La mattina. (151015)

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Era arrivato quel giorno. Avevo l'ansia.... A scuola non ero per niente attenta e pensavo solo a lui. Non ci credo. Lo stavo per abbracciare, si trattava solo di ore. Non vedevo l'ora...nessuno doveva rovinare quel giorno.
Stavo male e vederlo mi avrebbe fatto state bene... Ne ero sicura.
Ero sempre più in ansia e stavo quasi per esplodere.
Era da un mese che aspettavo quel giorno senza alcuna ansia e,invece,quel giorno pareva che stessi per urlare dalla gioia. Così era infatti.
Non sapevo descrivere l'ansia che avevo. La mia paura,fino a quel giorno, è sempre stata che qualcuno mi avrebbe rovinato quel giorno.
Ma nessuno ci è riuscito.
Pensavo solo a lui.
A scuola facevo schifo quel giorno. Pensavo a cosa mi sarei dovuta mettere...se farmi la coda o lasciare i capelli sciolti.
Anche se è strano...quell'ansia mi piaceva. In fondo se avevo l'ansia era perché mancava sempre meno. Questo mi tranquillizzava in un modo o nell'altro.

Avevo paura che quando me lo sarei ritrovato davanti...beh...lui mi avrebbe giudicata.
È sempre stata la mia paura più grande quella di essere giudicata.
Lo so è sbagliato... Però è la mia ossessione come lo è lui.
Fatto sta che la prima ora passa
Come la seconda...
La terza...
Cazzo!Avevo due ore di italiano e li mi è arrivata tutta l'ansia di questo mondo. Le ore sarebbero passate lentamente e questo mi metteva troppa ansia.
Avevo voglia di fingere che stavo male così avrei chiamato a casa...ma poi rischiavo che non sarei andata da Michele il pomeriggio...
Quindi ho aspettato con calma che le due ore passassero e pregando che passassero anche velocemente...

Lui.||Michele braviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora