CAPITOLO 2: Uno strano incontro

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In quei dieci minuti cercammo di fare amicizia con qualcuno ma inutilmente. Chi voleva avere come amiche due sfigate come noi?

Dopodiché ci recammo nell'atrio per l'accoglienza. Claris si allontanò per un piccolo intervallo di tempo per andare in bagno.

Qualcuno mi diede uno spintone

" Oh scusa , mi sono caduti i libri e per prenderli ti ho urtata. Tutto okay?"

" Non preoccuparti sto bene"

" Sicura? "

"Sto bene , davvero "

" Piacere, Nick "

" Sophie "

Ci stringemmo la mano.
Sentii una scossa dentro, al tocco delle nostre mani. Significava qualcosa?

Arrivò claris e le raccontai tutto

"Forse ci eravamo sbagliate sul fatto delle amicizie"

"O forse no , non ti illudere poteva essere anche una cosa momentanea "

"Non fare la pessimista claris "

"E tu non fare troppo l'ottimista sophie "

La guardai con aria di sfida.

Finita l'accoglienza ci recammo in classe velocemente, per occupare l'ultimo banco della fila opposta alla finestra. Era un posto strateggico: niente sole in faccia , nessuno ti osservava e cellulare quando volevi.
Le lezioni iniziarono alle 8.30

Alla prima ora avevamo letteratura, una materia che ho sempre amato , anche se preferisco l' algebra.

La lezione fu molto breve e leggera , insomma la solita presentazione da primo giorno , conoscenza , chiacchiere eccetera..

Dopo ci recammo nell'aula di fisica , anche lì , le solite chiacchiere, presentazioni e cose così.

Proseguimmo la mattinata molto tranquillamente , con francese , educazione fisica e storia.

Ma a chi voglio prendere in giro , fu il primo giorno di scuola più schifoso di tutta la mia vita.

Iniziamo dalla caduta nell'ora di educazione fisica. Mi sono sbucciata il ginocchio ,e cosa peggiore , tutti mi ridevano dietro e c'era anche Nick.

Che imbarazzo

Passiamo alla figura di merda con la prof di francese: pensavo fosse la lezione di inglese e quando la prof ha chiesto di presentarci ,ho parlato per due minuti in inglese , e avrei continuato se Tom ( un mio compagno di classe,il classico pagliaccio che fa ridere gli imbecilli deridendo gli sfigati) non mi avesse detto che se volevo fare inglese dovevo andare nell'aula accanto.

E ovviamente, anche qui tutti mi ridevano dietro .

Durante l'ora di storia per fortuna andò tutto bene.

Per finire in bellezza Claris tornò prima a casa per infortunio durante educazione fisica.

Così pranzai sola , fra uno dei tavoli dove si siedono gli sfigati e i secchioni della scuola.

Forse però chiusi davvero il mio primo giorno di scuola in bellezza...

Spero vi piaccia ❤

Un amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora