chapter two

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Qualche ora dopo

Ero in uno stato di confusione totale, cominciai a percepire dei brividi sulla schiena.

Inizialmente pensai che fosse stato solo un brutto sogno, invece, aprendo gli occhi, tornai alla crudele realtà.

Non ho dei ricordi nitidi per quanto riguarda quello che accadde prima che io perdessi i sensi; in quel momento sapevo solo dove mi trovavo - o almeno quello era ciò che pensavo- e con chi ero.
L'unica cosa di cui ero davvero certa, era di aver visto una scena terrificante.

Flashback

"Cosa significa questo?" chiesi impaurita

"Sono io a fare le domande. Un'altra parola e dimentica com'è fatta la luce del sole." disse in maniera accattivante, aveva una voce graffiata, cupa, profonda, fin troppo profonda.

Prese qualcosa dal cassetto di un comodino d'acciaio arrugginito situato accanto ad un letto, che precedentemente non avevo notato, poi accadde tutto velocemente.

Si avvicinò e conficcò nelle nostre cosce una siringa. Riuscii a leggere Gamma-idrossibutirrato. La conosco. L'ho studiata a scuola. Hanno un effetto sedativo, ipnotico, dissociativo e provoca anche amnesia. Poteva fare di noi quello che voleva ma noi non potevamo difenderci e quando ci saremmo svegliati non ci saremmo ricordati nulla. Entrò qualcuno nella stanza, non riuscii a vedere chi fosse, ci trascinarono fino ad una libreria, inserirono un codice ed entrammo in un sotterraneo.

Cademmo a terra in modo violento. La prima vittima fu Harry. Lo trascinò su una sedia, collegò delle ventose sul petto e due sulle tempie. Iniziò a fargli delle domande. Domande sulla sua vita, sulla sua infanzia, e su sua madre, donna che non avevo mai conosciuto.  Non potendo rispondere mandò delle scariche elettriche che partirono dal cervello per poi arrivare al suo cuore. L'avrebbe ucciso se fosse andata avanti così.

Passati i 45 minuti di molteplici torture buttarono a terra il corpo di Harry, aveva la schiuma alla bocca, non credevo fosse vivo. Il mio cuore e la mia mente piangevano, urlavano, sbraitavano ma il mio corpo, era come morto, non si muoveva affatto.

Mi spogliarono e iniziarono a frustrarmi con una corda e attaccata ad essa vi erano dei denti di bue, che strapparono la mia carne. Il dolore era immenso ma io non potevo difendermi.

Fine flashback

12 ore dopo

Ero profondamente turbata da questo senso di smarrimento e di incapacità.

Dopo vari sforzi riuscii ad aprire gli occhi, finalmente.

Sobbalzai appena i miei occhi videro ciò che avevo davanti.

Il corpo di Harry, inerme per terra.

Mi trascinai accanto a lui, con le poche forze che avevo, e avvicinai la mia mano al suo polso per essere certa che fosse ancora vivo. C'era battito.
Provai a svegliarlo.

"Harry, svegliati dobbiamo andarcene forza svegliati, ti prego Ho paura."

La mia voce era strozzata e debole.

Non riuscendo più a trattenermi, mi arresi al pianto.

Harry's point of view

La mia testa pulsava,  il battito cardiaco era accelerato e lo stomaco era in subbuglio.

Furono le prime sensazioni che provai appena riacquistai i sensi.

Non riuscivo a muovermi, ero bloccato.

Provai ad aprire gli occhi.

Nel mentre sentii dei singhiozzi soffocati.
La riconobbi subito; questo mi spinse ad aprire gli occhi.

La vidi accovacciata sul pavimento lercio, con delle ferite sulle sue esili braccia e sulla sua candida schiena.

Con quelle poche forze che mi rimanevano, trascinai il mio corpo dolorante per raggiungerla.

Non si accorse del mio avvicinamento, motivo per cui appena la toccai sussultò,  ma poi si fece abbracciare, e la tranquillizzai fra le mie braccia.

"Non ho idea di cosa sia successo" dissi "ma ti prometto che ce la faremo."

Annuì.

Ci voltammo a causa di un rumore metallico frastornante, non sapendo cos'altro ci aspettasse.

Spazio autrice

Ciao a tutti!
Scusate per l'assenza, ho avuto tanti impegni.
Ringrazio la mia amica rebecca per le idee fantasiose e perché no, anche un po macabre 😂
 

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A presto :)

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