione chi è?- sento dire da lontano, sembra la voce di Dick.
Ok ora devo andare. Perché cazzo ho avuto l'idea di andare in questa maledetta stanza.
-È una biondina davvero bona, me la scoperei volentieri-
Dice come se io non fossi di fronte a lui.
Coglione.
Beh questa volta hai ragione.
Con molta disinvoltura Dick lascia due morette sdraiate sul divano avvinghiate a lui, e si avvicina alla porta.
Appena mi vede, il suo sorriso da ebete svanisce.
-E tu che ci fai qui? Ti sei pentita di quello che è successo? Mi dispiace ma come vedi sono impegnato ma magari forse, dopo...-
-Oh, ma taci per favore...io...io ero venuta per dirti-
-Si? Se non ti viene in mente niente da inventarti, non c'è bisogno. Non fa nulla che tu sia voluta venire per passare del tempo con me... e magari fare qualc...-
-Zitto, smettila, ma che ti è
saltato in mente? Sono venuta qui solo per dirti di abbassare quella cavolo di musica. Qui si dorme-
Mi guarda esterrefatto, non se lo aspettava.
Esco dalla stanza senza dire nulla.
Continuo a camminare velocemente verso la mia camera quando qualcuno mi si ferma avanti bloccandomi il passaggio.
Con la poca luce del corridoio si riesce a capire ben poco chi sia, ma poi quando sento quel profumo di dopobarba e fumo, quell'odore così familiare lo riconosco.
-Che vuoi, torna dalle tuoi troiette, sentiranno la tua mancanza-
-Cazzo sei davvero gelosa eh?-
-Io? Gelosa? Spero per te che tu stia scherzando. chi potrebbe mai esser geloso di una persona che conosce da due settimane?-
-Vorresti farmi credere che sei veramente venuta per dirmi di abbassare il volume dello stereo-
-Si, io non sono come le altre povere sgualdrine che trovano qualsiasi pretesto per incontrare un ragazzo con l'intenzione di scoparselo- Oh si che lo sei. Ma va' al diavolo tu
-Ah, beh scusa, e stai calma- . -Oh ma va' al diavolo- mi avvio verso il corridoio che conduce alla mia porta, quando sento dei passi seguirmi. Uff ancora, ma che ha? -Non hai altro da fare che seguirmi?- quando mi volto vedo che è la mia compagna di stanza che barcolla con le scarpe rosse in mano, il rossetto sbavato e l'abito nero sgualcito. Sorrido per la sua espressione buffa. -Oh ma stai zitta- dice sbuffando. Trattenendo quasi una risata continuo a guardarla con sguardo malizioso. -Serata di follie eh? - -Taci ho bisogno di farmi una doccia, puzzo di merda.- a dire il vero ha una puzza strana. Evito di chiederle cosa sia successo. Apro la porta e lei si scaraventa verso il bagno chiudendosi a chiave.
Mi avvio verso il letto sdraiandomi a pancia in su. Ripenso allo sguardo di Dick, al suo corpo, alle sue labbra che qualche sera prima erano sulle mie. Cazzo....Quando nel corridoio mi ero girata ed avevo visto che era quelle stramba di Sophie, mi ero leggermente dispiaciuta che non fosse lui. Il rumore dell'acqua della doccia continua ad invadere la stanza. Mi sto addormentando, si mi conviene dimenticare questa giornata.
Ho quasi preso sonno quando qualcuno bussa alla porta, sbuffando sonoramente mi alzo e vado ad aprire...
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Love the stranger (IN REVISIONE)
RomanceL'amore forse era l'ultima cosa che Kelly, una ragazza che aveva deciso di ricominciare una vita diversa (certo con ancora qualche vizietto), non aveva messo in programma nel suo nuovo capitolo. Aveva abbandonato il posto in cui viveva, obbligata da...
